Finirà che gli ottantotto anni del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, costituiranno un’ eccezione. Come pure i settantasette, già compiuti, del leader di Forza Italia, Berlusconi, che pure, in virtù della decadenza sancita dal Senato, non potrebbe più varcare la soglia di Palazzo Madama.
Dovunque ti giri scorgi ormai politici di grido che non hanno ancora festeggiato il mezzo secolo. Ricambio generazionale? Può essere, finalmente, aggiungiamo noi. Una scelta fatta in coerenza con quanto vagheggiano milioni di cittadini? Altrettanto vero.
È un fenomeno, allora, da approfondire, soprattutto in questi giorni, a poche ore dalla fine di un anno solare italiano enormemente travagliato, sotto il profilo politico e, soprattutto, economico. C’è un Presidente del Consiglio in carica, Enrico Letta, appena quarantasettenne. C’è il nuovo segretario del Partito Democratico, Renzi, che di anni ne ha appena trentotto, a fronte, peraltro, di cariche politiche – da ex-Presidente della Provincia e da attuale sindaco di Firenze – rivestite da quasi tre lustri.
C’è il nuovo leader della Lega, Salvini – colui che ha scalzato Umberto Bossi e che sogna il rilancio del movimento – che ha appena valicato la soglia dei quarant’ anni. E c’è pure la nuova candidata – Premier di Fratelli d’Italia – partito che sembra, per la provenienza degli iscritti, una costola della vecchia Alleanza Nazionale – Giorgia Meloni, ex-Vice Presidente della Camera, che sogna, dall’alto dei suoi trentasei anni (beata lei…), ruoli istituzionali di grande prestigio.
Aggiungeteci Angelino Alfano, l’ex-delfino di Silvio Berlusconi, il leader inizialmente designato dal vecchio caimano dell’ex Popolo della Libertà che ha poi deciso di correre da solo, stanco delle lotte intestine in seno al vecchio movimento, demiurgo della nuova formazione chiamata Nuovo Centro Destra. Alfano ha appena quarantatre anni, pur essendo – da vice-Premier e Ministro degli Interni – un politico ormai navigato.
È il momento della svolta, auspicabile – se volete – perché gli italiani erano oggettivamente stanchi di confrontarsi con leader imbolsiti, in trincea da vent’anni e passa. Regge Beppe Grillo, sessantacinque anni, che è eminenza grigia del Movimento Cinque Stelle senza essere deputato eletto in Parlamento. A metà strada c’è il Governatore della Puglia, Vendola, nonché leader di Sel, 55enne. È diventato un deputato del gruppo misto – dopo aver sbattuto la porta a Casini e a Scelta Civica – l’ex-Presidente del Consiglio, Monti.
Parlamento ringiovanito, grazie ai nuovi innesti del Movimento Cinque Stelle e del Partito Democratico. Della svolta epocale – e della richiesta di svecchiamento della classe politica – deve essersene accorto pure Berlusconi che, nel fortino di Arcore, sottopone a test personalizzati laureati, uomini e donne, che sognano di diventare i prossimi onorevoli di Forza Italia.
Addio al Parlamento sclerotizzato. La nuova politica verrà orientata, in entrambi i poli, da Under 50 orgogliosi e decisi.