Si è conclusa da pochi giorni a Milano la mostra “Senzatomica” che, con formula multimediale, filmati inediti sulla storia delle armi nucleari e testimonianze dei sopravvissuti ai bombardamenti di Hiroshima e Nagasaki, ha raccontato l’esplosione che ha cambiato i destini di migliaia di persone.
I giovani, questo l’obiettivo della mostra, non dimentichino cosa ha significato nel passato e quale pericolo rappresenti per il futuro l’armamento nu-cleare. Un messaggio di estrema attualità in questi giorni segnati dalle minacce della Corea del Nord. A ribadirlo, tra gli altri, Roberto Baggio, che proprio a Hiroshima ha ricevuto nel 2010 il World Peace Summit Award.
Il campione, 205 gol in serie A, 56 presenze e 27 reti con la maglia della Nazionale, è considerato fra i migliori fantasisti italiani e i più noti giocatori del calcio mondiale.
Nato a Caldogno, in provincia di Vicenza, nel 1967, sesto di 8 figli, ne ha tre. Pallone d’oro nel 1993, ha vestito le maglie di Vicenza, Fiorentina, Juventus, Milan, Bologna, Inter, Brescia e ha portato la Nazionale italiana alla finale dei Campionati del Mondo di Usa ‘94. L’attaccante, che è un devoto buddhista, si dedica da anni al sociale ed è ambasciatore della Fao dal 2002.
A febbraio è stato ospite del Festival di Sanremo. Nell’occasione è stato trasmesso un videomessaggio in cui viene salutato dalla leader birmana Aung San Suu Kyi, che gli chiese di ritirare per lei il Nobel per la pace, e successivamente, ha letto una lettera dedicata ai giovani in cui ha incoraggiato tutti ad essere “eroi perché ogni giorno ce la mettete tutta, date il massimo e non mollate mai. Perché solo con passione, gioia e sacrificio si realizza il vostro sogno, l’orgoglio di sé. Abbracciate i vostri sogni e non lasciateli più”.