Proviamo ad unire la musica dolce e soave dei pianoforti ad una piacevole passeggiata in giro per Milano in un fine settimana di sole. L’evento in questione si intitola Piano City, alla sua fortunata quinta edizione. Il pubblico anche quest’anno ha gradito l’evento tanto che la presenza alle varie manifestazioni è stata numerosa e partecipativa.
I luoghi delle esibizioni erano differenti per tipologia e per fruizione di pubblico.
 
I Giardini di Porta Venezia,  oltre a concerti, hanno ospitato pianisti in movimento. Su strutture con alla base biciclette, gli artisti si posizionavano in piazzole del parco intrattenendo il pubblico e poi muovendosi per un’altra parte del parco. Sia l’originalità del mezzo che la location, ha reso queste performance sicuramente interessanti: il pubblico, comodamente seduto sulle panchine e circondato dai secolari alberi, poteva godere delle note che si libravano nell’aria.
 
Pochi metri più in là, nel parco del Gam, il museo dell’arte moderna, ad essere itinerante era il pubblico: ogni 45 minuti si spostava per ascoltare le magnifiche esibizioni di pianisti su strumenti più classici. Il pubblico, seduto prevalentemente sull’erba è stato allietato dalle note di queste esibizioni di grande capacità godendo del sole che filtrava tra gli alberi. La sensazione di essere in mezzo alla natura, benchè in centro città, con la musica che avvolgeva tutto e sullo sfondo un palazzo storico dalle importanti architetture, ha reso anche questa tappa dell’evento unica. 
 
La musica è interazione, emozione. Il Gam è stato il cuore pulsante di questa manifestazione in giro per la città: Milano avvolta dalla musica!
Alcune delle esibizioni hanno avuto luogo in posti meno trendy e storici della città. 
 
Uno dei casi che ha destato attenzione è stata l’esibizione di tre pianisti nella periferia di Milano fra le case popolari. Nei cortili sì è esibito il pianista James Rhodes e ancora Ettore Bove in zona Gratosolio, con un programma di musica che comprendeva brani dei Pink Floyd fino a David Bowie passando per i Queen. 
 
Spostandosi nei cortili delle case popolari la manifestazione ha voluto rendere uno spazio intimo, della quotidianità della famiglie che ci vivono, un luogo di spettacolo, ma anche di incontro e socializzazione. 
Attenzione ovviamente è stata riservata anche ai più piccoli che, con una serie di iniziative studiate appositamente per loro, hanno potuto partecipare a laboratori e sperimentare in prima persona la musica. Chissà che fra loro non ci sia un futuro talento…
 
Siccome la musica non è solo ascolto passivo, in alcune postazioni, sono state messe a disposizione del pubblico dei pianoforti. Al Gam ben dieci ad uso gratuito. Fra le prove dei più piccoli, dei curiosi e dei più ardimentosi o di chi semplicemente ha voluto provare a strimpellare qualche nota, è emerso uno spettacolo inaspettato, come quello di un musicista in vacanza che, richiamato dalla passione della musica, non ha potuto far altro che allietare il suo pubblico improvvisato in una altrettanto improvvisata esibizione. 
 
Piano City prevedeva  anche una seziona chiamata Pianorave che ha avuto svolgimento di notte. Il fascino di un pianoforte che si esibisce nel silenzio di una città che dorme è sicuramente unico nel suo genere, come lo è un’esibizione sul tetto della Galleria Vittorio Emanuele, con spettacolare vista su Piazza del Duomo. Così vicino al cielo da sembrare di toccarlo.
 
Oltre cinquanta location non stop a tutte le ore con pubblici variegati nei luoghi più strani: dai tram, alle barche, alle biciclette. Tutto ciò perché la musica è di tutti: non ha razze, nè confini, non ha età. Semplicemente si libra nell’aria trasformando le particelle del silenzio in note vibranti e queste vibrazioni entrano in noi, mentre la mani sapienti del pianista si muovono con sorprendente maestria e naturalezza sulla tastiera. Le vibrazioni diventano energia e si tramutano in emozioni. Ecco cosa è la musica, un’espressione dell’arte che diventa magia e che arriva a tutti.
 

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