Dopo la ventisettesima giornata, con ogni probabilità, le squadre che, da qui al termine del campionato, lotteranno per la salvezza possono considerarsi sei. La situazione di ognuna di esse differisce enormemente da quella delle altre: per un Parma che sembra ormai spacciato, ci sono un Cesena in crescita e un Chievo sempre più concreto. Ma anche un’Atalanta che non sa più vincere. 
Vediamo nel dettaglio queste 6 ‘sorelle’ a rischio: 
 
PARMA – La situazione è senza via d’uscita. Mancano i soldi, manca una proprietà e i giocatori più rappresentativi se ne sono andati. Chi è rimasto cerca di limitare i danni, ma la sensazione è che il Parma seguiti a giocare solo per non scatenare le ire (e i ricorsi) delle pay-tv. I tre punti di penalizzazione potrebbero davvero aver posto la parola ‘fine’ sull’avventura gialloblu in Serie A. 
 
CESENA – Di Carlo sta facendo un ottimo lavoro: nelle ultime giornate, il Cesena ha bloccato Juventus e Palermo in casa e l’Inter a Milano. Ha battuto l’Udinese ed è caduto solo a San Siro, contro il Milan. Condizione atletica in crescita, coraggio tattico e interessanti individualità (l’immarcescibile Brienza e il promettente Defrel su tutti) stanno rivitalizzando tutto l’ambiente. Ciliegina sulla torta, i risultati che arrivano attraverso il gioco. Rimonta possibile. 
 
CAGLIARI – La rivoluzione di gennaio non ha pagato. 
L’entusiasmo di Zola si è rivelato un fuoco di paglia e ora al timone è tornato Zeman, che certo non si era fatto apprezzare nella prima parte di stagione. L’infornata di giocatori arrivati a gennaio ha aumentato la confusione (solo Brkic e M’Poku paiono poter essere utili alla causa): il baratro si avvicina.
 
ATALANTA – Quando il gioco non paga. Gli orobici non hanno mai rinunciato ad essere propositivi, ma non hanno quasi mai fatto risultato. L’Atalanta è stata risucchiata nella zona calda della classifica e il primo a farne le spese è stato Colantuono, da anni condottiero nerazzurro. Con Reja in panchina le cose non si sono raddrizzate, visto che la squadra non riesce proprio a vincere. Trend negativo. 
 
CHIEVO – Maran ci ha messo qualche settimana, ma ora il Chievo (non) gioca a memoria: gli scaligeri sono diventati una squadra solida e concretissima. Fanno poco spettacolo, ma tanti risultati e sono un osso duro per tutti, sia al ‘Bentegodi’, sia in trasferta. Faticano a segnare, ma quando passano in vantaggio sono difficilmente rimontabili. Le possibilità aumentano.
 
EMPOLI – L’11 di Sarri è una delle squadre più belle del Campionato. Purtroppo per i toscani il bel gioco espresso con costanza ha faticato a trovare concretizzazione. Se l’Empoli avesse un vero ‘bomber’ in rosa, oggi, con ogni probabilità, sarebbe già salvo. Invece è ancora costretto a guardarsi alle spalle. Difficile prevedere un crollo degli azzurri (che distano 9 punti dal terz’ultimo posto), ma la salvezza non è ancora centrata. Solo una questione di tempo?
 

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