La Mille Miglia è stata la gara automobilistica più prestigiosa d’Italia. Ha avuto luogo ventiquattro volte dal 1927 al 1957, con una pausa di 6 anni tra il 1941 e il 1947 a causa dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale. Il suo percorso a forma di “otto”, Brescia-Roma-Brescia, passava attraverso molte pittoresche città italiane, Bologna, Firenze, Siena, Perugia, Urbino, Ferrara, Verona, su una distanza di circa 1.600 km (corrispondenti a circa mille miglia, da cui il nome).
 
Alcuni tragici episodi hanno tristemente marcato la sua storia. Il 1938 fu segnato da un grave incidente poco dopo Bologna. Una Lancia Aprilia uscì di strada e finì sulla folla uccidendo dieci spettatori, tra cui sette bambini. Altre ventitre persone restarono ferite. L’allora capo del governo, Benito Mussolini, decise di non concedere più l’autorizzazione per gare di corsa su strade pubbliche. Nel 1957 un altro fatale incidente, avvenuto in provincia di Mantova e causato dallo scoppio di un pneumatico, costò la vita al pilota spagnolo Alfonso de Portago, al navigatore americano Edmund Gurner Nelson e a nove spettatori, tra i quali cinque bambini.
 
Da allora la corsa venne definitivamente sospesa, ma la sua leggenda continuò a vivere. La cosiddetta “corsa più bella del mondo” non smise di far sognare i suoi fans e vent’anni dopo, nel 1977,  molti appassionati decisero di riportarla in vita sotto forma di rievocazione storica con il nome di 1000 Miglia Storica. Dal 1986 si svolge regolarmente ogni anno ed è l’occasione per rivedere splendide auto d’epoca in azione.
 
Ai tempi d’oro della Mille Miglia, la corsa era molto più di una semplice competizione, era un evento capace di infiammare il pubblico e suscitare profonde emozioni. Emozioni che la fotografa Gloria V. Fenaroli ha cercato di ricreare nelle sue foto esposte all’Istituto Italiano di Cultura di Los Angeles. La mostra Marks of 1000 Miles, curata dall’attore Max Leonida e da Paola Savoia in collaborazione con il Museo 1000 Miglia di Brescia, è stata inaugurata il 25 novembre scorso in occasione dell’Anno della Cultura Italiana negli Stati Uniti, in presenza del direttore Alberto di Mauro e del Console Giuseppe Perrone.
 
Alla serata ha partecipato anche lo psicologo italiano Marcello Brognolo che, con il suo discorso conclusivo, ha fatto luce sulle connessioni tra bellezza e velocità. Questi due elementi, infatti, erano alla base dell’idea della Mille Miglia in quanto le auto, a quei tempi simbolo 
di libertà, bellezza e progresso, sfrecciavano come in un set cinematografico a fianco di monumenti antichi, piazze, chiese e del variegato pubblico che accorreva ai bordi delle strade per sognare a occhi aperti.
 
Le foto della giovane fotografa veneta evocano un’atmosfera dimenticata filtrata dalla memoria e dalla fantasia dell’artista. “Quando ero bambina – spiega Gloria V. Fenaroli –  la 1000 Miglia Storica passava attraverso la mia città natale, Montichiari, vicino Brescia, proprio lungo la strada in cui si trovava la mia casa”. Partendo da questo ricordo l’artista ha deciso di partecipare personalmente alla corsa per catturare l’essenza delle vecchie auto, dei panorami italiani e delle scene urbane usando una particolare tecnica di editing fotografico. “Le foto le ho scattate durante le ultime tre edizioni della 1000 Miglia Storica. Non è stato facile, dovevo stare molto concentrata per catturare tutti i dettagli di una scena, avevo un tempo molto limitato perché le macchine passavano velocemente attraverso i luoghi.”
 
Le foto, benché recenti, sembrano però appartenere a un’altra epoca. Le sperimentazioni effettuate sull’immagine le rendono elaborati pezzi d’arte a metà strada tra fotografia e pittura.”Per alterare l’immagine, ho usato un effetto di invecchiamento creato da me e da mia madre, anche lei fotografa, chiamato Marks of Time. Il risultato è da un lato il frutto di una ricerca sul contenuto, sul soggetto della foto, in secondo luogo di un lavoro di post-produzione dell’immagine, e infine di un atto gestuale attraverso il quale creo una serie di graffi, graffiti e di modificazioni del colore che cambiano la percezione del tempo. Il processo rende inoltre le foto più resistenti alla luce del sole, al vento e alla pioggia. Si possono persino toccare, delicatamente”. 
 
Questa mostra rientra nella ricerca personale dell’artista orientata verso la valorizzazione del talento e dell’ingegno italiano nelle sue tante sfaccettature. All’epoca della Mille Miglia, l’Italia, stava diventando una nazione industriale e con questa corsa dimostrava la sua leadership nell’industria automobilistica con macchine non solo di lusso ma anche potenti, in grado di vincere gare. Ma le foto non celebrano solo le eccellenze del Belpaese nel settore automobilistico, ma anche l’italianità in generale.”Il mio progetto pesca le sue radici nel futurismo in cui era fondamentale il dinamismo, l’energia, la velocità e la vitalità tipica di noi italiani. Ho voluto restituire nelle imagini questo e la bellezza del nostro paese, i suoi paesaggi, l’architettura rinascimentale attraversata da scintillanti vetture costruite tra gli anni ‘20 e ‘50”.
 
Gloria V. Fenaroli è anche ritrattista e nel 2007 è stata riconosciuta dalla FEP tra i migliori fotografi d’Europa nel Ritratto. Dal 2008 è membro attivo dell’americana WPJA (Wedding Photojournalist Association) da cui ha ricevuto tre riconoscimenti. Marks of 1000 Miles è la sua prima mostra oltreoceano.

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