Obtaining a frolla in New York City can be a challenging culinary quest. A frolla, a type of Italian shortcrust pastry, is a staple in many traditional Italian desserts. It’s the foundation for treats like crostata, tarts, and certain types of cookies. New York City is known for its vibrant and diverse food scene, however, finding authentic frolla is more difficult than one might imagine, even in neighborhoods with strong Italian roots.
While my family and I vacationed on the Amalfi Coast in Maiori, I was reminded of this Neapolitan delight. Before going to the beach to walk on the dark sand, made of gravel and pebbles, I needed to start my day with this Neapolitan dolce. For most Italians, breakfast consists of coffee (an espresso) and a sweet, and I am no exception. Italians are known to eat much less for breakfast compared to Americans.
Of course, when we think of Italy we automatically think of the food and wine, especially the pizza Margherita in the Campania region. At the same time, Italian dolce is more of a peripheral thought for visitors. For instance, the Amalfi Coast and the other parts of the Campania region are known for the baba, the delizia al limone and, of course, the sfogliatella. The standard leaf/layer sfogliatella pastry is common in New York City and other Italian neighborhoods in America.
On the other hand, the sfogliatella Napoletana frolla, is less labor-intensive, but equally delicious with creamy ricotta inside. The difficulty in finding frolla also stems from its specificity. Frolla is not just any pastry; it requires a precise balance of ingredients—flour, butter, sugar, and eggs—and a delicate touch in its preparation to achieve the right texture. It’s crumbly and firm, making it a challenging pastry to perfect.
Supposedly, the sfogliatella was created by a group of nuns in the convent of Santa Rosa in the outskirts of Naples circa the 1600s. Originally, the sfogliatella consisted of ricotta cheese, dried fruit, and liqueur, most likely limoncello. Like most things, the pastry evolved, as others decided to eliminate the dried fruit and liqueur. It can be made in two ways smooth (frolla) or curly, the latter texture resembles a stack of leaves and is sold in most Italian bakeries across America.
An interesting fact, sometimes Americans mislabel the pastry and call it a lobster tail. I have heard this once or twice in Italian bakeries, while also overhearing others get tongue-tied when pronouncing the name. Some start by saying, “May I have a soffa… and immediately stop and move on to, “I mean a sfagettell…”— Do you mean the sfogliatella?
While many bakeries might offer various Italian pastries, like shortbread or general tart bases, true frolla is a different beast, demanding both skill and tradition. From the outside, the oval-shaped pastry appears similar to a pasticciotto leccese a pastry from Puglia. The pasticciotti leccesi and the frolla have a golden crust and are served with a hint of powdered sugar. I like the frolla’s soft and creamy inside. I guarantee the first bite will win you over. Unfortunately, the frolla is unknown to most Americans, including some Italian Americans.
The lack of knowledge in this pastry impacts demand. While Italian cuisine is popular in New York City, many consumers are more familiar with items like cannoli, tiramisù, or biscotti. Frolla, being less well-known, doesn’t have the same widespread appeal, making it less likely for bakeries to include it in their offerings. Even within the Italian-American community, there has been a shift towards more contemporary or popular desserts, leading to a gradual fading of this traditional pastry.
For those seeking authentic frolla, the journey often leads them out of Manhattan’s trendy bakeries and into the lesser-known enclaves of the outer boroughs. Arthur Avenue in the Bronx remains one of the few bastions where traditional Italian baking techniques are preserved, but even there, frolla can be elusive. Some have turned to making it at home, learning the techniques passed down through generations or shared in online communities dedicated to traditional Italian cooking.
In a city where you can find almost any dish from around the world, the difficulty in finding something as specific as frolla highlights the challenges of preserving culinary traditions. I guess it’s still possible to find, or make, authentic frolla in New York City. I have yet to discover a location that makes and serves this pastry. I will continue to be on the hunt for a frolla somewhere in New York City or across America.
Trovare una frolla a New York City può diventare una sfida culinaria. Una frolla, che è un tipo di pasta per dolci italiana, è un alimento base in molti dolci tradizionali italiani. È la base per dolci come la crostata, le torte e alcuni tipi di biscotti. New York City è nota per la sua scena gastronomica vivace e diversificata, tuttavia, trovare una autentica frolla è più difficile di quanto si possa immaginare, anche nei quartieri con forti radici italiane.
Mentre la mia famiglia e io eravamo in vacanza sulla Costiera Amalfitana a Maiori, mi è tornata in mente questa delizia napoletana. Prima di andare in spiaggia a camminare sulla sabbia scura, fatta di ghiaia e ciottoli, avevo bisogno di iniziare la giornata con questo dolce napoletano. Per la maggior parte degli italiani, la colazione consiste in un caffè (un espresso) e in un dolce, e io non faccio eccezione. Gli italiani sono noti per mangiare molto meno a colazione rispetto agli americani.
Naturalmente, quando pensiamo all’Italia pensiamo automaticamente al cibo e al vino, in particolare alla pizza Margherita della regione Campania. Allo stesso tempo, il dolce italiano è un pensiero più marginale per i visitatori. Ad esempio, la Costiera Amalfitana e le altre parti della regione Campania sono note per il babà, la delizia al limone e, naturalmente, la sfogliatella. La sfogliatella standard a foglia/strato è comune a New York City e in altri quartieri italiani in America.
D’altra parte, la sfogliatella napoletana frolla, richiede meno lavoro, ma è ugualmente deliziosa con ricotta cremosa all’interno. La difficoltà nel trovare la frolla deriva anche dalla sua specificità. La frolla non è una pasta qualsiasi; richiede un equilibrio preciso di ingredienti (farina, burro, zucchero e uova) e un tocco delicato nella preparazione necessario a ottenere la giusta consistenza. È friabile e soda, il che la rende una pasta difficile da realizzare perfettamente.
Presumibilmente, la sfogliatella è stata creata da un gruppo di suore nel convento di Santa Rosa nella periferia di Napoli intorno al 1600. In origine, la sfogliatella era composta da ricotta, frutta secca e liquore, molto probabilmente limoncello. Come la maggior parte delle cose, la pasta si è evoluta, poiché altri hanno deciso di eliminare la frutta secca e il liquore. Può essere realizzata in due modi: liscia (frolla) o riccia, e quest’ultima consistenza ricorda un mucchio di foglie ed è venduta nella maggior parte delle panetterie italiane in America.
Un fatto interessante è che a volte gli americani etichettano male la pasta e la chiamano coda di aragosta. L’ho sentito una o due volte nelle panetterie italiane, mentre ho anche sentito altri rimanere senza parole quando hanno pronunciato il nome. Alcuni iniziavano dicendo “Posso avere una soffa…” e si fermano immediatamente e passavano a “Intendo uno sfagettell…” — Vuoi dire sfogliatella?
Se molte panetterie possono offrire vari dolci italiani, come la pasta frolla o basi per crostate in generale, la vera frolla è una cosa diversa, che richiede sia abilità che tradizione. Dall’esterno, la pasta di forma ovale assomiglia a un pasticciotto leccese, un dolce pugliese. I pasticciotti leccesi e la frolla hanno una crosta dorata e vengono serviti con un pizzico di zucchero a velo. Mi piace l’interno morbido e cremoso della frolla. Vi garantisco che il primo morso vi conquisterà. Sfortunatamente, la frolla è sconosciuta alla maggior parte degli americani, compresi alcuni italoamericani.
La mancanza di conoscenza di questo dolce influisce sulla domanda. Se la cucina italiana è popolare a New York City, molti consumatori hanno più familiarità con prodotti come cannoli, tiramisù o biscotti. La frolla, essendo meno conosciuta, non ha lo stesso fascino diffuso, rendendo meno probabile che le panetterie la includano nella propria offerta. Anche all’interno della comunità italoamericana, c’è stato uno spostamento verso dessert più contemporanei o popolari, portando a un graduale declino di questo dolce tradizionale.
Per coloro che cercano la frolla autentica, il viaggio li porta spesso lontano dalle panetterie alla moda di Manhattan e nelle enclave meno conosciute dei quartieri periferici. Arthur Avenue nel Bronx rimane uno dei pochi bastioni in cui vengono preservate le tecniche tradizionali di panificazione italiana, ma anche lì la frolla può essere difficile da trovare. Alcuni si sono dati alla preparazione in casa, imparando le tecniche tramandate di generazione in generazione o condivise in comunità online dedicate alla cucina tradizionale italiana.
In una città in cui puoi trovare quasi tutti i piatti del mondo, la difficoltà nel trovare qualcosa di così specifico come la frolla evidenzia le sfide della conservazione delle tradizioni culinarie. Immagino che sia ancora possibile trovare o preparare la frolla autentica a New York City. Devo ancora scoprire però un posto che prepara e serve questo dolce. Ma continuerò a cercare una frolla da qualche parte a New York City o in America.
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