Torna la grande arte in Valdarno fino al 19 gennaio 2014:  il Palazzo Pretorio di Figline Valdarno, in provincia di Firenze, ospita “Arte a Figline. Da Paolo Uccello a Vasari”. 
 
La mostra è promossa nell’ambito de La Città degli Uffizi ideata dal direttore della Galleria, Antonio Natali, e giunge a Figline per la terza volta dopo due fortunatissime rassegne dedicate alle opere del “Cigoli” (2008, circa 4000 presenze) e “Dal Maestro della Maddalena a Masaccio” (2010, oltre 6500 visitatori).
 
Curata da Nicoletta Pons, presenta 25 opere di pittura e scultura fra Quattro e Cinquecento, con l’aggiunta di una miniatura del museo della Collegiata proveniente dalla Confraternita locale di San Lorenzo. Il percorso espositivo sottolinea l’esistenza sul territorio di interessanti pale d’altare che rivelano non solo una qualità degna di chiese cittadine, ma anche la presenza di committenze importanti e significative. Di grande interesse il ritorno in Valdarno di un’opera di Paolo Uccello dal Museo fiorentino di San Marco, mentre in rapporto con i due Angeli figlinesi attribuiti a Bartolomeo di Giovanni, arriveranno dalla Galleria degli Uffizi due scomparti di predella con Storie di San Benedetto.
 
In mostra anche l’Ultima cena di Vasari, ora presso Villa San Cerbone, proveniente dalla collezione Serristori formatasi nello Spedale figlinese a partire dal 1689: collezione dalla quale provengono le quattro Allegorie vasariane che per la prima volta fanno ritorno a Figline grazie al prestito dell’Ente Cassa di Ris-parmio di Firenze. 
 
Tavole di Ridolfo del Ghirlandaio, Mariotto Albertinelli e Gerolamo Macchietti documentano infine l’arte del Cinquecento sul territorio figlinese e limitrofo.
 
 “E Figline fa tre. Mentre tutte le amministrazioni gemono sotto le sferzate della crisi economica e giustamente lamentano la pochezza dei finanziamenti da destinare all’educazione dei cittadini, Figline – ha detto Antonio Natali, direttore della Galleria degli Uffizi – organizza la sua terza esposizione della collana ‘La città degli Uffizi’. Comune coraggioso, ci si potrebbe limi-tare a dire. Certamente, ma anche intelligente e lungimirante. Comune che dovrebbe essere di modello a tanti altri, per la sua fiducia che il denaro investito nella crescita culturale delle terre, alla lunga, frutti l’evangelico cento per uno”.
 
“Sono pienamente d’accordo – ha dichiarato Giampiero Maracchi, presidente dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze – con Cristina Acidini sul fatto che il progetto ‘La Città degli Uffizi’, curato da Antonio Natali, abbia rappresentato un’ottima opportunità per dare respiro e visibilità ai ‘depositi’ che in realtà costituiscono una risorsa cui attingere nella costante e doverosa esigenza di rendere disponibile al pubblico lo straordinario patrimonio culturale del Paese. Sono lieto che alla mostra siano presenti opere delle raccolte d’arte dell’Ente Cassa, in una fattiva collaborazione tra pubblico e privato che è auspicabile benvenuta”.

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