La splendida cittadina barocca di Modica, in provincia di Ragusa, ha ospitato per il nono anno consecutivo il Festival Internazionale di Cinema e Poesia “Versi di luce”. La manifestazione, legata alla Giornata Mondiale della Poesia, è nata per approfondire il rapporto tra cinema e poesia e per celebrare la figura del poeta premio Nobel Salvatore Quasimodo, nativo di Modica. Il concorso internazionale ha ospitato film provenienti da Russia, Spagna, Uruguay, Iran, Honduras, Francia, Bulgaria, Colombia, Germania, Canada e Italia. Le opere ammesse alla fase finale, scelte tra le oltre 300 pervenute, sono state suddivise in sei diverse sezioni: lungometraggio, booktrailer, poesia, videoarte, fiction e videoclip.
Durante i cinque giorni del Festival, dal 21 al 25 marzo, si sono svolti numerosi eventi quali proiezioni, momenti culturali e incontri con scrittori, poeti, registi. Uno dei momenti più attesi ha riguardato Carla Vistarini, che ha presentato il suo romanzo “Se ho paura prendimi per mano”. L’avvincente thriller è stato introdotto da un filmato con le canzoni scritte dall’autrice romana per i più importanti interpreti italiani: Ornella Vanoni, Renato Zero, Mina, Mia Martini, Tony Cicco, Riccardo Fogli, Patty Pravo. Carla, nel corso della sua carriera, ha partecipato alla realizzazione di importanti trasmissioni televisive: Stryx, Pavarotti & Friends, Sanremo, Ieri Goggi e Domani, oltre al lavoro di sceneggiatrice cinematografica. Con il film “Nemici d’infanzia” di Luigi Magni, di cui ha scritto la sceneggiatura, ha vinto il David di Donatello nel 1995. La scrittrice ha parlato del romanzo e ha fornito qualche anticipazione sul lavoro che sta realizzando in questo periodo, suscitando interesse, apprezzamento e simpatia da parte del pubblico in sala.
Il romanzo di Carla Vistarini è coinvolto anche del videoclip “In cerca di…”, realizzato da chi vi scrive, vincitore del 1° Premio come migliore booktrailer. La trama si sviluppa attraverso un viaggio poetico, nella notte, alla ricerca di un libro di cui si è trovato un piccolo indizio e si è letta soltanto la prima pagina. Attenti all’inizio! C’è un piccolo cuore abbandonato e solo, quasi invisibile ai più, ma qualcuno si è accorto di lui e…
La versione in lingua inglese del cortometraggio, intitolata “Looking for…”, è stata selezionata per l’IndieWise Festival di Miami, IndustryBoost Competition Miami e il New York International Film Festival.
La serata finale del Festival è stata condotta dalla brava giornalista Carmen Attardi, che ha consegnato i Premi speciali all’attore Andrea Tidona (La vita è bella, I cento passi, Il caimano, Il giovane Montalbano), alla cantautrice Alessandra Ristuccia e al prof. Orazio Sortino. A seguire sono stati premiati i vincitori dei film in concorso.
Il premio per il miglior corto di fiction è andato a “Parque” del regista spagnolo Mateo Garlo, mentre l’uruguaiano Martin Klein ha vinto la sezione videopoesia con “Variaciones”. Il lavoro di Klein nasce dalla necessità di affrontare i dolori più profondi, specialmente quelli difficilmente collegabili a una causa precisa, in modo da poterli superare. La russa Alena Koukoushkina si è aggiudicata il premio per il migliore videoclip musicale con “Omut”, ricco di pathos e ben accolto dal pubblico. Peppe Casa ha vinto l’appassionante Poetry Slam, la gara tra poeti valida per accedere alle nazionali L.I.P.S.
Il Premio Giovani è stato attribuito agli alunni della 4° del Liceo Scientifico “La Pira” di Pozzallo, per il video dedicato alla poesia ”Thanatos Athanatos” di Salvatore Quasimodo. Gli allievi sono stati coadiuvati dalla docente di Lettere, Marianna Cannizzaro, il cui impegno è stato riconosciuto con un premio speciale.
A conclusione della premiazione, il Direttore Artistico dell’evento Tiziana Spadaro, in accordo con la Responsabile dell’organizzazione Nausica Zocco, ha così salutato il pubblico e gli ospiti: “Questa è stata un’edizione unica ed entusiasmante per un Festival che, dopo 9 anni di vita, ha l’esperienza e la maturità per imporsi nel panorama internazionale. L’unicità di “Versi di Luce” sta proprio nella sostanza e nella capacità di essere indipendente e libero. Non si tratta di un evento che mette in primo piano le cosiddette “passerelle” o un pubblico passivo, ma è Festival di rottura, una manifestazione che diventa luogo di incontro per chi vuole cambiare strada, per chi crede ancora che un nuovo cinema e una nuova poesia siano possibili. Ecco perché preferiamo scegliere la giuria tra chi fa storia nel territorio e partendo dal territorio. È così che vincono opere scomode, lontane anni luce dai “filmettini” preconfezionati e da “storielle&tv”. Oggi c’è bisogno di coraggio!”.
Il prossimo anno “Versi di luce” festeggerà la decima edizione, un’occasione per fare crescere ancora di più questo appuntamento, unico nel suo genere e sempre di più oggetto di interesse da parte di artisti, stampa e pubblico.