In Italia 600 gusti e 38mila gelaterie per consumarne 7 chili procapite e 380 mila tonnellate all’anno

Gelato, una passione italiana ma non solo. Da qualche anno è diventato un protagonista del-l’alimentazione e sta conquistando quote di mercato sempre più significative anche all’estero. 

Secondo una recente indagine, in Italia se ne consumano 380 mila tonnellate l’anno, una media di 7 chili procapite e l’87% degli italiani possono considerarsi consumatori abituali. 
Questo perchè il gelato non è più considerato, come qualche decennio fa, un semplice dolce ma un vero e proprio alimento completo e sostitutivo del pasto. 
 
Complice la crescente varietà e originalità dell’offerta che lo rendono adatto a molti tipi di diete alimentari. A una crescente domanda salutista rispondono ad esempio il frozen yogurt, con almeno il 40% di latte fermentato o i prodotti vegetali, dal classico gelato alla soia ai gelati senza zucchero, fatti con fruttosio o dolcificanti, e quelli senza grassi (detti “00”) con latte magro e isomaltosio. Per i più sportivi invece, c’è il gelato iperproteico, che contiene almeno il 12% di proteine. 
 Milano ha il gelato più caro

 Milano ha il gelato più caro

 
 I numeri confermano che l’offerta ha saputo innalzare il livello qualitativo e differenziare le proposte, senza incidere eccessivamente sui prezzi. 
I single under 35, secondo Confartigianato, sono quelli che spendono di più per il gelato: 67 euro pro capite all’anno. In generale però, si stima che la spesa si aggiri attorno ai due miliardi di euro (con una crescita del più 2%), pari a circa 81 euro a famiglia. 
 
Al Nord si spende mediamente di più. Qui la spesa dei gelati incide per il 52,9% per un totale di 94 euro a famiglia. Quella del Mezzogiorno rappresenta il 24% della spesa nazionale e quella del Centro Italia, invece, il 17%.  
 
Milano è la città più cara dove concedersi un cono: i prezzi oscillano tra 1,70 e i 2,50 euro per un cono piccolo e tra i 2,20 e i 3 euro del cono medio. Per acquistare un chilo di gelato, si possono spendere dai 14 ai 24 euro. La città con i prezzi più bassi è Palermo, dove i prezzi variano tra 1 e 1,80 euro per un cono piccolo e i 1,50 e 2 euro per quello medio. Anche comprare una vaschetta di gelato è conveniente: il prezzo oscilla tra i 9 e i 15 euro al chilo. Un’altra particolarità si trova a Sorrento: qui il prezzo di cono e coppette è decisamente alto, mentre i prezzi del gelato al chilo sono più bassi.
 
Se sul mercato si contano oltre 600 gusti disponibili, anche le gelaterie artigianali non scarseggiano. Se ne contano oltre 38 mila in Italia: in una città di 100 mila abitanti, ce ne sono circa 62. È la Lombardia la regione che detiene il primato, sia per il numero di imprese (5.882, il 15,6% del totale) sia per la spesa (392 milioni di euro, il 19,4% del totale). 
 
Il quadro relativo al business del  gelato si completa sia con i bar e i caffè che rivendono i prodotti, sia con le aziende che producono macchine per gelateria. Il fatturato è pari a circa 200 milioni di euro (80% di export), in leggera decrescita, mentre le aziende di arredamenti e attrezzature per gelatai, ottengono un fatturato di circa 500 milioni di euro (30% di export). 
 
Dove si consuma più gelato? Un po’ a sorpresa rispetto al meteo è il Nord a fare la parte del leone: il 54 per cento dei gelati è richiesto dagli abitanti delle regioni del Nord, il Centro ne consuma il 18% mentre il Mezzogiorno ha una quota del 28%.

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