LOS ANGELES – “Quando penso a un bel cappello di paglia, è italiano. I cappelli di paglia più eleganti sono sempre stati realizzati dalla paglia ‘Leghorn’ di Livorno, una città sulla costa non lontana da Firenze, e adoro l’idea che gli artigiani che lavoravano il cuoio spesso facevano anche cappelli. Per me, il cappello di paglia perfetto rappresenta l’essenza de “La Dolce Vita”, dormicchiare all’ombra di un albero, un pomeriggio d’estate a Fiesole…”
Stephen Jones, 21 gennaio 2013
 
In occasione dell’Anno della Cultura Italiana negli Stati Uniti: 2013, arriva a Los Angeles Hats on Film/Il cappello nel cinema, la mostra tra Art&Craft e Cinema che promuove il Made in Tuscany. Ad ospitarla sarà l’Istituto di Cultura Italiana, che aprirà le porte al pubblico dal 20 febbraio a venerdì 8 marzo 2013; un’occasione straordinaria per far conoscere a livello internazionale questo manufatto storico dell’artigianato toscano, sinonimo da secoli di stile ed eleganza.
 
Infatti, se è vero che da moltissimi anni il gusto italiano diffuso nel mondo da alcune delle più prestigiose case di moda influenza lo stile internazionale, anche il cappello di fattura italiana – nello specifico toscana – ha avuto un ruolo chiave nella costruzione di alcuni dei più emblematici personaggi cinematografici. Diversi attori e registi hanno associato la loro immagine ad un determinato modello di copricapo; tra questi Francis Ford Coppola, Harrison Ford, Julian Sands, fino all’indimenticabile Mariangela Melato in Travolti da un insolito destino… di Lina Wertmuller.
 
Hats on Film/Il cappello nel cinema è un progetto ideato da Neri Torrigiani – in collaborazione con Giuseppe Grevi, presidente del Consorzio “Il Cappello di Firenze” e Fondazione Sistema Toscana – Toscana Film Commission – nato per valorizzare e promuovere questo particolare accessorio della moda e dell’artigianato toscano nel mondo, con cui si vuole celebrare il rapporto tra la tradizione italiana del fatto a mano ed il cinema.
  Kim Cattrall in “Sex and the City”

  Kim Cattrall in “Sex and the City”

 
Molte aziende del Consorzio “Il Cappello di Firenze” hanno collaborato con i costumisti di alcune celebri produzioni cinematografiche internazionali e i loro cappelli hanno incorniciato gli splendidi volti di star hollywoodiane. Julia Roberts indossa in Pretty Woman gli eleganti cappelli in paglia della ditta Memar, e le colorate creazioni di Facopel nel più recente Mangia Prega Ama.
 
Sono invece dell’azienda Grevi i cappelli indossati da Cher in Un tè con Mussolini di Franco Zeffirelli, mentre Memar ha realizzato per Dolce e Gabbana la cloche in paglia che Samantha Jones, interpretata da Kim Cattrall, sfoggia nel film di successo Sex and the City. Infine, i cappelli della ditta Marzi sono stati utilizzati nell’ultimo lavoro di Giuseppe Tornatore, La Migliore Offerta, con Geoffrey Rush e Sylvia Hoeks. Per concludere, una curiosità che lega il mondo del cinema hollywoodiano con la Toscana e la produzione dei cappelli: il matrimonio tra la figlia dell’attore Premio Oscar Fredric March e il figlio di Beppe Fantacci, illustre cappellaio che negli anni Trenta ha esportato il cappello fiorentino negli Stati Uniti.
 
“Hats on Film/Il cappello nel cinema”, è un’iniziativa che prosegue la collaborazione tra Artigianato e Palazzo” e il Consorzio “Il Cappello di Firenze”, iniziata lo scorso anno in occasione della manifestazione dedicata ai saperi dei maestri artigiani, che ogni anno si tiene nel mese di maggio al Giardino Corsini di Firenze. Le Aziende che partecipano al progetto sono: Bettini, Corti, Luca della Lama, Angiolo Frasconi, Grevi, Inverni, Marzi, Mazzanti, Memar, Giuseppe Michelagnoli, Fratelli Reali, Santelli, Soprattutto Cappelli, Tesi e Trendintex.
 
La mostra, organizzata in collaborazione con Fondazione Sistema Toscana, Galleria del Costume di Palazzo Pitti e Museo della Paglia e dell’Intreccio Domenico Michelacci, è patrocinata dalla Presidenza della Repubblica Italiana, Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Ministero dello Sviluppo Economico, Regione Toscana, Provincia di Firenze, Comune di Firenze, Comune di Signa, Comune di Campi Bisenzio, Comune di Poggio a Caiano, Consolato Generale d’Italia a Los Angeles, e Istituto di Cultura Italiana.
 
Proprio le sale dell’IIC accoglieranno una selezione di cappelli e una mostra fotografica sulle lavorazioni d’epoca, con immagini storiche selezionate in collaborazione con la Galleria del Costume di Palazzo Pitti. La mostra rientra nelle manifestazioni ufficiali dell’“Anno della Cultura Italiana negli Stati Uniti” promosse dal Ministero degli Affari Esteri, unico progetto sull’artigianato, scelto per portare Oltreoceano un’idea di manufatto ancora oggi realizzato tradizionalmente ma con grande attenzione alla contemporaneità.

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