Quella dei rossoneri è senza dubbio una stagione molto difficile. Fuori dalla Coppa Italia, con un enorme ritardo in Campionato, il Milan ha anche vissuto l’esonero di Massimiliano Allegri. L’allenatore toscano aveva già dichiarato che l’anno prossimo non sarebbe più stato sulla panchina dei rossoneri ed è stato sostituito da Clarence Seedorf che, in molti, avevano indicato come suo successore designato. 
 
L’olandese ci ha messo davvero poco a rivitalizzare un ambiente depresso se non allo sbando. I risultati parlano chiaro: aldilà dell’eliminazione in Coppa Italia, sono arrivate 4 vittorie in 6 partite di Campionato (la più recente il 2-0 a Genova, contro la Sampdoria) ma, soprattutto, nuove convinzioni in termini di gioco. Seedorf, sfruttando anche i nuovi innesti, sta operando una vera e propria rivoluzione sia nell’atteggiamento, sia nella mentalità. 
 

MODULO NUOVO – Dopo anni di 4-3-1-2 o 4-3-2-1, Seedorf sta puntando forte sul 4-2-3-1, un modulo che consente di dare maggior peso alla manovra offensiva, occupando comunque gli spazi difensivi con efficacia. Interessante la volontà di pressare l’avversario molto alta e l’introduzione, in alcune circostanze (come nell’andata degli ottavi di Champions), di un ‘trequartista equilibratore’ come Poli (sulla trequarti quando il Milan attacca è pronto a scalare in mediana non appena la palla viene persa).
 
MENTALITÀ NUOVA – Seedorf è stato un grande calciatore e sa come si vive in una squadra. Con ogni giocatore utilizza un approccio diverso, cercando di ottenere il massimo da ogni personalità. Parla tanto, con tutti, cercando di spiegare al meglio quello che chiede ad ogni atleta. Emblematici sono i ‘timeout’ che si prende non appena il gioco si ferma, in cui raduna attorno a sé i suoi uomini per chiarire come applicarsi sul campo.
 
UOMINI NUOVI – Seedorf sta valorizzando gli uomini arrivati dal mercato di gennaio. Taarabt è una scommessa vinta: è un giocatore con forza e tecnica, sempre in grado di saltare l’uomo e questo, in Serie A, oggi, fa davvero la differenza. Rami è il difensore potente, attento e soprattutto tranquillo che i rossoneri cercavano disperatamente. Essien è un centrocampista molto esperto e polivalente. Honda ha tanta qualità, ma ancora non il passo giusto. Non finisce qui: l’olandese ha recuperato Saponara, Silvestre, Emanuelson e Zaccardo e ha accantonato l’imbolsito Mexes. Segno inequivocabile che con lui gioca chi merita, non chi ha un nome pesante. 
 
FUTURO LUMINOSO – Certo, i problemi del Milan non sono scomparsi: l’organico non è completo, l’equilibrio è ancora precario, la condizione fisica sembra decisamente lacunosa e mancano le vittorie nei big-match. Però la visione di Seedorf è chiara e il lavoro dell’olandese è coerente e ben orientato. Con gli investimenti giusti e un po’ di continuità, il Milan potrebbe essere di fronte a un futuro luminoso da fondare proprio nei mesi conclusivi di questa stagione. 
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