“Chi controlla il passato controlla il futuro” diceva George Orwell e questa citazione è utile per parlare di un’iniziativa assolutamente necessaria per il cinema del futuro.
 
Da un po’ di tempo, l’Italia aveva dimenticato i capolavori che hanno segnato la storia del cinema. Non c’era alcuna possibilità di vederli sul grande schermo. Oggi, invece, grazie alla Cineteca di Bologna e a una serie di illuminati esercenti e professionisti del settore, si è deciso di riportare, ogni lunedì e martedì, un classico restaurato in oltre 40 sale in tutta Italia. “Da Sciacca a Gorizia”, come tiene a sottolineare il direttore della Cinete-ca Gianluca Farinelli. 
 
“Il Cinema Ritrovato appare come la logica continuazione dell’esperienza festivaliera portata avanti dalla Cineteca di Bologna, che ha curato il restauro di due delle pellicole in programma, Il Gattopardo e Roma città aperta”.
  Una scena di ‘Dial M for Murder’

  Una scena di ‘Dial M for Murder’

I motivi della scelta dei titoli sono molteplici. “Sono film che volevamo rivedere sul grande schermo, sono opere spartiacque di un’epoca cinematografica, altri capolavori dimenticati o ingiustamente misconosciuti, come ‘Risate di gioia’ di Mario Monicelli, un film a lungo considerato minore ma che unisce tre generazioni di attori: Totò, Anna Magnani e Ben Gazzara. 
 
Quando l’abbiamo proiettato all’estero è sempre stato accolto con grande commozione e sta uscendo di nuovo in dvd. 
 
Tra i titoli che presentiamo c’è anche un film muto: ‘La febbre dell’oro’ di Charles Chaplin, proiettato alla velocità giusta e con l’accompagnamento sonoro originale, in occasione del centenario del personaggio di Charlot. E tutti i film saranno in edizione originale e sottotitolati. In ‘Nino-tchka’ ad esempio, il pubblico potrà ascoltare la voce di Greta Garbo”.
 
Grazie a questa brillante idea, si torna indietro a una vecchia abitudine e il primo appuntamento è con ‘Dial M For Murder’ di Alfred Hitchcock, un film del 1954 che era stato pensato e realizzato in 3D stereoscopico e visibile con gli appositi occhia-letti bicolore dell’epoca.
 
Il film racconta di Tony Wendice, un ex campione di tennis commerciante di articoli sportivi, il quale scoprì che la ricca moglie Margot lo tradiva con Mark Halliday, uno scrittore americano di romanzi gialli. Wendice decise pertanto di sbarazzarsi della moglie per ereditare a tempo debito la sua piccola fortuna.
 
Restaurato in digitale dalla Warner Bros nel 2012, ‘Dial M For Murder’ è oggi un film ancora più bello e godibile di come ce lo ricordavamo, preceduto da una bella introduzione di Martin Scorsese.
Di seguito i prossimi appuntamenti: “Il Gattopardo”, “Les Enfant du Paradis”, “Risate di Gioia”, “Ninotchka”, “The Gold Rush – La Febbre dell’oro”, “La Grande Illusione”, “Roma città aperta”, “Hiroshima Mon Amour” e “Chinatown”.

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