La concezione di un viaggio ha tante sfumature, quante sono le possibilità di interpretarlo. Si possono scoprire dei posti nuovi talvolta lontani da quella che è la normale routine, nonostante i chilometri percorsi non siano tanti.
La natura ci regala dei luoghi magici da visitare che creano stupore. Pensate al vento che soffia tra le canne. Immaginate un luogo dove il mare e il fiume si danno appuntamento, incontrandosi e creando un’area unica in cui la natura regna sovrana. Pensate di non essere voi i protagonisti, per una volta, ma  ciò che vi circonda. Pensate che la vostra permanenza sia quella di un ospite in un mondo che, nonostante crediate vi appartenega, è in realtà autonomo. Questo è quello che proverà il viaggiatore trovandosi sul Delta del Po.
Chi ha avuto occasione di vistare quest’area si sarà reso conto che è unica. La sua conformazione geografica, la presenza di una flora a metà tra il fluviale e il marittimo, la sua fauna, la rendono un angolo di mondo con peculiarità irripetibili. 
 
Di recente, a Parigi, l’Unesco ha decretato che il Delta del Po sia inseribile nelle Riserve di biosfera considerate uniche al mondo. L’ area era già stata classificata patrimonio dell’umanità dal 1999. L’Unesco ha riconosciuto a livello mondiale 631 siti naturali di grande valore di cui ben 13 italiani: una grande  soddisfazione e una responsabilità da parte di tutti nel conservare e rispettare queste aree intatte nel mondo! La conformazione geografica di questo delta è particolare e aggiunge un ambiente vario: un alternarsi di foreste allagate, aree paludose, boschi, dove il rapporto tra acqua e terra è instabile da sempre. 
 
Nel 1604 la allora repubblica di Venezia intervenne con un importante lavoro di idraulica, senza snaturare l’originale conformazione. Con l’apertura del Taglio di Porto Viro, l’assetto idraulico del delta mutò radicalmente. L’imponente opera di deviazione del corso principale del fiume fu realizzata per contrastare il graduale ma progressivo processo di traslazione verso nord dell’idrografia fluviale. Tale migrazione determinava un apporto sempre crescente di sedimenti verso la laguna di Venezia  che ne minacciava l’interramento. Ciò avrebbe determinato l’occlusione del porto e la morte della città commerciale. Per questa fondamentale ragione Venezia decise di intraprendere una colossale opera che, per l’epoca della sua realizzazione e per la sua entità complessiva, non ha eguali al mondo. Solo una città fondata sull’acqua e sulla sua profonda conoscenza poté concepire e ritenere attuabile una simile impresa.
 
Il delta del Po è uno dei più estesi di tutta Europa. Proprio la sua vasta conformazione territoriale ha permesso a questa area di avere sue peculiarità non presenti in alcun altro luogo del mondo: una fauna ed una flora che definiscono la sua biodiversità. Nel contesto ambientale sia nazionale che mondiale la biodiversità, in quanto equilibrio delicato e non diffuso, deve essere rispettata con la massima cura.
Visitando il Delta del Po sembra di essere in un film.
L’acqua regna sovrana e i pochi abitanti ben sanno che la convivenza con una forza della natura così forte non è di sicuro uno scherzo. 
La  potenza del fiume che si getta nelle acque del mare crea spesso inondazioni. I veri padroni di casa sono gli animali. Ebbene sì questa è la loro patria sia che essi siano di passaggio, sia che soggiornino in queste lande. 
Vi  sono ben 370  specie di uccelli che abitano o passano di quì. E’ un paradiso per chi ama praticare il birdwatching. 
Questa distesa di natura incontaminata viene ogni tanto interrotta dal movimento degli stormi che si alzano in volo, i barconi che fungono da ponte, i casoni tipici di questa zona, le caratteristiche case dei pescatori. Tutto fa parte di un’atmosfera unica. Il tempo qui è lento e sarà quindi dovere del visitatore rallentare i suoi ritmi. 
Il Delta si stende fra l’Emilia Romagna e il Veneto.
Nella parte del parco del delta del Po veneta, una lunga strada fra fiume e mare, isolata in mezzo alla natura e percorribile con l’auto, porta alla scoperta di una serie di punti panoramici di grande rilievo. Nella parte emilana spesso soggiornano i fenicotteri rosa, grossi trampolieri che vivono in comunità. Vederli tutti insieme è uno spettacolo di grande effetto.
Nell’area emiliana esistono vari angoli chiamati oasi che si caratterizzano per le presenza di determinate specie di volatili. I fenicotteri per esempio si fermano spesso nell’oasi di Cannevè Porticino.
Il viaggiatore in cerca di pace, di distacco dal mondo, trova in queste terre, così difficili a viversi ma così affascinati, un luogo lontano da tutto e da tutti. 
Nonostante il fascino naturalistico, il Delta del Po è anche un’area dove la pesca, la coltivazione di vongole e di alcuni prodotti particolari, trovano le condizioni ideali. 
Qui non avrete bisogno di grandi formalità, non avrete bisogno di abiti eleganti, ma di un comodo paio di scarpe da tennis. Qui forse le comodità non saranno a portata di mano e quando arriverete nel primo porto turistico, per esempio Albarella, nonostante sia un piccolo agglomerato di case dormienti, avrete l’impressione di essere tornati nel mondo e dopo un primo momento di euforia vi volterete indietro verso la strada appena lasciata e già un po’ di nostalgia pervaderà l’ anima.
 

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