Vi piacerebbe vivere in una fiaba? Tra lavoro, impegni e quotidianità chi non lo desidererebbe? 
Ci sono ovviamente fiabe e fiabe. Avete mai letto Pinocchio di Carlo Collodi? Una fiaba tutta italiana e un grande classico della letteratura per ragazzi. Racconta del sogno di un burattino che dopo immani peripezie diventa un bambino. 
 
Pinocchio è un monello che incontra dei personaggi particolari, alcuni positivi altri no: ad esempio due furbacchioni diventati famosi nell’immaginario comune, il Gatto e la Volpe, che tentano di rubargli tutti i soldi con l’inganno. Edoardo Bennato, cantautore italiano, ha dedicato a questi due personaggi addirittura una canzone. Vogliamo dimenticarci del Grillo parlante? Questo simpatico personaggio è la metafora della nostra coscienza: si presenta a Pinocchio ricordandogli che i monelli pagano sempre per le loro scappatelle. 
 
La fiaba è ricca di personaggi che rispecchiano le varie tipologie di individui che ognuno di noi può incontrare sul suo cammino. Il finale della fiaba? 
Sicuramente positivo, ma per non togliere la sorpresa di tutte le vicissitudini, lascio a voi la lettura di questo romanzo scritto nel 1881 da Carlo Lorenzini, noto come Carlo Collodi, e pubblicato a Firenze.  
 
Torniamo dunque a domandarci se vogliamo essere parte di una fiaba. Sarete sorpresi dallo scoprire che tutto ciò è possibile nel mondo reale.
Nella bella regione Toscana, sogno di molti, laddove i colli rendono morbida la linea dell’orizzonte creando delle curve naturali, è stato realizzato un  parco a tema dedicato a uno dei burattini più famosi della letteratura. Il villaggio di Pinocchio è un’attrazione per ogni età. 
 
Andiamo tutti a Collodi ed entriamo nella fiaba! Il parco è attivo dal 1956 con tanto di laboratori e un museo a tema. Visitabile anche la vicina villa Garzoni: un gioiello del passato. 
La struttura architettonica di quest’ultima, derivante probabilmente da una fortificazione precedente, fu finita nel XVII secolo ed è raggiungibile tramite una sontuosa rampa di scale. La sua posizione predominate la rende ancora più scenografica. Il suo giardino è un gioiello barocco del Seicento, periodo in cui la cura dei giardini era addirittura un’arte di pregio internazionale.
 
Quello di Pinocchio oltre ad essere un parco godibile dalle famiglie è anche un luogo che racchiude delle opere d’arte. Uno degli artisti che ha realizzato sculture di grande rilievo per il panorama italiano moderno, e qui presente, è Emilio Greco. 
 
Questo artista italiano è famoso in tutto il mondo, tanto che le  sue sculture sono presenti in Giappone, a Mosca, a Bruxelles. L’artista e le sue opere sono un tutt’uno: l’elemento principale, nonostante la sua modernità, è il richiamo dell’arte classica. A renderle uniche è la poetica che dà un tocco speciale al risultato finale. Nel parco di Pinocchio spicca la sua opera intitolata Pinocchio e la fata. Non meno importante, in questo contesto, il lavoro dell’artista Venturini Venturi con la piazzetta dei mosaici. 
 
Poteva mancare una delle aree più famose di tutta la fiaba: il Paese dei balocchi? No, doveva esserci e infatti fu creato nel 1972. Il Paese dei balocchi è il luogo desiderato, dove si può fare ciò che piace senza dover rendere conto a nessuno, non  pensando alle conseguenze che però giungeranno prima o poi a bussare alla porta come il naso di Pinocchio che si allunga ad ogni bugia! Insomma un l’esempio favolistico di ciò che succede facendo delle scelte. 
Il parco di Pinocchio è una gita divertente e al contempo formativa: adatta a tutti, sia grandi che piccini perché non si è mai troppo grandi per credere nelle fiabe!
 

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