Alla soglia dei 50 anni di carriera, l’entusiasmo non ha abbandonato Valerio Liboni, tra i nomi storici della scena musicale italiana, il cui ultimo lavoro è “Faccio un salto all’Habana”. 
 
Nel 1971, dopo avere debuttato con I Ragazzi del Sole, Valerio Liboni contribuì alla formazione del gruppo La Strana Società, noto per il grande successo di “Pop corn” e la partecipazione al Festival di Sanremo 1976 con “Andiamo via”. L’anno successivo Liboni entrò a fare parte dei Nuovi Angeli e intraprese l’attività di autore, componendo con Cristina Gazzera la canzone “Ciao nonnino”, interpretata da Erminio Macario. Altre sue hit furono: “E muoviti un po’” per Fiorella Mannoia e “Che fico” affidata a Pippo Franco (sigla di Sanremo 1982).
 
Il 1980 lo vide debuttare come cantautore con il singolo “Marmellata Jane”. Due anni dopo realizzò il primo album: “Magari poi”. Nel 1989 partecipò, insieme ai Nuovi Angeli, alla trasmissione televisiva “Una rotonda sul mare”, condotta da Red Ronnie.
 
In occasione dei suoi primi 40 anni di carriera, Liboni ha pubblicato “Cash!”, un libro in cui racconta storie e curiosità dell’Italia della canzone, scritto in collaborazione con il giornalista Maurizio Scandurra. 
 
Era il 1972 e l’Italia fu colpita dal tormentone di “Pop Corn” de La strana società.
Il brano era una cover di un vecchio pezzo degli anni ‘30 di George Kinsley. La Strana Società, il gruppo da me fondato nel ’71, era un gruppo rock ma i nostri due produttori di allora ci convinsero a usare per primi i sintetizzatori monofonici o moog se preferite. Il brano fu inciso alla fine di maggio del 1972 alla Fonit Cetra di Milano con un Vcs3 a oscillatori che era posteggiato negli studi, di proprietà di Keith Emerson. Uscì nel settembre dello stesso anno e rimase per 16 settimane in Hit Parade, vendendo, anche nelle altre versioni, ben 12 milioni di 45 giri e tutto questo cambiò la mia vita.
 
Nel 1976 ha partecipato al suo primo Sanremo con “Andiamo via”, con La strana società, poi seguirono altri Festival.
Il gruppo si classificò secondo nella squadra capitanata da Orietta Berti e fu l’ultimo anno con la sola finale televisiva. Tra gli ospiti mi piace ricordare Erminio Macario, grande comico torinese, che in seguito ho avuto l’onore di produrre e di portare in Hit Parade con la canzone “Ciao nonnino”. Nel 1977, con “Tesoro mio”, non andammo neppure in finale. Nel 1981 feci “Che fico” per Pippo Franco. Qualche anno dopo mi presentai da solo ma non arrivai alle selezioni e nel 1989 partecipai con I Nuovi Angeli ma fu preferita la Steve Rogers Band. Una curiosità: il pezzo con cui dovevamo partecipare nel ‘76 era “Bella da morire” ma la Durium preferì il brano scritto da un Malgioglio alle prime armi.
 
Il 1977 è stato l’anno in cui è entrato a fare parte dei Nuovi Angeli, un gruppo storico.
Paki Canzi mi contattò per fare una serie di serate al sud, essendo loro rimasti senza batterista. Tra alti e bassi ci sono rimasto fino al ‘92. Da due anni il gruppo è ritornato insieme, abbiamo realizzato due cd con i vecchi successi e alcuni brani inediti. 
 
Nel 1980 inizia la sua carriera solista ed è anche il produttore dei Camaleonti, di Little Tony, Wilma Goich e Jo Chiarello.
Ho sempre desiderato esprimermi da solista, la mia passione sono i testi e raramente la musica e la composizione. Ho prodotto diversi artisti degli anni ‘60 e ‘70, tra i quali mi piace ricordare Little Tony. In 10 anni di lavoro, con il mio staff, ho realizzato 110 album di riproposizione degli artisti di quel periodo, per conto di diverse case discografiche e distribuzioni Italiane.
 
Adesso lavoro prevalentemente con Radio Birikina, negli ultimi mesi ho realizzato progetti per Wilma Goich, Dino, Strana Società 1972, Delirium Project, Nuovi Angeli, Little Tony Family e Lady Tabata.
Come solista ho realizzato 7 Cd e altrettanti 45 giri, vincendo con “Anna ti prego” (1984), Premiatissima e il Festival di Seoul in Corea. Il mio primo 45 giri, “Marmellata Jane”, era una delle sigle di Alto gradimento, la fortunata trasmissione radiofonica di Renzo Arbore e Gianni Boncompagni.
 
E’ autore, fra i tanti successi prodotti, di “E muoviti un po’” per Fiorella Mannoia.
Il brano in realtà era stato scritto per Loredana Bertè che lo rifiutò e lo prese Fiorella. Non ho scritto solo per la Mannoia ma anche per Mia Martini, Mina, Mal, e molti altri… talmente tanti che a volte sono loro che me lo ricordano, si tratta di più di mille brani, tra musiche da film, pubblicità e sonorizzazioni varie.
 
Nel 2009 ha pubblicato “Crash!”, con storie e curiosità dell’Italia della canzone in cui ha raccontano i suoi primi 40 anni nel mondo della musica leggera italiana.
È stato un discreto successo con importanti prefazioni, tra cui quella di Gigi Vesigna storico direttore di Sorrisi e Canzoni. Il libro ripercorre la mia vita musicale e privata, dal 1968 (Ragazzi del Sole) fino al 2009, anno del mio matrimonio e dello “sbarco” all’Havana. La capitale cubana è una città che adoro, dove ho conosciuto mia moglie e dove desidero trasferirmi alla fine della carriera. 
 
Ora sono in uscita ben due libri, il primo è un romanzo che si intitola come il mio ultimo album, l’altro, “Io questa maglia sognavo da bambino”, è un omaggio alla squadra del cuore, il Torino. Ho scritto l’inno ufficiale della squadra piemontese: “Ancora Toro”, che su Internet ha raggiunto 1 milione di visualizzazioni, tanto da considerarlo il mio maggior successo come interprete e autore.
 
Quest’anno con I Nuovi Angeli festeggiate i 50 anni di carriera.
Stiamo preparando un album di brani nuovi con tutti gli autori che hanno fatto la storia di questo storico gruppo. Da Roberto Vecchioni a Minellono, da Pareti a Limiti, da Pieretti a Guglielminetti, dal sottoscritto a Bonino, da Canzi a Salerno. 
 
“Faccio un salto all’Habana” è il suo nuovo album, con due nuovi singoli e alcuni brani incisi negli ultimi anni.
Il progetto nasce con Radio Birikina, si tratta di una compilation con due inediti e una serie di brani pubblicati nel corso della mia carriera.
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