Si chiama Premio internazionale Etica in Atto per la nuova drammaturgia, ha argomento etico ed è un concorso per autori teatrali. È dedicato al free lance Antonio Russo, tragicamente scomparso mentre raccontava la guerra, che promuove la lingua e i dialetti italiani nel mondo.
Il Premio, unico in Europa, ha visto una partecipazione di alta qualità e un ottimo successo di critica e di pubblico riunito nel Palazzo Monumentale Aurum, nella pineta dannunziana di Pescara. Ideato da Doriana Vovola, presidente dell’associazione “Le acque dell’etica”, drammaturga e cultural manager, da sempre im-pegnata attivamente nei diritti umani, animali, ambientali, il premio è stato promosso con il sostegno dell’Assessorato alla Cultura della città di Pescara e della Regione Abruzzo.
“Attraverso la drammaturgia contemporanea in lingua italiana – spiega Doriana Vovolca – anche di connazionali residenti in Europa e America, arrivano e arriveranno allo spettatore storie di criticità della civiltà umana e il futuro condiviso sarà il risultato di riflessioni e sensibilizzazione… con l’ausilio del mezzo e della poetica teatrale per coinvolgere anche i sensi”.
Con l’interesse di regalare al teatro contemporaneo temi di valore etico, il premio ha visto partecipare autori italiani e stranieri che hanno inteso riflettere sulla criticità della contemporaneità, confermandosi come catalizzatore e promotore della lingua italiana “di ritorno” grazie alla partecipazione di autori italiani emigrati all’estero e di cultori stranieri della lingua italiana.
Edizione dopo edizione, il premio si è affermato come l’appuntamento più atteso per la drammaturgia italiana contemporanea che sceglie di misurarsi con problematiche civili, morali, etiche, ambientali.
Sul podio della V edizione sono saliti due siciliani: Giacomo Guarneri, primo classificato con “Radio Belice non trasmette”, testo sulla disobbedienza civile della valle del Belice e Luana Rondinelli, seconda classificata con “Taddrarite”, opera sul silenzio familiare sulle violenze di genere. Terzo classificato “Pop Economy” di Nadia Lambiase e Alberto Pagliarino, testo educativo sulla crisi economica e finanziaria.
È stato un ex aequo invece, il premio della critica: “La Route” di Daniele Aristarco sulla Parigi sconvolta dal nazismo e “Taddrarite” di Luana Rondinelli.
Il riconoscimento “Le Acque dell’Etica” per le opere che favoriscono il dialogo tra i popoli è andato ex aequo a “Compleanno afgano” di Laura Sicignano, a “Rahmatullah Safi”, storia vera di un rifugiato minorenne e a “Il poeta di Gjakova” di Sara Culzoni, per non dimenticare le tragedie kossovare.
“Il teatro – spiega la scrittrice Dacia Maraini – è il luogo dove si discutono le grandi idee, i grandi temi dell’etica sociale e dell’etica culturale. È il luogo dove la lingua parlata e la lingua scritta si uniscono creando il linguaggio della comunicazione”.
“C’è indifferenza diffusa – precisa Emanuela Giordano, presidente di giuria della V edizione – verso la drammaturgia contemporanea italiana invece in questo premio c’è onestà e dedizione”.
Per Gabriele La Porta, membro di giuria: “Dopo più di vent’anni che evitavo di partecipare a premi mi sono ritrovato coinvolto in questo progetto che ha qualcosa di diverso, un senso, un pathos che tiene insieme tutto, un tessuto connettivo, una trama segreta che unisce un disegno complesso, e che tiene legate anche tutte le opere selezionate”.
La cerimonia di premiazione si è svolta in due serate, offrendo agli spettatori un eveno composto con preziosi intervalli di musica antica, classica e moderna.
“Sono grata al pubblico – interviene Doriana Vovola – per aver accolto e seguito con sensibilità e intelligenza per il quinto anno consecutivo un’iniziativa non facile che chiede apertura sincera all’ascolto”.
Occasione di espansione degli orizzonti culturali e grande atelier artistico per giovani artisti locali, sulla scena insieme ad artisti che arrivano da varie esperienze nazionali o internazionali, il premio ha vestito quest’anno anche i panni hollywoodiani. Merito della partecipazione della italo-americana Antonella Sigismondi. Ha avuto il patrocinio della Rai (presente con il direttore Rai Abruzzo, Mauro Trapani), della Presidenza del Consiglio Regionale d’Abruzzo (presente con Nazario Pagano) e dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Pescara (rappresentato da Giovanna Porcaro Sabatini).
Suggestivo l’ascolto delle memorie autografe di Antonio Russo recitate dagli attori del Florian Teatro Stabile di Pescara. Il tutto armonizzato con raffinate incursioni musicali, da Villa-Lobos a Bloch, da Schubert alla emergente cantautrice brasiliana Tati Valle con direzione artistica e musicale di Doriana Vovola.