Matteo Garrone (Ph© Featureflash| Dreamstime.com)

Si è conclusa a Vancouver la 37° edizione del Vancouver International Film Festival (VIFF), che si inserisce all’interno del programma culturale autunnale delle iniziative promosse dal Consolato Generale d’Italia a Vancouver.
Il VIFF è considerato uno dei cinque più importanti festival cinematografici del Nord America, anche per il peso della produzione cinematografica e televisiva di Vancouver, di frequente definita la “Hollywood del Nord”. Nel 2017 l’affluenza è stata pari a 130.215 persone.

L’edizione del 2018 si è caratterizzata per la presenza di oltre 300 pellicole diverse tra film e documentari, provenienti da 55 Paesi e proiettate in ben 9 differenti strutture in città. La manifestazione è stata anche resa possibile grazie alla collaborazione di più di 1.000 volontari e con il contributo di enti ed istituzioni pubblici e privati canadesi e stranieri, come ad esempio i principali Consolati Generali dei Paesi rappresentati a Vancouver, in particolare USA, Francia, Germania e Giappone, oltre all’Italia.

Anche per questa edizione il festival ha mantenuto la propria struttura in sezioni, tra cui si ricordano: “BC Spotlight”, dedicata al cinema della British Columbia; “Dragons and Tigers”, dedicata alla produzione cinematografica asiatica; “Spotlight on France”, dedicata al cinema francese; e proprio da quest’anno, per la prima volta in 37 edizioni, il “Focus on Italy”, una sezione interamente dedicata alle pellicole del Bel Paese ed organizzata grazie al contributo finanziario del Consolato Generale d’Italia a Vancouver.
Con la proiezione di 11 pellicole tra film, cortometraggi e documentari rispetto ai 5 del 2017, il “Focus on Italy” al VIFF si è inserito all’interno del programma promozionale “Vivere all’Italiana” volto a valorizzare la cultura italiana all’estero.

Durante il festival di Vancouver l’Italia è stata rappresentata dal candidato italiano agli Oscar 2019, “Dogman” di Matteo Garrone. “Figlia Mia” di Laura Bispuri, con Valeria Golino, “Piazza Vittorio” di Abel Ferrara, “Lazzaro Felice” di Alice Rohrwacher, “Ammore e Malavita” dei fratelli Marco ed Antonio Manetti, “Nome di Donna” di Marco Tullio Giordana, con Cristiana Capotondi, “Sicilian Ghost Story” di Fabio Grassadonia e Antonio Piazza, “Euforia” di Valeria Golino, con Riccardo Scamarcio, il cortometraggio “Acquario” di Lorenzo Puntini, i documentari “Bajkonur, Terra” del giovanissimo regista Andrea Sorini, presente al festival, e “La strada di Samouni” di Stefano Savona, che ha ricevuto una menzione speciale della giuria del Festival durante la cerimonia di premiazione finale.

Il pubblico locale ha fortemente apprezzato i film ed i documentari italiani, con un incredibile successo, tra gli altri, di “Dogman” che ha registrato sale piene durante tutte e tre le proiezioni previste. Questo è tra i pochi film presenti al festival ad essere stato proiettato ben 3 volte invece delle consuete 2, registrando sempre lunghe file al botteghino e il tutto esaurito.
Il successo della partecipazione italiana ad una manifestazione di tale portata rappresenta un elemento di grande visibilità della cultura italiana in Canada Occidentale e non solo, considerato il rilievo internazionale del Vancouver International Film Festival.


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