Tutto il mondo conosce le emozioni regalate dalle sinfonie delle sue musiche e le immagini da esse evocate, associate a quei film (più di 60) vincitori di premi per i quali le stesse musiche sono state composte ed utilizzate come colonne sonore.
All’età di 87 anni Ennio Morricone continua a distinguersi, a stupire e a vincere. L’ultimo premio è il Golden Globe 2016 per la colonna sonora composta per il film di Quentin Tarantino, “The Hateful Height”, e probabilmente non sarà l’ultimo se si considera la sua nomination agli Oscar 2016. Nel ritirare il Golden Globe per conto di Morricone, Tarantino ha definito il maestro il suo compositore preferito considerandolo non solo un “movie composer” ma ponendolo sullo stesso piano di Mozart, Beethoven e Schubert.
La sua carriera, iniziata come arrangiatore di brani e canzoni in collaborazione con grandi musicisti (Paul Anka e Chet Baker) e sfociata come compositore di musiche per i film western all’italiana, ha permesso a Morricone di acquisire a partire dagli anni ‘50 sempre più fama mondiale, di elevare la cultura italiana a livelli unici e ineguagliabili, a rendere orgogliosa del suo lavoro l’Italia e sempre più affezionata e piena di stima quella Hollywood cinematografica con cui conserva un profondo legame.
Originario di Arpino (provincia di Frosinone) ma nato a Roma nel 1928 dove ha poi vissuto con moglie e figli nel rione di Trastevere, Ennio Morricone si diploma al conservatorio di Santa Cecilia in tromba, strumentazione per banda e composizione. Nel 1955 inizia a comporre musica per film e, al contempo, lavora come arrangiatore di musica leggera per orchestre e dischi presso la casa discografica Rca Italiana. Nel 1958 viene assunto come assistente musicale della Rai, esperienza brevissima che lo induce a dare le dimissioni il giorno stesso, deciso a coltivare e proseguire il suo lavoro di musicista/compositore in piena autonomia. Nel 1966 lavora alla canzone di successo “Se telefonando” da lui composta e arrangiata insieme agli autori del testo Ghigo De Chiara e Maurizio Costanzo e cantata dalla conduttrice e cantante italiana Mina.
Nel 1964 entra a far parte del gruppo di compositori Gruppo d’Improvvisazione Nuova Consonanza fondato da Franco Evangelisti.
L’origine della sua illustre carriera è da ricercarsi tra i banchi di scuola quando conobbe colui che sarebbe poi diventato il grande regista italiano Sergio Leone, suo compagno di classe alle scuole elementari.
Il sodalizio tra i due inizia a partire dal 1964, stesso periodo in cui Morricone inizia una collaborazione con il regista Bernardo Bertolucci. Padre dei film “spaghetti- western” degli anni ’60 in Italia e all’estero, Sergio Leone viene accompagnato nel suo successo, passo dopo passo, dall’amico Ennio Morricone autore delle musiche della cosiddetta “trilogia del dollaro” (“Per un pugno di dollari”, “Per qualche dollaro in più”, “Il buono, il brutto e il cattivo”), interpretata da Clint Eastwood, e della successiva “trilogia del tempo” (“C’era una volta il West”, “Giù la testa” e “C’era una volta in America”).
E’ proprio con la prima colonna sonora composta per il film di Leone “Per un pugno di dollari” che Morricone si guadagna il primo riconoscimento: il primo Nastro d’Argento nel 1965.
Da qui la storia del cinema, nazionale ed internazionale, è segnata dalle scene ambientate nel polveroso West dove un giovanissimo e affascinante Clint Eastwood si muove, parla e duella con il sottofondo delle famose musiche firmate Morricone.
Il secondo Nastro d’Argento arriva nel 1970 per le musiche del film “Metti, una sera a cena” e il terzo solo un anno dopo per il film “Sacco e Vanzetti”, diretto da Giuliano Montaldo e interpretato da Gian Maria Volontè e Riccardo Cucciolla.
Nel 1985 arrivano un altro Nastro d’Argento e un premio Bafta per il gangster movie “C’era una volta in America” in cui lo scorrere della vita di Robert De Niro, nei panni del criminale David “Noodles” Aaronson, nella New York dagli anni Venti agli anni Sessanta, viene incorniciata e accompagnata dalle avvolgenti musiche composte dal maestro italiano.
Nel 1988 Morricone vince un Nastro d’Argento, un Bafta e un Grammy Award per “Gli intoccabili” di Brian De Palma con Kevin Costner, Andy Garcia e Sean Connery, e il premio italiano David di Donatello per “Gli occhiali d’oro” di Montaldo.
Duraturo e proficuo anche il sodalizio con il regista italiano Giuseppe Tornatore grazie al quale si aggiudica ulteriori premi. Esprime e riflette il suo genio e la sua sensibilità musicale ed artistica la dolce melodia del film Premio Oscar “Nuovo Cinema Paradiso” (David di Donatello nel 1989 e Bafta nel 1990), la colonna sonora del film “Stanno tutti beni” (David di Donatello nel 1991), la musica parte integrante della vita del pianista Novecento (Tim Roth) del pluripremiato “La leggenda del pianista sull’Oceano” (David di Donatello e Golden Globe nel 1999). La colonna sonora di “Malèna” gli vale una nomination agli Oscar 2001; le musiche de “La sconosciuta” e del film corale di Tornatore “Baarìa” gli fanno guadagnare due David di Donatello (nel 2007 e nel 2010) mentre “La migliore offerta” gli porta nel 2013, oltre al David di Donatello, l’European Film Awards.
Nel 1994 è il primo compositore non americano a ricevere il premio alla carriera dalla Spfm– Society for Preservation of Film Music. Nel 1995 è il primo compositore a ricevere alla Mostra del cinema di Venezia il Leone d’Oro alla carriera e il premio “Rota” istituito dalle “Edizioni Cam” e da “Variety”, il più importante periodico di spettacolo americano.
Dopo le plurime nomination agli Oscar che lo vedono concorrere nel 1979 per “I giorni del cielo” di Terrence Malick, nel 1987 per “Mission” di Roland Joffé, nel 1992 per “Bugsy” di Barry Levinson e nel 2001 per “Maléna” di Tornatore, l’ambito riconoscimento arriva nel 2010 quando, commosso e accolto da una grande standing ovation, Morricone riceve il Premio Oscar alla carriera da Clint Eastwood, quello stesso protagonista dei primi western le cui musiche hanno contribuito a decretarne il successo.
Nello stesso anno è il primo italiano a ricevere il Polar Music Prize dall’Accademia Reale svedese di musica.
Vince il David di Donatello anche per le musiche dei film “Jona che visse nella balena” (1993) e “Canone inverso” (2000), riceve a Roma nel 2012 il prestigioso Premio Aquila d’Oro per la sezione “Musica”.
Il genio, l’ispirazione e la vena artistica di Morricone sembrano non estiguersi.
Le sue composizioni continuano a fondere musica e cinema in un quadro unico, perfetto e completo. La sua carriera, stimata e ricchissima di premi e meritati riconoscimenti, riflette la figura di un musicista capace di coniugare sapientemente diverse forme artistiche secondo uno stile emozionante, coinvolgente e inimitabile.
Chissà se questo talento riuscirà ad essere ulteriormente premiato agli Oscar 2016 per le emozioni che continua mirabilmente a trasmetterci.