Dall’intercomprensione all’intercomunicazione: il nuovo programma di italiano-spagnolo presso la scuola elementare di Redondo Beach, Valor Christian Academy.

A Valor Christian Academy,  si è entrati già in una dimensione interlinguistica e interculturale: è incredibile vedere quanto il nuovo programma “Italiano-Spagnolo” abbia arricchito e cambiato la vita degli studenti e della comunità. E quest’entusiamo verso nuove lingue e culture è “infettivo”: tutti ne sono coinvolti, non solo i più piccoli, ma insegnanti, genitori, nonni e amici.

 
Valor è  una piccola scuola privata ‘cristiana indipendente’ situata a Redondo Beach e qui grazie all’ispirazione data dal gruppo di ricerca NEH di Cal State LB guidato da Clorinda Donato,  Claire Martin e Markus Muller e all’incentivo dato da uno dei fondi del governo italiano e per opera dell’ente gestore Fondazione Italia, è iniziato un nuovo programma scolastico che integra l’insegnamento dell’italiano e dello spagnolo nel programma curriculare.
 
La scuola conta un totale di 170 studenti suddivisi in classi che vanno dal kinderganten all’ottavo grado (3a media). Il nuovo programma coinvolge ufficialmente i bambini iscritti al kindergarten, mentre per gli altri studenti è data l’opportunità di seguire un programma dopo scuola che segue la stessa metodologia. In futuro, si conta di espandere progressivamente il programma a tutti i gradi.
 
Il metodo si ispira all’EuRom5 ovvero al così chiamato metodo  di  “intercomprensione”. Alla base di questa metodologia sta il principio che non esistono barriere linguistiche ed è possibile capire un’altra lingua appartenente allo stesso ceppo linguistico senza ricorrere a traduzioni o mediazioni. (Per aprofondimenti si vada: http://www.eurom5.com/p/chisiamo/intercomprensione).
 Un’immagine dalla scuola elementare

 Un’immagine dalla scuola elementare

 
L’intercomprensione inneggia dunque allo sviluppo di un’apertura mentale attraverso  lo sviluppo di competenze plurilinguistiche e multiculturali. In Europa ci sono scuole e università che hanno adottato questa nuova metodologia, ma pochissime scuole elementari e nessuna classe al livello “kindergarten”.
 
La classe di kindergarten è composta da 15 bambini di background completamente diversi: alcuni di loro hanno origini latine, altri africane, altri asiatiche. Non c’è dunque un’omogeneità culturale; ma proprio questa disomogeneità ha fatto in modo che l’ “italiano-spagnolo” così come lo è l’inglese, diventasse il territorio comune e il luogo ‘magico’ d’incontro per i bambini-studenti. Le lezioni sono organizzate a seconda delle tematiche affrontate dal programma curriculare, e sono strutturate principalmente sotto forma ludica. L’insegnante di kindergarten, Sandee Ashby, è sempre presente e spesso interagisce -in inglese- con l’insegnante di italiano, Roberta Bianchettin, e l’insegnante di spagnolo, Patricia Gutierrez che rispondono sempre nella loro lingua “madre”.
 
In una settimana ci sono solo un totale di poco più di due ore dedicate all’italiano e allo spagnolo, ma i risultati sono sorprendenti: a livello recettivo (riconoscimento del significato) i bambini sanno distinguire chiaramente le parole che sono italiane da quelle che sono spagnole, senza confonderle. Ma ancora più sorprendente è che a un livello produttivo certi bambini manifestano l’interesse di esprimersi  nella lingua opportuna nel momento opportuno. In poco tempo i bambini di solo 6 anni hanno dimostrato di saper osservare, paragonare effettuando transfert linguistici sia da un punto di vista pratico che teorico. I bambini notano le similitudini interliguistiche: es. ‘Piccione’ in italiano è simile a ‘pigeon’ in inglese, ma così simile a ‘paloma’.  ‘Gatto’ è ‘gato’ sia in italiano che spagnolo, entrambi sono “cat” che comunque ha qualche assonanza.
 
Abbiamo fatto alcune domande all’insegnante di kindergarten e alla preside:
 
“Signora Ashby, cosa pensa di questo nuovo programma, quali sono le differenze che ha visto nei bambini?”
Signora Ashby: “Questo programma è bellissimo. Tutti i bambini ne sono positivamente coinvolti. Ho notato che i bambini tendono ad osservare e a concentrarsi di più.”
 
“Da un punto di vista sociale, ha visto dei cambiamenti nel comportamento dei bambini?”
Signora Ashby: “Le attività di gruppo e i giochi fatti durante le ore di italiano e spagnolo li coinvolgono e i bambini sono molto più propensi a condividere e lavorare in gruppi.”
 
“Crede che i bambini ne traggano beneficio anche per le loro competenze linguistiche in inglese?”
Signora Ashby: “Sicuramente. I bambini stanno espandendo il loro vocabolario, imparano ad ascoltare e a notare differenze e similitudini. Questo programma sta arricchendo enormemente il grado di kindergarten”.
 
E alla Preside Signora Keenan abbiamo fatto questa domanda: “Che cosa pensa di questo nuovo programma e come lo vede integrato con le direzioni educative della sua scuola?”
Signora Keenan: “Siamo molto contenti di poter dare a questi bambini l’opportunità di essere esposti a una lingua così bella com’è l’italiano e a quell’età è così facile apprendere una lingua nuova! A Valor crediamo fermamente in un tipo di istruzione che non pone barriere e acquisire delle competenze plurilinguistiche è in perfetta armonia con le direzioni educative della scuola.”
 
A Valor l’intercomprensione si è dunque trasformata in ‘intercomunicazione’: l’insegnamento combinato di due lingue romanze, italiano e spagnolo ha aperto una nuova dimensione educativa che va ben al di là delle regioni semantiche delle lingue stesse, ma che rende i suoi studenti aperti e ricettivi e istruiti in una direzione cosmopolita che li prepara per le esigenze più profonde della società attuale qui negli Stati Uniti e nel mondo.

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