Si chiude un anno di Cultura Italiana negli Stati Uniti. E di lavoro appassionato de L’Italo Americano per diffonderla come orgogliosamente fa, da giornale più antico della West Coast, da ormai 105 anni.
 
Finisce anche un anno sul calendario e l’intero staff del giornale non può che estendere a tutti i lettori, i migliori auguri per un sereno anno nuovo.
 
Mentre le festività riportano nelle nostre case le tradizioni di famiglia, le ricette natalizie che ci riportano indietro con gli anni e le usanze che spesso sono un mix delle nostre origini culturali, religiose, comunitarie, etniche, è facile riflettere su quanto forti siano i nostri personalissimi rapporti con il bagaglio culturale che ci portiamo dietro ovunque andiamo. 
 
Ma l’occasione delle feste ci costringe spesso a una telefonata al resto della famiglia lontana, a sentire un po’ di nostalgia per i parenti lontani, a spedire cartoline di auguri agli amici lasciati anni fa in Italia. Così, magari con un po’ di fatica, riprendiamo anche la lingua italiana scoprendo che non ci siamo dimenticati del tutto da dove arriviamo. 
 
Se poi decidiamo di concederci qualche giorno di vacanza e il volo intercontinentale non intacca le finanze domestiche, possiamo perfino ritrovare il piacere di immergerci nella nostra dimensione italiana preferita o di scoprire nuovi luoghi a cui legare i nostri ricordi italiani.
 
Se ogni fine d’anno è tempo di bilanci, dopo un anno di “semina” ci apprestiamo tutti, collaboratori de L’Italo Americano vicini e lontani, a rimboccarci le mani per “coltivare”, con lo stesso entusiasmo e dedizione di sempre, ma con qualche idea e innovazione in più (che cercheranno di migliorare il nostro servizio informativo e comunitario), le giovani “piantine” di cultura italiana e italo-americana. 
 
Perché le nostre identità, italiane e americane, continuino a crescere insieme e fruttuosamente.
 

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