Il marchio del buon vivere sul gonfalone di 21 comuni nominati ‘gioielli d’Italia’ per attrarre turisti fuori stagione

ROMA – Scopo del progetto è la promozione del “buon vivere” italiano, per incrementare le politiche di destagionalizzazione attraverso la valorizzazione del patrimonio ambientale, culturale, turistico, storico-urbanistico, architettonico ed enogastronomico del sistema delle Autonomie locali italiane. Il bando, scaduto lo scorso novembre, parlava chiaro: con il progetto “I Gioielli d’Italia” si cercavano le eccellenze turistiche del Belpaese per promuovere il turismo nazionale e tutto quel patrimonio culturale che va sotto la dicitura tanto apprezzata nel mondo e tanto capace di attrarre visitatori da ogni angolo della Terra, solo con il suo potere evocativo: “Italian life style”. 

A Roma, a Palazzo Cornaro, si è svolta una cerimonia in cui il Ministro per gli Affari regionali Piero Gnudi ha consegnato l’importante riconoscimento assegnato dalla presidenza del Consiglio dei Ministri (Dipartimento per gli affari regionali, turismo e sport) e dall’Anci, l’associazione nazionale dei Comuni italiani.  
 
L’iniziativa, alla prima edizione, si propone di valorizzare in modo unitario, su tutto il territorio nazionale, le offerte turistiche dei Comuni di piccole e medie dimensioni (con popolazione residente non superiore ai 60.000 abitanti), esaltando le caratteristiche e le tradizioni culturali dei singoli territori locali in un percorso ideale attraverso l’Italia intera. 
 
E proprio i criteri necessari per promuovere il turismo di qualità esempio del “buon vivere” italiano, hanno decretato la scelta della giuria: tutelare e rendere fruibile per il turista il proprio patrimonio architettonico o naturale; mantenere la propria capacità di ospitalità e di accoglienza turistica; conservare il proprio sistema di attrattive sul territorio; attuare politiche di promozione dell’offerta culturale; attuare iniziative per l’accessibilità e l’informazione turistica.
 
Il concorso “Gioielli d’Italia” ha visto la partecipazione di circa 350 Comuni concorrenti. Quelli premiati hanno tutti una popolazione inferiore ai 15mila abitanti. Oltre a potersi fregiare del premio e a poter usare il marchio “Gioiello d’Italia”, questi Comuni godranno di una particolare attenzione da parte dell’Enit. L’Agenzia Nazionale del turismo avvierà una campagna di promozione che sarà appositamente studiata e realizzata per sostenere i nuovi flussi turistici.
 
Questi i comuni premiati: 
Bevagna in provincia di Perugia (già tra I Borghi più belli d’Italia, Città dell’Olio, Città del Vino, Città del Bio, Città del Miele, Città della Nocciola, Città dei Sapori); Bova in provincia di Reggio Calabria (e già tra i Borghi più belli d’Italia e Città del Bio); Campodimele in provincia di Latina (già nella lista dei Borghi più belli d’Italia); Castellabate in provincia di Salerno (fra i Borghi più belli d’Italia e Città del Bio); Castell’Arquato in provincia di Piacenza (nei Borghi più belli d’Italia e Città del Vino); Cisternino in provincia di Brindisi (nei Borghi più belli d’Italia, Città Slow e Paesi Bandiera Arancione); Etrouble in Valle d’Aosta (tra i Borghi più belli d’Italia e Paesi Bandiera Arancione);
 
Gangi in provincia di Palermo (già tra i Borghi più belli d’Italia); Gradara in provincia di Pesaro Urbino (iscritta fra i Borghi più belli d’Italia, Città del Vino, Paesi Bandiera Arancione); Montecosaro in provincia di Macerata (e già nei Borghi più belli d’Italia); Montescaglioso in provincia di Matera (Città dell’Olio e Città dei Sapori); Peschiera del Garda in provincia di Verona; Pienza in provincia di Siena (Città del Bio, Città della Chianina, Città dell’Olio, Paesi Bandiera Arancione, Città del Castagno); Romagnese in provincia di Pavia; Sala Baganza in provincia di Parma; San Benedetto Po in provincia di Mantova (e già nei Borghi più belli d’Italia);
 
San Leo in provincia di Rimini (già nei Borghi più belli d’Italia e Paesi Bandiera Arancione); San Marco in Lamis in provincia di Foggia; Sermoneta in provincia di Latina; Specchia, in provincia di Lecce (e nei Borghi più belli d’Italia) e infine Spilimbergo in provincia di Pordenone.

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