Il poeta Olindo Guerrini (Forlì, 4 ottobre 1845 – Bologna, 21 ottobre 1916), in arte Lorenzo Stecchetti ma che usava spesso anche altri pseudonimi, scriveva a Pellegrino Artusi (Forlinpopoli, 4 agosto 1820 – Firenze, 30 marzo 1911), il famoso autore, tra gli altri libri, de “La Scienza in cucina e l’Arte di mangiar bene”, una lettera che Artusi inseriva in una delle tante edizioni del suo libro e che così recitava:
“…Non vergogniamoci dunque di mangiare il meglio che si può e ridiamo il suo posto anche alla gastronomia. Infine anche il tiranno cervello ci guadagnerà, e questa società malata di nervi finirà per capire che, anche in arte, una discussione sul cucinare l’anguilla, vale una dissertazione sul sorriso di Beatrice.
Non si vive di solo pane, è vero; ci vuole anche il companatico; e l’arte di renderlo più economico, più sapido, più sano, lo dico e lo sostengo, è vera arte.
Riabilitiamo il senso del gusto e non vergogniamoci di soddisfarlo onestamente, ma il meglio che si può, come ella ce ne dà i precetti”.
Da lì in poi, centinaia di ricette arricchivano le quasi 580 pagine.
Ma se il libro di Artusi ha fatto scuola nell’arte culinaria, divenendo un indispensabile viatico gastronomico per chiunque si accingesse a fare della cucina, appunto, un’arte, oggi internet dà spazio e opportunità a chiunque voglia cimentarsi in questa difficile, ma piacevolissima attività, contribuendo con le proprie ricette ad arricchire le conoscenze di qualsivoglia neofita e non solo.
Tanti blog sono così sorti e a-spiranti cuochi professionisti, ma soltanto dilettanti, dispensano le proprie esperienze confrontandosi con il vastissimo pubblico di internauti.
Sono chiamati, perché di fatto lo sono, food bloggers.
La testata giornalistica palermitana di enogastronomia “Scelte di gusto.it”, in collaborazione con la “Ng Services” dello chef palermitano Natale Giunta, assiduo frequentatore della trasmissione di Rai 1, “La prova del cuoco” condotta da Antonella Clerici, e l’associazione culturale “Papille di Bacco”, col patrocinio di “Slow Food – Condotta di Palermo, del Comune di Palermo e dell’Aifb (Associazione Italiana Food Blogger), ha organizzato il primo “Master Foodie”, Cooking Show, riservato ai Food Bloggers siciliani.
Saranno nove, come le province siciliane, gli appuntamenti che selezioneranno i partecipanti al primo “Master Foodie 2014 – Sicilia” e la prima tappa, quella palermitana, si è già svolta il 14 aprile scorso e ha visto la partecipazione di sole donne food blogger.
La kermesse ha avuto luogo al ristorante “Castello a Mare” di Natale Giunta i cui cuochi hanno aiutato le concorrenti.
Tre le giurie: tecnica, critica e popolare che si sono espresse, dopo la degustazione, sulla qualità dei piatti proposti.
Lo chef Peppe Giuffrè ha presieduto la prestigiosa giuria tecnica che era composta anche da Mario Di Cristina, Gran Maestro Ristoratore e Fiduciario Amira, l’associazione Maîtres Italiani Ristoranti ed Alberghi di Palermo, Max Mangano chef, Tiziana Nicoletti food blogger, Roberto Vivaldi Bailli del Baillage Palermo de “La Chaine des Rôtisseurs” e Gigi Mangia chef conosciutissimo e apprezzatissimo appena nominato Gran Maestro Ristoratore della Chaine des Rôtisseurs.
La giuria critica, presieduta da Alessandra Verzera, direttore responsabile del giornale “Scelte di Gusto” e organizzatrice dell’evento, era composta da Gian Piero Cagni del Gambero Rosso, Rosetta Cartella in rappresentanza dell’Accademia Italiana della Cucina, Francesca Giunta giornalista, Mario Indovina fiduciario di Slow Food Palermo, Daniele Lo Porto giornalista, Fulvio Pastorella ristoratore e da chi scrive.
Molti, tra gli ospiti, i giornalisti presenti. L’addetto stampa della manifestazione, la giornalista Gilda Sciortino ha dato vita ad interessanti interviste e Francesco Vitale ha presentato la serata.
A rompere il ghiaccio con il suo antipasto, Gamberi in riduzione all’arancia con polpette di seppia in salsa di yogurt, è stata Patrizia Esposito, emozionatissima, ma che ha piacevolmente impressionato la giuria per la freschezza dei sapori.
Impeccabile – come anche per gli altri piatti – la presentazione che non è stata suggerita dai cuochi del ristorante ospite ma dalle stesse food blogger.
Paccheri ripieni di mousse ai gamberi rossi e ricotta su letto di crema di piselli, con granella di pistacchio di Bronte e pomodorino è il nome del piatto di Alessandra Inzerillo che ha stupito tutti i commensali non soltanto per il gusto eccezionale ma an-che per una presentazione davvero scenografica e di grande effetto.
Daniela Corso ha presentato un “secondo” dal suggestivo nome di Sbronza alle Eolie, ovvero Calamari ripieni alla Malvasia con la sua salsa e sesamo tostato.
Francesca Merlino ha invece scelto un nome più tradizionale per il suo piatto: Spatola croccante alla siciliana.
Il dolce, Cheese-cassata, è stato presentato da Fabiola Palazzolo e non poteva che essere una versione riveduta e corretta della più tradizionale cassata a base di sola crema di ricotta.
La serata ha avuto termine con le premiazioni: Daniela Corso si è aggiudicata il premio “Miglior Global Menù ” scelto dalla redazione della testata giornalistica organizzatrice, “sceltedigusto.it”, mentre la prima Master Foodie 2014 della Sicilia è stata eletta Alessandra Inzerillo per i suoi “paccheri” dal sapore delicatamente straordinario che non ha trovato rivali tra le altre presentazioni.
Una bella coppa di ceramica e un cesto carico di prodotti della migliore gastronomia locale sono stati i premi donati alla vincitrice.
Ma il giro continua verso le altre province della Sicilia per premiare altri food blogger, per scegliere tra i nove vincitori di ogni singola gara, il primo Master Foodie siciliano 2014. Prossima imperdibile tappa sarà Catania.
Non possiamo che lodare questa interessantissima iniziativa che vede protagonisti appassionati del gusto e valorizzatori delle tradizioni di una regione, la Sicilia, che da sempre crede nel linguaggio comunicativo del cibo, crede nell’arte della gastronomia come mezzo di comunicazione essenziale che non ammette filtri ma che vuole soltanto essere gioia del palato e dello spirito. Perché il piacere passa all’anima attraverso il corpo e, se gli ingredienti sono genuini e la creatività fedele però alle tradizioni è figlia dell’amore, soddisferà ogni palato, anche il più esigente.