The Medieval town of Locorotondo (Photo: Emicristea/Dreamstime)

If we think of a white city in Puglia, of course, we think of beautiful Ostuni, but there is another one: Locorotondo

Locorotondo, one of the Borghi più Belli d’Italia, is located in the heart of Puglia’s Valle d’Itria, at around 410 meters above sea level. Awarded the Orange Flag by the Italian Touring Club for its beauty and quality of life, this village is known for its circular planimetry and the beauty of its architecture. 

The name “Locorotondo” comes from the Latin locus rotundus and reflects the town’s unique circular layout. Its earliest documented mention dates back to 1195 in an imperial diploma by Henry VI of Swabia, that acknowledged the existence of a “Locus qui dicitur rotondus” and a church dedicated to Saint George. Over centuries, Locorotondo has seen various rulers, from the Knights Hospitaller in 1314 to noble families like the Del Balzo Orsinis and the Carafas, shaping its historical and cultural landscape.

Architecturally and artistically, the historic center of Locorotondo is the place to be: here, narrow winding streets are framed by the distinctive cummèrse—traditional white houses with sloping roofs made from local limestone known as chiancarelle. These unique buildings are painted with lime to keep the scorching sun at bay and are the symbol of the town. 

The main church, dedicated to the patron saint, St. George the Martyr, stands on the ruins of previous churches; today, it has a stunning neoclassical façade built between 1790 and 1825. Its design features a prominent sculptural group in the tympanum, statues of Saints Peter and Paul at the corners, and a striking dome that rises 35 meters high, accompanied by an elegant bell tower. Inside, the church’s Greek cross plan is adorned with artworks by Neapolitan artists, including four significant paintings by Gennaro Maldarelli dating from the early 19th century. The recent floor renovation has introduced glass panels that reveal fragments of the church’s 16th-century façade. 

A few steps from the town’s library and tourist information center we find Palazzo Morelli, built in 1819: this exquisite example of Baroque architecture features a grand entrance leading to a charming courtyard, and the hierarchical arrangement of spaces around an external staircase reflects the social stratification of its time, offering a glimpse into the aristocratic life of the 19th century.

White, blue, yellow… the colors of the Mediterranean in Locorotondo (Photo Antanovich1985/Dreamstime)

As you would expect in a place with such a long history, traditional festivals and cultural celebrations play a vital role and represent well the town’s spirit and cultural heritage. One of the highlights is theFestival of San Giorgio Martire, the patron saint, celebrated on April 23rd. The event is usually preceded by the “donation” ceremony on April 22nd, which shows the deep spiritual and communal bonds within the town. Another key event is the Feast of San Rocco on August 16th, which commemorates the saint credited with protecting Locorotondo from a 17th-century plague. Throughout the year, there are also various seasonal and harvest festivals, including celebrations of the grape and olive harvests. 

Last, but certainly least, let’s look into Locorotondo’s culinary heritage! Among the most cherished dishes we find triddo, a homemade pasta traditionally prepared during festive periods. Made from semolina, eggs, and cheese, it’s served in a warm, hearty broth. Another local favorite is gnumerèdde suffuchète, lamb tripe rolls slowly cooked in a savory broth. This dish, recognized as a traditional product, has ancient roots and is connected with the rural nature the community maintained throughout the centuries. Of course, being in Puglia, we must mention orecchiette con le cime di rapa, a regional staple combining handmade pasta with turnip tops in a simple yet flavorful preparation. 

The local Locorotondo white has a DOC designation, which it received in 1969, making it one of the “oldest” DOC wines in the country. 

Se pensiamo ad una città bianca della Puglia, ovviamente, pensiamo alla bellissima Ostuni, ma ce n’è un’altra: Locorotondo.

Locorotondo, uno dei Borghi più Belli d’Italia, si trova nel cuore della Valle d’Itria pugliese, a circa 410 metri sul livello del mare. Insignito della Bandiera Arancione dal Touring Club Italiano per la sua bellezza e la qualità della vita, questo borgo è noto per la planimetria circolare e la bellezza della sua architettura.

Il nome “Locorotondo” deriva dal latino locus rotundus e riflette la particolare pianta circolare del paese. La sua prima menzione documentata risale al 1195 in un diploma imperiale di Enrico VI di Svevia, che riconosceva l’esistenza di un “Locus qui dicitur rotondus” e di una chiesa dedicata a San Giorgio. Nel corso dei secoli Locorotondo ha visto diversi dominatori, dai Cavalieri Ospitalieri nel 1314 a famiglie nobili come i Del Balzo Orsini e i Carafa, che ne hanno plasmato il panorama storico e culturale.

Dal punto di vista architettonico e artistico, il centro storico di Locorotondo è il posto dove andare: qui, le strade strette e tortuose sono incorniciate dalle caratteristiche cummèrse, le tradizionali case bianche con tetti spioventi realizzati in pietra calcarea locale nota come chiancarella. Questi singolari edifici sono dipinti con la calce per tenere lontano il sole cocente e sono il simbolo della cittadina.

La chiesa principale, dedicata al santo patrono San Giorgio Martire, sorge sui resti di chiese precedenti; oggi presenta una splendida facciata neoclassica costruita tra il 1790 e il 1825. Il suo design presenta un prominente gruppo scultoreo nel timpano, statue dei Santi Pietro e Paolo agli angoli e una suggestiva cupola alta 35 metri, accompagnata da un elegante campanile a torre. All’interno, la chiesa, con pianta a croce greca, è ornata da opere di artisti napoletani, tra cui quattro significative tele di Gennaro Maldarelli risalenti agli inizi dell’Ottocento. La recente ristrutturazione del pavimento ha introdotto pannelli di vetro che rivelano frammenti della facciata cinquecentesca della chiesa. 

A pochi passi dalla biblioteca comunale e dal centro di informazioni turistiche troviamo Palazzo Morelli, costruito nel 1819: questo pregevole esempio di architettura barocca è caratterizzato da un grande ingresso che immette in un suggestivo cortile, e la disposizione gerarchica degli spazi attorno ad una scala esterna riflette la stratificazione sociale del tempo, offrendo uno sguardo sulla vita aristocratica del XIX secolo.

Come ci si aspetterebbe in un luogo con una storia così lunga, le feste tradizionali e le celebrazioni culturali hanno un ruolo vitale e rappresentano bene lo spirito e il patrimonio culturale della città. Uno degli eventi più importanti è la Festa di San Giorgio Martire, il santo patrono, celebrata il 23 aprile. L’evento è solitamente preceduto dalla cerimonia della “donazione”, il 22 aprile, che dimostra i profondi legami spirituali e comunitari esistenti all’interno del paese.

Altro evento fondamentale è la Festa di San Rocco del 16 agosto, che ricorda il santo che protesse Locorotondo da una pestilenza nel XVII secolo. Durante tutto l’anno si svolgono anche varie feste stagionali e del raccolto, comprese le celebrazioni della raccolta dell’uva e delle olive.

Ultimo, ma sicuramente non meno importante, diamo uno sguardo al patrimonio culinario di Locorotondo! Tra i piatti più apprezzati troviamo il triddo, una pasta fatta in casa tradizionalmente preparata durante i periodi festivi. A base di semola, uova e formaggio, viene servito in un brodo caldo e abbondante. Un altro piatto locale sono le gnumerèdde suffuchète, involtini di trippa di agnello cotti lentamente in un brodo saporito. Questo piatto, riconosciuto come prodotto tradizionale, ha radici antichissime ed è legato alla natura rurale che la comunità ha mantenuto nei secoli. Naturalmente, essendo in Puglia, dobbiamo menzionare le orecchiette con le cime di rapa, un piatto regionale che unisce la pasta fatta a mano alle cime di rapa in una preparazione semplice ma saporita.

Il bianco locale di Locorotondo ha la denominazione DOC, ottenuta nel 1969, che lo rende uno dei vini DOC “più antichi” del paese.


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