Cosa fare, vivere, visitare, assaggiare e gustare per conoscere il mondo e godere appieno delle sue meraviglie? Il quotidiano italiano “La Repubblica” ha posto questa domanda e, partendo da una lista elaborata dalla rivista Architecture & Design, ha realizzato una fotogallery dei cento luoghi considerati imperdibili. Dal Giappone al Canada, dalle Maldive alle Hawaii, dall’Africa all’America Latina, dalla Cina all’Europa, la selezione proposta vuole essere un invito all’avventura, un incentivo a partire e per chi è sempre in giro, un’occasione per spuntare ciò che si è già fatto per capire a che punto si è e quale sia la prossima meta da scoprire.
 
Nel vasto contesto internazionale, la nostra Italia, nel suo piccolo, è riuscita comunque a distinguersi con due località giudicate imperdibili contro le dodici scelte, ad esempio, negli Stati Uniti. Nella lista “dei migliori cento” si consiglia di mangiare la pizza a Napoli e di visitare le Cinque Terre liguri. Nel primo caso si tratta di gustare, nel secondo di visitare ed osservare. Un ottimo mix che sintetizza ciò che l’Italia rappresenta agli occhi del turista tipo: il Paese del buon cibo e degli splendidi paesaggi. 
 
La pizza, tra le specialità italiane più conosciute e più imitate al mondo, può essere presentata in diverse versioni ma la vera pizza originale, conosciuta all’estero come pizza italiana per antonomasia, è quella di Napoli. Chi la gusta può decidere se preferirla alle varianti di pizza fina e scrocchiante (detta “scrocchiarella”) o alta ai bordi e al centro, oppure può decidere di non voler mangiare nessun altro tipo di pizza se non quella della casa madre napoletana: alta ai bordi (i cosiddetti “cornicioni”) ma bassa al centro con una pasta morbida e sottile che si scioglie in bocca. La bontà e la facile digeribilità della pizza napoletana (indipendentemente dal suo condimento) sta nella sua pasta prodotta con un impasto simile al pane, completamente privo di grassi, morbido ed elastico, steso a mano senza toccare i bordi che in cottura raggiungono l’altezza di 1 o 2 centimetri mentre la pasta al centro resta sottile (3 millimetri). La più stretta cucina napoletana prevede per lo più due varianti: la pizza marinara (con pomodoro, olio, aglio, origano) e la pizza margherita condita con pomodoro, mozzarella, basilico e olio. A solo parlarne o vederla viene voglia di assaggiarla come piatto buono, famoso e tradizionale italiano da spuntare dalla lista dalle cento cose da provare nel mondo.
 
Le Cinque Terre liguri, invece, costituiscono un angolo d’Italia famoso e visitabile in ogni momento dell’anno anche se nei mesi estivi lo si apprezza di più. 
Inserite dal 1997 nei patrimoni dell’umanità dell’Unesco, le Cinque Terre sono cinque borghi costruiti sulla costa frastagliata della riviera ligure in provincia di La Spezia e rappresentano un riuscito e caratteristico connubio tra uomo e natura. Le casette colorate di Riomaggiore, Manarola, Corniglia, Vernazza e Monterosso, possono essere ammirate anche da una crociera sul mare che, a partire da Porto Venere, fa tappa in tutte le Cinque Terre (ad eccezione di Corniglia). 
Raggiungibili dall’entroterra tramite il treno, si può decidere di visitarle anche con una passeggiata a piedi, percorrendo la costa a picco sul mare sui sentieri che collegano i borghi tra loro, in particolare lungo il sentiero Azzurro che nel tratto da Manarola a Riomaggiore assume il nome di via dell’Amore. 
Dal mare si ammirano le case costruite sui ripidi declivi della costa seguendo la peculiare conformità del territorio. Dalla terra si assiste ad un panorama mozzafiato su una distesa sconfinata di mare azzurro. Da qualunque parte le si raggiunga e le si ammiri, le Cinque Terre liguri risultano pittoreschi borghi in miniatura il cui mezzo di trasporto prediletto è la barca, parcheggiata sotto casa al posto dell’automobile.
 
Di contro a questi due gioielli italiani, le cento cose da fare nel mondo includono dodici meraviglie e attività interessanti che possono svolgersi solo negli Stati Uniti. Si consiglia, almeno una volta nella vita, di immortalare il tramonto nel Gran Canyon (Arizona), l’immensa gola creata dal fiume Colorado ed inclusa nell’omonimo parco nazionale; fare una surreale escursione tra le strade del Coyotes Buttes (Arizona) con le sue formazioni di roccia colorata, uniche e spettacolari; attendere l’alba nel parco nazionale Bryce Canyon (Utah) celebre per i suoi pinnacoli (gli hoodoos) e per l’intensa colorazione; perdersi negli splendidi colori delle piscine termali del Parco Nazionale di Yellowstone.
 
Tra le città statunitensi più rappresentative, bisogna mettere in conto di godersi una panoramica di Las Vegas tra gli hotel, i casinò e le attrazioni più famose; volare con un elicottero tra i grattacieli di New York; fare un giro in barca tra le architetture di Chicago risalenti alla seconda metà dell’Ottocento; scoprire l’architettura in stile art déco a South Beach a Miami tra tonalità sgargianti, vivacità e dinamismo di forme; indossare abiti con perline nella parata carnevalesca di Mardi Gras (“martedì grasso”) a New Orleans (Louisiana).
 
Per i buongustai non si può non mangiare una gigantesca bistecca nella famosa Peter Luger Steakhouse di Brooklyn; nè si può non attraversare in bici il Golden Gate di San Francisco (2.737 metri); percorrere la Pacifica Coast Highway californiana (1.055 km) o ammirare le viste incredibili dell’Oceano Pacifico.    
 

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