Da pochi giorni sono ufficialmente iniziate a Los Angeles le riprese del lungometraggio intitolato “Beauty in the Broken”, scritto e prodotto da Dennis G. Wilder, il quale ha scelto di affidare la regia, e parte della creatività autoriale, a Max Leonida.
La produzione, interamente a-mericana, è curata da J.J. Dalton e Ryan Lacen (ambedue con importanti curricula alle spalle che includono “The green hornet”, “Paranormal Activity”, “Gangster Squad”, “Spider-Man”, “Constantine”) ed i protagonisti sono: Chris Payne Gilbert (noto per “Dexter”, “Criminal Mind”, “Sentieri”), la giovane e brava Briana Cuoco (appena entrata nel cast di “The Voice” e sorella di Kaley Cuoco, protagonista della famosa serie tv “The Big Bang Theory”) e Lisa Marie, amatissima musa (ed ex moglie) di Tim Burton, vera icona di opere cult come “Ed Wood”, “Mars Attack”, “Il pianeta delle scimmie” e “Sleepy Hollow”.
Alla sua terza regia cinematografica, Max Leonida viene da una lunga ed appassionata gavetta fatta di pubblicità, videoclip, serie televisive e documentari.
Il trasferimento dalla città natale di Milano (con la sua famiglia) alla California e la scommessa basata su due anni di costanti collaborazioni con gli americani sono stati la dura ma necessaria base per riuscire a “farsi notare” e poter quindi partecipare con credibilità alle selezioni per dirigere il film.
La storia è una bizzarra ed intrigante dramedy – pensata per un pubblico trasversale – in cui amore, tensione, dramma ed una buona dose di humor si fondono a comporre un coloratissimo mosaico ambientato principalmente sulla soleggiatissima West Coast (Venice Beach, Marina del Rey, Santa Monica).
La protagonista è Pelé, una ventitrenne senzatetto, di cui si innamora David: affermato psicologo, che lavora in un ricovero per malati mentali. Un po’ come se “Pretty Woman” si mischiasse con “Qualcuno volò sul nido del cuculo” e con “Frankestein Junior” a supervisionare la difficile operazione…!
La vicenda nasce tutta così, come un fortuito caso… e da quando la scintilla dell’amore (inizialmente mascherata da interesse professionale) scocca tra i due protagonisti, entrambe capiscono che qualcosa di bello può nascere anche se la loro vita è apparentemente distrutta.
Sullo sfondo della storia, a colorare il tutto d’assurdo, ci sono i vari pazienti, ciascuno con le proprie fobie, manie, pazzie ed ossessioni e ci sono gli homeless di Los Angeles, con le loro storie legate ad una città che non sempre è come ce la presentano nelle cartoline.
Ma forse, alla fine dei conti, sono davvero più belli i colori folli e veri di Venice Beach alla sera, quando i turisti sono andati via e si può realmente respirare l’essenza di uno dei luoghi più incredibili, pazzeschi e famosi nel mondo.
Lisa Marie, da tempo amica di Max Leonida, quando ha ricevuto la sceneggiatura ed ha saputo che sarebbe stato lui a dirigere il film, ha accettato subito la parte perché (come dice lei) “sono certa che ci divertiremo insieme sul set e potremo creare qualcosa di bello. Conosco bene Max e so quanto amore ha lui per gli attori e per la poesia che possono regalare attraverso una storia come questa”.