La Serie A riparte e la squadra da battere resta la Juventus, chiamata sì a una difficile conferma (dopo tre Scudetti di fila), ma anche rimasta al completo, dopo i ‘rischi’ del calciomercato.
Il nuovo Campionato, pur confermando il trend di un impoverimento tecnico generalizzato (non ci sono stati acquisti di rilievo assoluto: il mercato estivo non sembra essere stato risolutivo), si preannuncia molto interessante in virtù di un evidente livellamento tra le contendenti. Ecco quali sono gli equilibri di forza del torneo alle porte. Partiamo dalle favorite per il titolo e per l’ingresso nelle coppe.
PRIMA FILA. JUVENTUS – I bianconeri sono forzatamente la squadra da battere: non potrebbe essere altrimenti, visti i tre scudetti consecutivi. L’appagamento e, soprattutto, l’addio di Conte sono le principali incognite per una squadra che comunque, non avendo ceduto nessuna delle proprie stelle, resta fortissima. Allegri è chiamato alla sfida più complicata, ma al contempo affascinante, della sua carriera.
ROMA – I giallorossi partono con aspettative enormi. L’arrivo di Iturbe e un mercato piuttosto ricco (nonostante l’addio di Benatia), fanno sperare in un miglioramento dell’ottima scorsa annata. Incognita principale è proprio il carico di ‘responsabilità’ che grava sulle spalle della squadra. Il centrocampo, Totti e Gervinho sono le certezze da cui ripartire.
SECONDA FILA. FIORENTINA – Alla fine, Cuadrado è rimasto e questo può essere considerato il miglior acquisto dei Viola. Con Gomez in salute e affamato di rivincite, un Rossi che potrà essere gestito con parsimonia e aggiunte di qualità (Marin, Babacar, Bernardeschi su tutti), la Fiorentina è chiamata a pensare in grande per davvero.
NAPOLI – Un mercato gestito con poco entusiasmo dalla proprietà e la scottatura dell’eliminazione nel preliminare di Champions hanno rotto l’armonia tra tifosi e società. Benitez sembra confuso, la squadra pare aver perso molte delle certezze affannosamente acquisite nello scorso anno. Insigne è in polemica con la piazza, Hamsik pare aver perduto l’estro degli anni migliori, Mertens fatica a convincere l’allenatore e la difesa sembra fragile. Stagione a rischio.
TERZA FILA. INTER – Mazzarri non ha più alibi. Dopo aver chiuso con molte difficoltà la passata stagione, si è riscattato in estate, con un bel pre-campionato, innesti di qualità e promesse di un gioco maggiormente propositivo. Saprà confermare il trend positivo anche quando inizieranno le partite ‘vere’? Da verificare la tenuta ‘mentale’ di atleti bizzosi come Icardi e Osvaldo.
MILAN – Inzaghi porta entusiasmo e dedizione al lavoro, ma la squadra appare ancora tutt’altro che competitiva: i soldi non ci sono e, nonostante la cessione di giocatori con l’ingaggio pesante o in grado di portare denaro fresco, non ci sono stati investimenti di rilievo in entrata. L’addio di Balotelli risponde alla visione del calcio di Inzaghi, ma basterà Fernando Torres (un giocatore da rigenerare) a dare spessore ai rossoneri? Stagione della verità per Honda e soprattutto El Shaarawy.
LAZIO – Pioli è alla guida di un gruppo ricco di qualità, ma le incognite sono numerose: Klose avrà ancora voglia di vincere (a 36 anni e dopo la ‘scorpacciata’ mondiale)? La tifoseria interromperà la propria crociata anti-Lotito? Chi è il portiere titolare? La difesa, persi i propri senatori, saprà dare affidabilità?