Ci sono angoli di territorio che racchiudono la meraviglia di emozioni che vale la pena assaporare per la loro unicità. Ci sono borghi, in Italia, che vengono considerati unici in quanto patrimonio di un passato senza tempo che esercita un fascino maggiore su chi ne coglie la preziosità. 
 
Ovunque andiate, in giro per lo Stivale, vi capiterà di incontrare qualcuno di questi gioielli. Non importa se a nord o sud, est o ovest. La peculiarità che li accomuna è il loro fascino senza tempo. Sono così estranei al trambusto delle grandi metropoli! Alcuni di essi sono abbarbicati sulle colline, altri godono della vista di montagne splendide, altri ancora si affacciano sul mare dove l’orizzonte si confonde con il cielo. Sembrano poter vivere da soli, isolati dal mondo.
Sestri Levante, in Liguria, alle porte delle famose Cinque Terre, è uno  i questi angoli di paradiso da salvaguardare e godere per la sua unicità. Prendete un treno intercity dalla Stazione Centrale di Milano. Dopo due ore di viaggio, dove la pianura lascia il posto alle montagne e pian piano la vegetazione muta, facendo presagire che siete vicini alla meta, vi troverete di fronte al mare. Senza preavviso. 
 
L’impatto è forte. Appare subitaneo dopo una valle impervia,  creando stupore. Qui la costa non è ampia, lo spazio viene spartito tra la montagna e il mare dando la sensazione che l’uomo sia solo un ospite. Le case sono abbarbicate sui rilievi, godendo di un panorama a perdita d’occhio. La strada principale è una: l’Aurelia. Le altre vie sono solo secondarie. Il treno, che costeggia il mare, è il mezzo migliore per muoversi in quest’area. 
Quando all’orizzonte appare una lingua di terra con pittoresche case colorate, che sembra volersi far notare fuoriuscendo dall’uniformità della costa, ecco Sestri Levante.
 
Il paese è un centro turistico importante, ma la sua caratteristica principale è sicuramente la conformazione geografica. La parte storica del paese è composta da due baie ed una via centrale ricca di negozi, che si sviluppa su una lingua di terra che si getta nel mare e termina con un piccolo promontorio montuoso. Lo spazio è limitato ma di gran fascino. Il corso principale  è ricco di gelaterie, negozi e botteghe dove fare shopping è un must. Armatevi di calzature adatte per questo magnifico paese, e addentratevi nelle strette vie del centro.   
 
Sestri non si fa mancare proprio nulla: negozi, palazzi storici, mercatini a tema. Sulla destra del promontorio si trovano lidi attrezzati che soddisfano il più esigente dei clienti. Lasciando le spiagge e attraversando il centro in direzione della costa sinistra del promontorio, si percorrono stretti vicoli. Profumi di piatti succulenti escono da ristoranti e bar. Sbirciando in fondo ai vicoli, sembra quasi che le case svaniscano: la curiosità del visitatore aumenta. All’improvviso ecco allargarsi una baia: le acque sono calme, alcune barche sono  ormeggiate e ondeggiano quasi come se fossero cullate.  Case dai colori pastello che furono un tempo dei pescatori, si affacciano su un lembo di mare. Siete arrivati alla Baia del silenzio. Forse le fu attribuito questo nome perché l’effetto al primo sguardo è quello di togliere il fiato allo spettatore. La sua bellezza avvolge e affascina l’anima, che zittisce la mente per godere della magnificenza.
 
D’estate la spiaggia è brulicante di persone: le loro voci riempiono ogni angolo rendendola viva. Poi quando cala la sera e i bagnanti si spostano verso l’interno del paese, i ristorantini apparecchiano i loro tavoli sulla spiaggia ed accendono le candele, le cui fiamme tremule resistono inspiegabilmente alla brezza. L’atmosfera si fa soffusa. Quando cala poi la notte, il silenzio nuovamente torna sovrano: solo il vento spezza la sua presenza costante. 
D’inverno il mare, non sempre così cheto, agita le acque di fronte alla case della baia che restano immobili ad osservarlo. 
 
Il corso principale, forse un po’ più sonnacchioso rispetto alla bella stagione, si ripara dai capricci del mare in attesa che l’estate torni e che i turisti affollino il selciato, parlando di nuovo di amori estivi, di pettegolezzi e  riempiendosi di risate rilassate. Ciclicamente passano le stagioni e il borgo di Sestri, il suo mare, le sue case rimangono lì immobili a osservare lo scorrere del tempo. Le persone e le situazioni mutano. Potrebbe sembrarvi che Sestri cambi, ma è solo una impressione: il mare continua ad accarezzare le coste del promontorio lasciando che il tempo sia affanno degli uomini e non suo.
 

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