E’ arrivato in California una quindicina di anni fa con una borsa di studio per seguire un corso allo Strasberg Theater Actor’s Studio a West Hollywood. Nel cassetto il grande sogno di fare l’attore e dopo tanta fatica, passione e impegno, il suo obiettivo l’ha raggiunto.
Gianluca Di Medio Ceccarelli c’è riuscito passando anche attraverso un percorso imprevisto ma altrettanto affascinante. Quello dell’animazione 3D.
“All’inizio – racconta Luca – non è stato per niente facile vista una scarsa conoscenza di Los Angeles e la grandezza di questa città dove oggi abito. Ricordo che la giravo con i mezzi pubblici (quasi inesistenti a L.A) e sullo skateboard orientandomi su una piccola una mappa della città, e senza nessun tipo di amicizia o di conoscenze”.
Gianluca è nato ad Aracaju in Brasile, figlio di una coppia emigrata in Brasile sul finire degli anni ‘70. Tornato in Italia ancora bambino, ha dapprima vissuto a Pescara poi, il futuro attore e stuntman, per anni ha fatto la spola tra Roma (per studiare recitazione) e Milano (per lavorare come modello).
“Ho studiato recitazione nell’Accademia di Jenny Tamburi nel cuore di Roma e nel 2000 il mio primo manager mi diede il nome d’arte di Lucas Di Medio e con quello partecipai al mio primo film nel 2002. Arrivato a Los Angeles con in tasca la borsa di studio, non ho trovato amici italiani o associazioni italiane a cui fare riferimento ma solo alcuni colleghi attori italiani conosciuti sui set o nelle feste che si tengono dopo le presentazioni dei film. Ho iniziato i miei primi lavori, partendo dalla gavetta. Studiavo recitazione alla Academy di Strasberg e pernottavo negli ostelli internazionali, dove mi pagavo l’alloggio con i miei primi lavori come inserviente e come addetto alla reception grazie alle conoscenze delle lingue (oltre all’italiano parlo fluentemente portoghese, inglese e spagnolo). I primi mesi non conoscevo nessuno e avevo una scarsa conoscenza della lingua inglese per cui è stata davvero molto dura, poi la fortuna ha vestito i panni di un mio caro amico che si è trasferito dalla mia città natale a Los Angeles, per seguire gli studi come regista e scenografo cinematografico (alla fine ha scelto di diventare scenografo). Con molti sacrifici da parte mia e dei miei familiari sono riuscito poi ad entrare a far parte, e ad essere accettato, nel mondo di Hollywood”.
Gli anni trascorsi a Los Angeles in attesa dell’occasione giusta per lavorare come attore, non sono però stati sprecati. Gianluca infatti ha conseguito una laurea in ingegneria informatica e si è specializzato in animazione digitale in 3D. Questa professione gli ha permesso di lavorare per varie aziende nel campo dell’animazione, dei videogame e nel settore pubblicitario nelle vesti di character designer, storyboard artist, illustrator graphic designer, advertising illustrator e comic artist.
Un percorso di grandi soddisfazioni interrotto bruscamente da un piccolo ictus dovuto al grande stress. Recuperata la salute, Gianluca nel 2011 è tornato a fare l’attore a tempo pieno e oggi ha all’attivo ruoli importanti nei film “Wild for the Night” (2015) di Benny Boom e “Trafficanti” (2016) di Todd Phillips dove ha interpretato la parte di un compratore d’armi e nelle serie televisive “Mistresses”, “Navi Cis L.A.” e “Modern Family”. Ma il curriculum è lungo.
“Mi sono detto che per lavorare qui in America nel cinema bisogna adattarsi a tutto, soprattutto a una cultura che è ben diversa dalla nostra. Nella recitazione uso il metodo di Strasberg e Stanislavsky, mi piace diventare completamente il personaggio da interpretare ed abbandonare i miei panni, cambiando anche voce e aspetto fisico”.
Gianluca non dimentica la propria terra e sogna di produrre e realizzare film per far conoscere Pescara, la sua città, a Hollywood.
“Ho pochi amici italiani però amo passare il tempo con loro: ci concediamo una birra e pizza o giochiamo una partita di calcio. In cucina me la cavo molto bene grazie agli insegnamenti della mia cara mamma e della nonna. Mi diletto ai fornelli soprattutto con un mio amico romano: amiamo cucinare e mangiare bene. Grazie alla mia passione, tra l’altro, ho partecipato al Masterchef americano dove ho conosciuto lo chef Gordon Ramsay”.
Insignito nel 2019 con il Premio internazionale Dean Martin, istituito a Montesilvano per celebrare le radici abruzzesi dell’attore e cantante nato Dino Paul Crocetti, Paolo De Medio Ceccarelli non ha mai voluto tagliare il cordone ombelicale con la sua terra d’origine. A novembre del 2019 è stato tra i protagonisti dell’incontro che ha messo in contatto i dirigenti della Regione Abruzzo e i professionisti del settore (attori, registi, produttori, sceneggiatori, autori) riuniti nella Abruzzo Film Commission Advisory Board.
“Abbiamo ufficializzato la nascita dell’Advisory Board in una manifestazione che ha visto partecipare all’American Film Market di Los Angeles, l’unica Film Commission italiana fra le 51 presenti. All’incontro c’erano i figli dello scrittore John Fante, Victoria e Jim, originario di Torricella Peligna (in provincia di Chieti), oltre a produttori cinematografici, distributori, registi, artisti, tecnici, sceneggiatori, tra i quali Angela Page, Francesco Panzieri (curatore tra l’altro degli effetti speciali di Star Wars), Nancy Fulton, Briella Tomassetti, Marc Provissiero, Andrew De Angelis, Cristiano Donzelli, Dom Serafini (editore di Video Age International) ed Enzo Sisti, produttore operativo di ‘Ladyhawke’, ‘The American’ e ‘No time to die’, l’ultimo capitolo di James Bond girato a Matera.
Questo strumento – spiega – rappresenta un’occasione importante da cogliere, vista l’incredibile coincidenza di talenti abruzzesi o di origine abruzzese che operano in America nel campo della cinematografia, anche in ruoli dirigenziali di grande prestigio. Tra i nostri conterranei possiamo vantare la celebre famiglia Marshall (Masciarelli), produttori e registi di tanti film di successo, compositori di musiche da film come Henry Mancini, cantanti prestati al cinema come Dean Martin, Al Martino, Suzy Quatro. La nascita del Board Americano dell’Abruzzo film Commission rappresenta un’opportunità di visibilità e di sviluppo economico, di promozione turistica e di valorizzazione delle professionalità abruzzesi”.