Teschi pirata. Incensi psichedelici. Spilloni “Westwoodiani”. Cuffie colorate da vecchie e magiche signore. Lugubri pallori immortali. Giarrettiere sbarcate dal Moulin Rouge. Gonnellini hawaiani. Bandane rosse e maschere made in Gotham City. L’antica Repubblica Marinara racconta una nuova storia di Carnevale popolano. Lì,  nel suo elemento naturale. L’acqua del Canal Grande.  
 
Venezia, seconda domenica di Carnevale. Mentre piazza San Marco viene invasa da decine di migliaia di turisti per assistere al tradizionale Volo dell’Angelo, qualche sestiere più in là, a Cannaregio, ci si sta preparando per la XXIV edizione della “Regata de Carneval”, un evento organizzato  dall’associazione Settemari. Nove equipaggi uomo-donna si sfidano sulla più regale delle vie acquee veneziane a bordo di una mascareta, imbarcazione leggera usata sia per la pesca sia per le competizioni di remo.
  Deborah Scarpa e Giuliano Pagan in gonnellino hula e corona floreale 

  Deborah Scarpa e Giuliano Pagan in gonnellino hula e corona floreale 

Alle 9 del mattino in campo San Marcuola, di fronte all’omonima chiesa (poco distante dalla stazione Santa Lucia), i protagonisti sono già mascherati e pronti alla sfida con i loro “cavalli” addobbati in stile con i rispettivi costumi. Insolitamente rispetto alle classiche regate, nella suddetta non basta tagliare il traguardo per primi per vincere. Il costume conta di più. Ma è l’unione dei due elementi (punti voga e punti maschera) a decretare il dominatore della classifica generale. 
 
Sul nastro di partenza si posizionano Deborah Scarpa (Remiera Pellestrina) e Giuliano Pagan (Usr Francescana). Emanuela Barbiero e Marco Gallo (V. V. Mestre). Gabriella Lazzari e Maurizio Quintavalle (Vogaepara). Jane Caporal (Associazione Settemari) e Gianni Colombo (Canottieri Bucintoro).  Luisa Conventi (Associazione Settemari) e Marco Franzato (G.S. Artigiani). Marina Busetto e Gianni Costantini (G.S. 3 Archi). Marzia Bonini (Canottieri Giudecca) e Cristiano Peroni (Gradovoga). Sibylle Lohausen e Roberto Fagarazzi (Canottieri Cannaregio). Titalica Nicolini e Mario Rossetti (V. V. Mestre).
 
Quando non sono ancora le ore 10, le mascarete partono con destinazione San Giustinian, a poca distanza da piazza San Marco e Palazzo Ducale. 
 Foto di gruppo dei regatanti della “Regata de Carnerval” 

 Foto di gruppo dei regatanti della “Regata de Carnerval” 

Comincia la gara. Il tracciato passa per i punti principali dell’antica Repubblica Marinara, incluso il celebre ponte di Ri ‘Alto, quindi il palazzo di Ca’ Vendramin Calergi sede del Casinò di Venezia, e subito dopo l’arrivo a San Marcuola.
 
La gara scorre via veloce. I giudici nel frattempo hanno già preso appunti sui costumi. A raccogliere il massimo punteggio complessivo e dunque aggiudicandosi la 24° edizione della “Regata de Carneval”, con tanto di bandiera rossa, sono i due “ballerini di cancan” Gabriella e Maurizio. “La ragione per cui ha vinto è questa…” viene però scherzosamente specificato, e il buon Mauri si alza la gonna mostrando il fondoschiena con tanto di mutande rosse con pizzo e calze a rete nere.
 
Secondi classificati con bandiera bianca conquistata, i dominatori della regata effettiva, gli “hawaiani” Deborah e Giuliano in gonnellino hula, corona floreale e parruccona. Vincono invece il vessillo verde e dunque si piazzano in terza posizione, i punk Luisa e Marco, con quest’ultimo agghindatosi con cresta posticcia, lucchetto gigante e anello con catena al naso. Gli ultimi a conquistare una bandiera (di colore blu) sono Roberto e Sibylle, il cui travestimento da Nosferatu e sposa sanguinaria viene considerato il migliore dell’edizione 2014.
 
Le altre cinque posizioni vengono occupate in ordine dai corsari Gianni e Marina, in sesta i pirati Cristiano e Marzia, in settima a pari merito le due coppie di befane Gianni/Jane e Batman-Mario/Catwoman/Titalica. Fanalino di coda, gli hippie Marco ed Emanuela.
 
Inizia la festa. Il sole scalda. Sul tavolo arriva una grossa pi-gnatta con pasta e fasioi (fagioli). L’odore permea tutto campo San Marcuola. I bambini lanciano coriandoli ovunque. Cagnolini si rincorrono. Qualche turista allieta l’atmosfera suonando la fisarmonica subito supportato da qualche improvvisata performance canora in veneziano. I vogatori si rifocillano e si concedono ai flash.
 
A dispetto dell’ora non proprio da pranzo ma più da brunch (ore 11), non c’è nessuno che non abbia il piatto traboccante di pasta e fagioli. Questa però è la festa di carnevale, e dunque non possono mancare i dolci per eccellenza: le frittelle. Ci sono le classiche veneziane e quelle ripiene di crema. Che la festa continui. 

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