All’ufficio postale un cliente si mostra preoccupato per il fatto che il Paese del destinatario è scritto in inglese. L’impiegato postale dice di non avere timore, visto che molti dipendenti delle Poste sono laureati e conoscono le lingue straniere. Succede che se a un giovane italiano laureato viene offerta l’opportunità di fare lo stagista in Inghilterra nel suo settore d’interesse e allo stesso tempo un lavoro da portalettere in Italia, il ragazzo tenda a preferire il posto fisso che non lo appaga alle Poste. Ed ecco la realtà italiana che si scontra con quella americana.
Mentre in Italia i giovani sacrificano le loro ambizioni per un posto fisso che offre una buona remunerazione pensionistica, in America i giovani corrono rischi e accettano sfide non rifiutando opportunità di lavoro che però soddisfano le loro ambizioni a costo di iniziare in un sottoscala a smistare la corrispondenza.
In Italia appena un giovane prende un posto fisso, il pensiero corre subito a quando potrà andare in pensione. In effetti, si tollera il mondo lavorativo con il solo scopo di andare in pensione con un buon compenso.
In America invece la pensione è vista come un evento senza logica e senza motivo. Appena un giovane inizia ad avere una carriera ecco che arrivano i figli, il mutuo da pagare, i genitori anziani da accudire… Non si finisce mai e per almeno 20 anni si corre come una trottola: alle riunioni con gli insegnanti, agli eventi extracurricolari, a seguire i compiti, ad assicurarsi che la sera si ceni assieme e, per il fine settimana, ci sia la visita ai genitori e/o suoceri e un po’ di “quality time” con figli e consorte. Naturalmente tutto ciò a discapito della carriera.
Passano i fatidici 20 o più anni ed ecco che, sul più bello: quando si ha il tempo, l’esperienza e la sicurezza finanziaria, arriva l’ora del pensionamento, proprio quando i figli hanno finito le scuole, il mutuo è estinto e non bisogna più correre per prendere il treno in modo da essere a casa per cenare con i ragazzi.
Quando ci si potrebbe dedicare corpo e anima alla carriera, il lavoro e la carriera vengono tolti da sotto i piedi e si resta con la prospettiva di stare tutto il giorno a casa con il consorte e la sicurezza di stare uno in mezzo ai piedi dell’altra. Quante volte abbiamo sentito lamentele del tipo: “come spero si trovi qualche hobby”, oppure “dovrei trovare il modo di tenerlo fuori di casa”?
Con la noia, l’inattività e la mancata voglia di fare qualcosa, gli acciacchi vengono accentuati e diventano prioritari: il medico e la farmacia sostituiscono il bar, lo shopping, la passeggiata. Rimane lo sport in tv ed occuparsi della casa, ma non per tutti, poi alla mancanza dei figli ci si deve rassegnare perché ora sono loro ad essere oberati dagli impegni di lavoro e famiglia.
Questo succede in minor misura negli Usa, dove la pensione (se forzata) viene vista come un’opportunità per iniziare un’altra carriera. Anche se l’ energia è ridotta per via dell’età, il tempo, l’esperienza acquisita e l’attenzione che si può dedicare ai nuovi progetti compensano ampiamente. E con la sicurezza finanziaria, ci si può permettere di essere innovativi ed accettare sfide che prima non potevano essere considerate.