Nella splendida cornice barocca di Modica, in provincia di Ragusa, si è svolta la 6° edizione del Festival di Cinema e Poesia “Versi di luce” organizzata dal Club Amici di Salvatore Quasi-modo in collaborazione con Officina Kreativa, il CineClub-262, il club Unesco di Modica e la Fondazione Teatro Garibaldi.
 
Per il quarto anno consecutivo il festival è stato inserito tra le iniziative culturali direttamente promosse e patrocinate dalla Cni per l’Unesco, in occasione della giornata mondiale della poesia.
Il Festival nel corso degli anni è diventato meta di cinefili, poeti e studenti, che partecipano attivamente agli incontri e alle proiezioni del concorso internazionale di cortometraggi, suddiviso in tre diverse sezioni: poesia, fiction e videoclip.
 
“Anna bello sguardo” di Vito Palmieri ha vinto il premio speciale dedicato ai giovani, grazie al coinvolgimento degli alunni della scuola secondaria Testoni Fioravanti di Bologna. Il film racconta di Alessio, un ragazzino adolescente con la passione del basket, che non riesce a giocare con i suoi coetanei perché ritenuto basso di statura.
 

Un giorno, mentre si trova nel ristorante della nonna, scorge appesa alla pa-rete la fotografia del cantante Lucio Dalla (morto da appena un mese), ritratto con Augusto Binelli il pivot della Virtus Bologna. Si tratta di una fotografia molto conosciuta sia dai fan di Dalla sia dagli sportivi, ma non dagli adolescenti dei giorni nostri. Nonostante la differenza di statura dei due personaggi, il ragazzino li crede entrambi giocatori di basket. Sarà la nonna a rivelargli che Lucio non è un giocatore di basket, ma un cantante.
Alessio inizierà a comprendere che la statura non è così importante per realizzarsi nella vita, riuscendo anche a conquistare la simpatia di Anna, la compagna di scuola preferita. 
 
“I tweet” di Mario Parruccini è stato realizzato a New York, città in cui il regista ha vissuto dal 2008 e dove ha approfondito le tecniche di regia e di produzione cinematografica. Il film narra le vicende di Claire, una giovane ragazza che rivive ogni giorno un quotidiano ripetitivo, riascoltando sempre gli stessi messaggi in segreteria, inseguendo una madre totalmente assente. Tutto questo si ripete sino a quando incontra Frank, un barbone con cui inizia a scambiare messaggi a distanza, tramite dei cartelli.
 
La conversazione tra i due diventa un confronto, un momento in cui Claire riesce a capire come risolvere i propri dubbi. Tra il volere un contatto e l’ottenerlo s’interpone la determinazione e il mezzo. Quella stessa sera la mamma di Claire è accolta da messaggi sparsi per la casa, rendendosi conto che la figlia ha bisogno di lei e della sua presenza. Finalmente la ragazza riesce a sorridere e a vivere la sua giornata diversa. 
Il film è stato presentato in concorso anche all’International Film Festival of Cinematic Art di Los Angeles.
 
“Carlo e Clara” di Giulio Mastromauro ha vinto il premio per la migliore regia nella sezione fiction. La trama è basata su di una coppia di anziani prossima a reincarnarsi, un viaggio tra la morte e una nuova vita. Il film si sviluppa tra la tenerezza dei personaggi e l’eleganza del bianco e nero, che li accompagna al loro destino. A un certo punto l’ambientazione scenica lascia il po-sto all’animazione che, tramite le parole di Clara, porta lo spettatore a riflettere sul significato della vita. Ottima la prova degli attori Franco Giacobini e Angela Goodwin.
 
Il corto “Nella tasca del cappotto” di Marco di Gerlando, ha vinto il premio per il migliore attore (Edward Dring). Si tratta di un film sul tema della violenza in famiglia. Il protagonista è Luca, un bambino solitario, figlio unico, che vive in una grande casa con i suoi genitori, in un’atmosfera apparentemente normale. Il suo mondo è popolato dalle marionette del Re Beniamino, lo scudiero Spartaco e la principessa, che il bambino custodisce nella tasca del cappotto, protetta dalle insidie del mostro. Nella realtà il mostro è il padre, che si aggira per casa pronto ad aggredire la sua mamma, vittima di violenze domestiche. 
 
Pathos, poesia, emozione, frustrazione e rabbia, si mescolano e si esaltano grazie a una sapiente regia e alla coinvolgente colonna sonora di Simone Cilio.
La sezione video poesia è stata vinta da “La mer est plein de corps” di Sebastiano Adernò, illustrato con i disegni di Rosa Cerruto e Nadia Formentini. L’opera utilizza elementi tipici della video arte e dell’animazione. 
 
“Wish” di Luca Bozzato e Rebecca Basso, ha vinto il premio come migliore videoclip, mentre nella fiction si sono imposti “Paper memories” di Theo Putzu, che potremo definire un foto-metraggio sulla memoria e l’incedere del tempo ed “Epantalhos” del regista brasiliano Marcelo Domingues.
 
A conclusione della manifestazione, durante la terza e ultima serata, sono stati premiati il jazzista Giacomo Caruso e il regista e attore Gianni Garofalo, per il video dedicato ad Alda Merini intitolato: “Il destino di vivere”.

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