Si è concluso di recente il tour autunnale nella Baia di San Francisco di “Italiani di Frontiera”, capitanato dal fondatore del progetto Roberto Bonzio, promosso da Unindustria Forlì Cesena con Agenzia Viaggi Manuzzi e organizzato con la Storia nel Futuro di Paolo Marenco ed il suo Tech Scout.
 
A continuazione del Silicon Valley Tour 2013 della scorsa primavera, un nuovo gruppo di imprenditori italiani di spicco, questa volta dell’Emilia-Romagna, ha fatto visita dal 4 al 14 ottobre alle più importanti sedi aziendali di settore tecnologico e informatico nella culla mondiale dell’innovazione.
 
L’idea originaria di Italiani di Frontiera nasce cinque anni fa dalla curiosità e intraprendenza del giornalista di Reuters Roberto Bonzio il quale, dopo i sei mesi vissuti in California che hanno cambiato la sua prospettiva di vita e professionale, decide dal 2011 di dedicarsi anima e corpo a questo progetto, il quale mira a creare un ponte concreto di conoscenza fra Italia e Stati Uniti.
 
Italiani di Frontiera è stato ideato con la speranza di far rivivere lo spirito d’impresa di tanti italiani capaci nel passato di inseguire mondi sconosciuti e di percorrere strade nuove”, ci ha rivelato Roberto Bonzio in un incontro al Caffè Trieste a North Beach.
  Il gruppo durante il tour intensivo in Silicon Valley è andato a Menlo Park, alla sede di Facebook

  Il gruppo durante il tour intensivo in Silicon Valley è andato a Menlo Park, alla sede di Facebook

 

Grazie al suo desiderio di conoscenza “out of the box”, Roberto è riuscito a scoprire storie memorabili di italiani del west americano, trasportandole in una “nuova frontiera proiettata nel futuro, all’innovazione e hi-tech”, oltre a testimoniare in prima persona le esperienze di grandi eccellenze italiane come Federico Faggin, padre del microchip e inventore del touchpad, e Roberto Crea, pioniere delle biotecnologie e fra i padri dell’insulina sintetica.
 
L’inizio del tour ha visto l’omaggio alla casa-garage che fu di Hewlett e Packard, 367 di Addison Avenue a Palo Alto, considerato il vero luogo di nascita di Silicon Valley.
 
Il primo appuntamento di rilievo di IdF è stato al quartiere generale di Google a Mountain View, dove gli imprenditori romagnoli hanno potuto interagire con il direttore economico Hal Varian, per proseguire incontrando Cosimo Spera, startupper di successo nella Silicon Valley.
  Roberto Bonzio è stato appena proclamato Alumnus dell’anno 2013 dall’Università Ca’ Foscari, qui nella foto con Ferruccio de Bortoli, direttore responsabile del Corriere della Sera

  Roberto Bonzio è stato appena proclamato Alumnus dell’anno 2013 dall’Università Ca’ Foscari, qui nella foto con Ferruccio de Bortoli, direttore responsabile del Corriere della Sera

Ogni tappa della visita imprenditoriale ha avuto infatti un anfitrione italiano di eccezione.
All’Università di Berkeley nella east bay è stato il turno di Pierluigi Nuzzo, ricercatore nel Department of Electrical Engineering and Computer Sciences, che ha illustrato una preziosa relazione svolta col suo mentore, figura principe degli italiani di Silicon Valley, il professor Alberto Sangiovanni Vincentelli.
 
La full immersion conoscitiva è poi ritornata a sud, a San Josè, incontrando Alfredo Coppola coamministratore delegato dell’incubatore Us Market Access, Aldo Cocchiglia di M31 e Carlo Tedesco di Cisco, splendido esempio di compagnia con una forte presenza italiana sin dalla sua creazione.
 
Non poteva mancare una visita esplorativa all’azienda che ha rivoluzionato il modo di interagire in rete del mondo intero. A Menlo Park, nella sede di Facebook il gruppo è stato accolto dai giovani ingegneri Marco Rizzi e Davide Bolcioni, due degli ultimi cervelli “fuggiti” in Silicon Valley.
 
Il viaggio è proseguito in una delle eccellenze universitarie mondiali, ovvero Stanford University dove Alberto Salleo lavora come Assistant Professor di Scienza dei Materiali, mentre Jeff Cabili, vecchio amico di IdF, si occupa della promozione della Business School.
 
Il meeting con SVIEC, Silicon Valley Italian Executive Council dello storico fondatore Jeff Capaccio, con i colossi hi-tech di VmWare a Palo Alto e di IBM nell’informatica ancora a San Josè, l’incontro con Vittorio Viarengo di MobileIron e la scoperta della “hacker house” a San Francisco del giovane team di Mashape di Augusto Marinetti e Marco Palladino, nonché con l’affermata scuola di formazione Mind The Bridge, sono fra gli ultimi incontri simbolo di questo tour rivelatore per gli imprenditori romagnoli curiosi di scoprire le realtà di successo californiane.
 
Il talento e la creatività per emergere non mancano di certo agli italiani, è la storia a raccontarcelo, forse è il modo di pensare e la difficoltà di riconoscere i propri difetti a penalizzare il merito e frenare chi vuole proiettarsi nel futuro.
 
Dopo un blog, un sito internet innovativo, conferenze multimediali in giro per l’Italia e l’Europa (l’ultima a Londra per parlare a Canterbury, University of Kent), e un libro in cantiere, Italiani di Frontiera diventerà anche una web tv.
 
Sono tanti gli Italiani di Frontiera in patria dalle grandi potenzialità e ambizione, è a loro che si rivolge il progetto di Roberto Bonzio, il quale è stato appena nominato Alumnus dell’Anno 2013 dall’Università Ca’ Foscari nella cerimonia al Teatro Milbran di Venezia.

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