Si è conclusa la seconda tranche di lavori di manutenzione del relitto del Dc9 Itavia di Ustica, ospitato nel Museo per la Memoria della strage a Bologna, che ha riguardato lavori di manutenzione e ripulitura del relitto progettati e realizzati dagli studenti e dai professori del Corso di Restauro dell’Accademia di Belle Arti di Bologna.
L’intervento, che come lo scorso anno è stato portato avanti a museo aperto al pubblico, consentendo ai visitatori di assistere alle delicate operazioni compiute dagli studenti sotto la supervisione dei docenti Lucia Vanghi, Andrea Vigna e Carlotta Letizia Zanasi del Corso di Restauro coordinato dal professor Alfonso Panzetta, è la seconda fase di un progetto articolato in più momenti, che si è realizzato tramite l’apertura di cantieri-scuola per un arco di tempo di durata biennale.
Alla parte informativa e di documentazione è seguita quella operativa, che ha visto realizzare: l’esame diretto dei materiali secondo tipologia e stato di degrado; la documentazione fotografica e mappatura delle criticità; l’individuazione delle problematiche e la valutazione del lavoro da svolgere; la messa a punto della metodologia specifica di intervento con relativa suddivisione in lotti; la rimozione di depositi polverosi e prodotti di degrado incoerenti; la messa in sicurezza di elementi di documentazione deperibili (etichette e cartelli cartacei).
Il progetto fa riferimento a una convenzione quadro sottoscritta nel 2016 e rinnovata nel 2019 dall’Istituzione Bologna Musei con l’Accademia di Belle Arti di Bologna per offrire agli studenti la possibilità di cimentarsi con la complessità delle dinamiche museali, attraverso un confronto guidato e concreto con il patrimonio che in tale contesto si espone e con le peculiari modalità con cui lo si valorizza, lo si conserva e lo si trasmette. Un’occasione, per gli allievi dell’Accademia, di relazionarsi con approcci professionali e finalità differenti, partecipando a un’esperienza qualificante e formativa. Per i musei un momento per condividere competenze e realizzare azioni che valorizzano il patrimonio in collaborazione e in dialogo con il mondo accademico.
Nel corso del 2019, inoltre, durante i mesi precedenti al XXXIX anniversario della Strage di Ustica, si sono conclusi i lavori di riorganizzazione e rinnovamento della sala video del Museo per la Memoria di Ustica. Dopo l’installazione di nuovi arredi e di un pannello che ripercorre cronologicamente la vicenda della strage e dei successivi sviluppi indagativi e giudiziari, già visibili nel 2018, è stata attivata la possibilità di visionare, tramite touch-screen, filmati, testimonianze riportate da agenzie giornalistiche e telegiornali, documentazioni audio-video.
L’intervento, promosso dall’Istituzione “Bologna Musei. Area Arte Moderna e Contemporanea” cui il museo afferisce, in accordo con l’Associazione Parenti delle Vittime della Strage di Ustica, si è realizzato grazie al contributo della Regione Emilia-Romagna ed è mirato a rendere più efficace la capacità comunicativa dello spazio museale, migliorandone l’accessibilità e l’esperienza di fruizione da parte di fasce eterogenee di pubblico. Va in questa direzione anche la sottotitolazione di alcuni video già esistenti, in collaborazione con l’Associazione FIADDA Famiglie Italiane Associate per la Difesa dei Diritti degli Audiolesi / Sez. AGFA – Associazione Genitori con Figli Audiolesi, che saranno resi prossimamente disponibili al museo nell’ambito del progetto Accessibilità e informazioni turistiche promosso dal Dipartimento Cultura e Promozione della Città del Comune di Bologna.