Il Salento International Film Festival di Tricase si è confermato appuntamento imperdibile per chi ama il vero cinema libero. L’intento degli organizzatori è riuscito: far scoprire al pubblico un universo parallelo al cinema di cassetta rappresentato dalla produzione di film indipendenti. Durante il festival pugliese, che ha avuto tra i media partner anche L’Italo-Americano, si sono alternati film italiani e lungometraggi provenienti da tutto il mondo, pellicole rare e prime visioni, capaci di raccontare storie appassionate, divertenti, con uno sguardo all’attualità e all’impegno sociale.
Il vincitore per la categoria Lungometraggi è andato a ‘El Ganzo’, del regista statunitense Steve Balderson, in anteprima europea a Tricase: un legame breve e intenso tra due viaggiatori solitari: un artista che lotta per una svolta creativa e una misteriosa donna con un passato nascosto e sconosciuto. Nella motivazione si legge: “Per la straordinaria capacità, poeticamente espressa, di prospettare come chiavi, sia per la sopravvivenza che per la vita, il recupero della propria interiorità, l’accettazione della propria individualità, a prescindere dai ruoli sociali. Per il messaggio di speranza, ognuno può reinventare ex novo la propria esistenza confidando nell’altro sconosciuto e diverso”.
“K2 e i camminatori invisibili”, è il vincitore nella categoria Documentari, l’opera di Iara Lee, racconta di una tragedia avvenuta su un altro importante tetto del mondo, il K2 e lo fa con una riflessione libera, lontano da stereotipi di genere, nella motivazione si legge: “Per la cifra artistica con cui una documentazione puntuale e sfaccettata ha aperto uno squarcio su una realtà emblematica della colpevole amnesia sottesa ad ogni grande impresa, dei meriti e del sacrificio di quanti silenziosamente l’hanno resa possibile, al costo del sacrificio, spesso, della vita stessa. Per il monito a non dimenticare quanto culturalmente, oltre che naturalisticamente, di puro e generoso esista in quei Paesi che le guerre hanno reso, nel nostro immaginario, luoghi di incertezza e pericolo”.
Per la sezione Cortometraggi italiani, ha vinto “Kelime” di Federico Mudoni. L’opera dai contenuti di grande attualità, fa i conti con una paura recondita: una cellula terroristica in Italia che aspetta un ordine, ma gli anni vissuti in questo Paese non possono non aver lasciato un segno a chi è chiamato a compiere un gesto estremo: “Per la scelta di un linguaggio non verbale, dunque assolutamente internazionale e trasversale, per affrontare un tema di stretta attualità, il terrorismo, travalicandolo, per andare all’origine del problema: la lotta eterna tra il popolo dell’amore e quello del potere, lo scontro tra paura e desiderio”.
“Tra il Bianco e il Nero” di Socrates Alafouzos, si è aggiudicato il premio nella categoria Cortometraggi stranieri: “Per la visionarietà artistica con cui il regista/sceneggiatore ha saputo rendere il buio che scende nell’anima di chiunque venga, vittima inconsapevole e innocente, sprofondato proprio da chi dovrebbe proteggerlo e accettarlo ovvero amarlo. Per la sintesi con cui i cromatismi e le atmosfere oniriche, colgono strazi e ferite dell’anima inconfessabili”.
“The Loyalist” di Minji Kang, è stato il vincitore della retrospettiva ‘Alle Donne piace Corto’: “Per la narrazione filmica potente ma calibrata oltre che raffinata”.
Il premio per la Migliore attrice è andato a Hildigunn Eyofinnsdotter per la sua interpretazione in “Ludo” di Mauro John Capece, mentre Anslem Richardson vince il Premio per Miglior Attore, nel film “El Ganzo”.
“Fiore Ribelle” del regista indiano Krishan Hooda, il biopic su Osho Rajneesh, ha ottenuto una Menzione Speciale: “Per il contributo alla conoscenza della biografia personale di un uomo che ha rappresentato un riferimento filosofico ben oltre i confini del suo paese e che ci riporta alle antiche radici gnostiche di certa filosofia / spiritualità antica dell’occidente miscelato all’oriente”.
Infine, “La Scultura” di India Czajkowska si aggiudica il Premio Miglior Colonna Sonora: “Per la ricerca di sonorità innovative che commentano le molteplici traiettorie concettuali (l’antitesi tra danaro e lusso e abbondanza di tempo libero e rinuncia, arte e meditazione come strumenti di appagamenti dell’io)”.
Durante la cerimonia di premiazione l’attore Marco Leonardi, che tra gli altri film, interpretò il protagonista di Nuovo Cinema Paradiso, ha ricevuto il “Salento Cinema Actor Award 2015”. Un premio che riconosce eccellenza artistica e professionale.
Al termine del Festival, come ogni anno, inizieranno le edizioni internazionali, dove saranno selezionate le opere migliori della 13^ edizione. Le città interessate saranno: Londra, Zurigo, Mosca, San Pietroburgo, Hong Kong, Shanghai, Pechino, Santiago del Cile, New York, Dubai e Yerevan in Armenia. “Il Salento – ha detto Gigi Campanile, direttore del Siff – non è più solo una località da turisti, ma una terra di cultura e confronti internazionali”.