C’era una volta Alex, cresciuto in un paesino in mezzo ai campi di grano, dove il “pane quotidiano” è il valore della tradizione, della natura e della sostenibilità. Alex, che in greco significa colui che protegge e difende, diventa grande e scopre la sua missione di agricoltore: coltivare grano di altissima qualità e produrre buon miele per il mercato locale. Ama la sua vita, la gente del paesino che aiuta in ogni occasione ma gli manca qualcosa, anche se non riesce a capire esattamente cosa.
Fino a quando non incontra Sylvia.
C’era una volta Sylvia, nata e cresciuta in una frenetica metropoli anche se il suo nome di origine latina dice che ama la natura. Sin da piccola il suo “pane quotidiano” sono i libri, la scienza, il mondo logico e razionale. Con il tempo la passione la trasforma in una brillante ricercatrice che si occupa di sostenibilità ambientale e di un programma di assistenza alimentare per i Paesi economicamente meno avanzati. Il cagnolino che le tiene compagnia è Alfred, nome di battesimo di Nobel.
Poi un giorno incontra Alex, che appena la vede capisce cosa manca nella sua vita. Alex la aiuta nonostante la ritrosia, le insegna a mettere da parte la scienza e a scoprire i sentimenti, a mettere, come fa con il miele nell’impasto, la dolcezza e il cuore nella preparazione del pane da vendere in paese, visto che durante le vacanze la nonna l’ha lasciata a gestire il panificio.
A questo punto della storia fiorisce il loro amore ma come una “spiga di grano dorata” contiene semi preziosi, così loro due iniziano a seminare il meglio delle loro culture: sostenibilità alimentare e agricola, fonti energetiche rinnovabili, produzioni sane e di qualità perchè tutti, come in una favola che può essere realtà, possano vivere “felici e contenti”.
È l’Europa come non l’avete mai vista, mai immaginata, mai pensato di trovare a Expo Milano 2015. Finalmente lontana dall’idea che un po’ tutti hanno dell’Unione Europea fatta di palazzi austeri che “sfornano” leggi, regolamenti e normative lontano dalla vita normale e quotidiana della gente comune, l’Europa si presenta al mondo attraverso un cortometraggio d’animazione multisensoriale.
Un cartoon che non solo cerca di rendere compresibile anche ai bambini un dibattito approfondito sui temi legati all’alimentazione e alla sostenibilità ambientale, ma vuole emozionare, far sentire ciascuno partecipe della storia europea. Con “The Golden Ear-La spiga d’oro” si vuole seminare una consapevolezza comune.
“Coltivare insieme il futuro dell’Europa per un mondo migliore” è il tema scelto dall’Unione Europea per il suo spazio espositivo a Expo, non a caso posto di fronte al Padiglione Italia e a pochi metri dall’Albero della vita. Una collocazione voluta dalle istituzioni italiane ed europee proprio per sottolineare lo stretto legame fra l’Europa, l’Italia e gli altri Stati membri. Perchè, anche se ancora la si sente lontana, è parte dell’identità dei suoi 27 Paesi componenti. L’Italia, dovremmo tutti ripensarla così, è un pezzo di Europa.
Il grano e il pane sono stati scelti come filo conduttore della narrazione nello spazio espositivo milanese perchè in tutta Europa, da sempre, il pane è un alimento imprescindibile dell’alimentazione quotidiana, un pezzo importante della storia in comune. Cambia nome e ricetta come cambiano le lingue e le identità nazionali ma che sia una pagnotta italiana, una baguette francese o una pogacsa ungherese, è pur sempre pane.
Con “The Golden Ear-La spiga d’oro”, l’Unione Europea affronta a Expo il dibattito sulla nutrizione globale per contribuire alla soluzione del problema planetario della scarsità di cibo e dello sviluppo sostenibile, per promuovere i prodotti e le imprese agro-alimentari europee, che costituiscono il primo settore industriale europeo.
L’Italo-Americano ha intervistato Matteo Pederzoli, curatore dell’esperienza visiva del Padiglione europeo a Expo Milano 2015 e produttore esecutivo di The Golden Ear.
L’Unione Europea racconta una favola che mescola la realtà dei nostri giorni con le aspirazioni comunitarie.
Sì, vi raccontiamo una favola farcita con messaggi profondi come l’importanza della solidarietà: il pane può essere il simbolo della condivisione. L’idea è che noi vi portiamo prima dalla realtà nella favola e poi cerchiamo di riportarvi dalla favola verso una “realtà” aumentata. Utilizziamo lo strumento narrativo della favola e abbiamo creato i personaggi di questo cartone animato perché nel momento in cui riuscite a identificarvi con qualcosa della storia poi sarà più facile capire quelli che sono gli altri messaggi che l’Unione Europea vorrebbe trasmettere, anzi condividere.
Pane e frumento: qual è la storia di Alex e Sylvia?
Alex è un agricoltore, rappresenta la tradizione ma è anche aperto all’innovazione. Sylvia è una scienziata che sta lì a rappresentare la tecnologia, ma anche l’innovazione. L’idea è che il connubio fra Alex e Sylvia rappresenta quelle che sono le sfide per l’Europa a metà tra tradizione e innovazione, tra tecnologia e agricoltura. Alex e Sylvia sono due facce diverse dell’Europa che devono lavorare insieme per andare verso un futuro di sostenibilità.
Un cartone animato per rappresentare l’Europa e insieme l’Italia, che è dentro l’Unione Europea. Quando un italoamericano torna a casa, in realtà non torna solo in Italia, ma anche in Europa.
Sono molto contento che lei affronti la questione da questo punto di vista, perché anch’io ho vissuto 11 anni negli Stati Uniti, formandomi là. Sono tornato dieci anni fa in Europa perché quando sei negli Stati Uniti non vedi Italia, Belgio o Svezia, vedi l’Europa. È solo quando torni in Europa che riconosci di nuovo i confini nazionali tra i diversi Stati, e se torni in Italia riconosci di nuovo i confini regionali e anche quelli provinciali.
In ogni caso credo che europei e americani possano amare questo padiglione per via del suo approccio narrativo, che passa attraverso il racconto di una storia dal punto di vista del cittadino. E la centralità del cittadino è un concetto che si è sviluppato proprio negli Stati Uniti, come l’idea che tutto ciò che facciamo debba partire dal basso.
Nella produzione del cartoon c’è anche un pizzico di America?
La produzione è europea, Alex e Sylvia assomigliano a cittadini europei perché sono stati disegnati da artisti europei. Una parte della produzione è sì stata realizzata in California, ma sempre da maestranze europee. Il film è stato realizzato in stile Disney Pixar perché volevamo un prodotto di qualità altissima, ma è un prodotto europeo al 100%.