Vico del Gargano: the old town (Photo: Stefano Valeri/Dreamstime)

Vico del Gargano, in the Foggia province of Puglia, is the type of place where time seemingly stands still, something to truly appreciate in the often stressful hustle of modern-day life. With a modest population of around 8,100 residents, 1,800 of whom dwell in the ancient picturesque borough, Vico del Gargano perches at an altitude of 462 meters above sea level, and can truly be a serene retreat for those seeking a brush with history, culture, and nature.

The name “Vico” derives from the Latin word vicus, meaning a group of houses or a village, a humble nod to its modest beginnings. The village’s origins date back to 970 AD when it emerged after the expulsion of the Saracens from Gargano by Slavic mercenaries employed by the Byzantines. The leader of the Slavs was awarded the lands they liberated, subsequently gathering the residents into a village, marking the inception of Vico.

As history trudged along, the Normans, upon conquering Gargano in the 11th century, erected the first castle in Vico, further fortifying the village’s strategic importance; a notable highlight occurred in 1240 when Emperor Frederick II of Swabia expanded Vico’s castle, bolstering its defense mechanism. The fortification was further enhanced in 1292 by Teodisco de Cuneo, rendering Vico with a formidable defense system of walls guarded by about twenty towers. These fortifications bear witness to the tumultuous yet glorious past that shaped Vico and its surroundings.

Indeed, Vico del Gargano is an architectural sight to behold: carved from Monte Sant’Angelo stone, the same that cradles its homes, the village stands as a poetic juxtaposition between the Foresta Umbra and the sea. Its historic center, although in a state of mild neglect with a cluster of semi-abandoned buildings, exudes an old-world charm with its beautiful doorways, iron gates, emblems, staircases, and chimneys, each narrating a tale of long-gone eras.

Among the many churches, notable ones include the Matrice with its stone portal and eleven internal altars,the San Giuseppe church in the Terra neighborhood, which houses a wooden statue of the Cristo Morto, Dead Christ, and the 13th-century San Marco church. Outside the walls, the Santa Maria degli Angeli church along with the Capuchin Convent and San Pietro on Mount Tabor, each with its long history, will certainly attract the spiritually inclined.

A colorful street in Vico del Gargano (Photo: Luca Lorenzelli/Dreamstime)

The village’s civil architecture isn’t far behind in narrating tales of the past: the walls, in various sections, are incorporated into homes, a design by Teodisco de Cuneo dating back to 1292. The castle with its quadrangular shape showcases traces of various ownerships and styles from the Normans to the Aragonese, and the Palazzo della Bella, a curious neogothic reinterpretation of the Florentine Palazzo Vecchio, is a quirkier architectural attraction. 

But Vico del Gargano is not just a historic wonder, it’s a gateway to natural beauty. A short drive will lead you to Calenella Beach, a serene coastline that has retained the purity and enjoyability unique to Gargano. The Foresta Umbra, a magnificent green lung stretching over 4,000 hectares, pairs with the blue lung of Calenella, forming part of the Gargano National Park: here one can enjoy an incredible variety of flora and fauna, with equipped picnic areas, and well-marked trails. 

Vico del Gargano is also rich in traditions, starting from the celebration of its patron saint, San Valentino, on February 14, when a long procession traverses the village, fully adorned with oranges and lemons, or the emotionally stirring  Messa Pazza on Good Friday, and the theatrical showcase of the Estate Vichese, in July. 

Last but not least, we must mention Vico’s culinary scene: here Gargano’s specialty, magliatello, or kid meat, is a must-try. The harmonious blend of fish with vegetables, a tradition stemming from the age-old relationship between sea and countryside, and the unique ostia piena, a crunchy concoction of fruit, almonds, and honey, promise a gastronomic delight that can make all palates happy. As you stroll through the village, you can add a sweet note to your stay by purchasing the famous citrus fruits of Vico directly from the farmers. 

Vico del Gargano, in provincia di Foggia, in Puglia, è il tipo di luogo dove il tempo sembra essersi fermato, qualcosa da apprezzare veramente nel trambusto spesso stressante della vita moderna. Con una popolazione modesta di circa 8.100 abitanti, di cui 1.800 risiedono nell’antico e pittoresco borgo, Vico del Gargano è arroccato ad un’altitudine di 462 metri sul livello del mare e può essere davvero un rifugio sereno per chi cerca un contatto con storia, cultura, e natura.

Il nome “Vico” deriva dal latino vicus, che significa gruppo di case o villaggio, umile accenno alle modeste origini. Le origini del paese risalgono al 970 d.C. quando sorse in seguito alla cacciata dei Saraceni dal Gargano ad opera di mercenari slavi al soldo dei Bizantini. Al capo degli Slavi furono assegnate le terre da loro liberate, raccogliendo successivamente gli abitanti in un villaggio, cosa che segnò la nascita di Vico.

Mentre la storia avanzava, i Normanni, dopo aver conquistato il Gargano nell’XI secolo, eressero a Vico il primo castello, rafforzando ulteriormente l’importanza strategica del borgo; un momento degno di nota avvenne nel 1240 quando l’imperatore Federico II di Svevia ampliò il castello di Vico, potenziandone il meccanismo di difesa. La fortificazione venne ulteriormente potenziata nel 1292 da Teodisco da Cuneo, dotando Vico di un formidabile sistema difensivo di mura presidiate da una ventina di torri. Queste fortificazioni testimoniano il passato tumultuoso ma glorioso che ha plasmato Vico e i suoi dintorni.

In effetti, Vico del Gargano è uno spettacolo architettonico da vedere: scolpito nella pietra di Monte Sant’Angelo, la stessa che culla le sue case, il villaggio si erge come una giustapposizione poetica tra la Foresta Umbra e il mare. Il suo centro storico, seppur in uno stato di lieve abbandono con un grappolo di edifici semiabbandonati, emana un fascino antico con i suoi bellissimi portali, i cancelli in ferro, gli stemmi, le scalinate e i camini, ognuno dei quali racconta una storia di epoche ormai lontane.

Tra le tante chiese, degne di nota ci sono la Matrice con il portale in pietra e undici altari interni, la chiesa di San Giuseppe in contrada Terra, che ospita una statua lignea del Cristo Morto, e la chiesa di San Marco del XIII secolo. Fuori le mura, la chiesa di Santa Maria degli Angeli insieme al Convento dei Cappuccini e San Pietro sul Monte Tabor, ciascuno con la sua lunga storia, attireranno sicuramente gli amanti della spiritualità.

L’architettura civile del paese non è da meno nel raccontare storie del passato: le mura, in vari tratti, sono inglobate nelle abitazioni, progetto di Teodisco de Cuneo risalente al 1292. Il castello di forma quadrangolare presenta tracce di vari stili e diverse proprietà dai Normanni agli Aragonesi, e il Palazzo della Bella, una curiosa reinterpretazione neogotica del Palazzo Vecchio fiorentino, è un’attrazione architettonica più bizzarra.

Ma Vico del Gargano non è solo una meraviglia storica, è una porta d’accesso alla bellezza naturale. Un breve tragitto in auto vi condurrà alla spiaggia di Calenella, litorale tranquillo che ha conservato la purezza e la piacevolezza uniche del Gargano. La Foresta umbra, un magnifico polmone verde che si estende per oltre 4.000 ettari, fa il paio con il polmone azzurro di Calenella, che fa parte del Parco Nazionale del Gargano: qui si può godere di un’incredibile varietà di flora e fauna, con aree attrezzate per pic-nic e sentieri ben segnalati.

Vico del Gargano è anche ricca di tradizioni, a partire dalla festa del suo santo patrono, San Valentino, il 14 febbraio, quando una lunga processione attraversa il paese, interamente addobbato di arance e limoni, o la commovente Messa Pazza del Venerdì Santo, e la rassegna teatrale dell’Estate Vichese, a luglio.

Infine, ma non meno importante, dobbiamo menzionare il panorama culinario di Vico: qui la specialità del Gargano, il magliatello, o carne di capretto, è assolutamente da provare. L’armonioso connubio tra pesce e verdure, tradizione nata dal secolare rapporto tra mare e campagna, e l’inconfondibile ostia piena, un croccante intruglio di frutta, mandorle e miele, promettono una delizia gastronomica in grado di soddisfare tutti i palati. Passeggiando per il borgo potrete aggiungere una nota dolce al vostro soggiorno acquistando direttamente dai contadini i famosi agrumi di Vico.


Receive more stories like this in your inbox