Curiosa, interattiva ed adatta a tutte le età. È la mostra che il Tci, il Touring Club Italiano dedica alla storia del turismo ed al suo ruolo nello sviluppo economico e culturale del Bel Paese. A far da cornice all’esposizione, fino al prossimo 25 maggio, i sempre molto suggestivi spazi del Palazzo della Ragione, in Milano.
 
Attraverso sette sezioni, il visitatore si (ri)trova a scoprire la bellezza paesaggistica, la ricchezza gastronomica, la varietà e l’originalità del “Made in Italy”.
Si parte dalla bicicletta. Non tutti sanno, infatti che il Tci nasce proprio a Milano l’8 novembre 1894 con il nome Tcci – Touring Club Ciclistico Italiano. 
 
In un momento storico come quello della Belle époque dominato da cavalli e carrozze, un gruppo di pionieri, con Luigi Vittorio Bertarelli e Federico Johnson in testa, si ripropone di andare alla scoperta dell’Italia con il nuovissimo cavallo d’acciaio, la bicicletta appunto. 
 
Non a caso in mostra una cassetta contenente gli strumenti di riparazione del mezzo e di pronto soccorso, ricorda la volontà dell’Associazione di accompagnare e facilitare i ciclisti nel proprio viaggio alla scoperta dello Stivale. 
 

Inoltre tutta una serie di cartelli stradali, oggi alquanto naïf, ricorda in che condizioni versava la maggior parte delle nostre strade, spesso accidentate. Curioso il fatto che molti sindaci vietarono per lungo tempo l’uso della bicicletta nel centro urbano temendone la pericolosità per i pedoni ed imposero esose tasse di circolazione.
 
Accanto alla bicicletta e al-l’automobile, indispensabili per un’idea di turismo autonomo, grande sviluppo avranno sia la corriera che il treno. Democratici per eccellenza, entrambi tali mezzi di trasporto garantivano a chiunque di spostarsi per svago o per lavoro.
 
A questo punto il visitatore si trova di fronte due installazioni create da Studio Azzurro, pionieri italiani della videoambientazione: la prima riguarda la bicicletta, la seconda l’automobile ed il treno. 
 
Calpestando la proiezione di una ruota sul pavimento si mette in moto un susseguirsi di immagini di scorci paesaggistici, mentre soffermandosi sulla proiezione di una strada questa si mette in movimento rimandando dapprima la sensazione di percorrerla in auto, trasformandosi poi in binari che scorrono rapidi sotto i nostri piedi. Una terza proiezione catapulta il visitatore letteralmente tra le nuvole, a ricordare che nel settembre del 1909 il Circuito aereo internazionale di Brescia, circa un mese dopo quello di Reims, costituisce il battesimo ufficiale dell’aviazione in Europa.
 
Suggestiva la sezione riguardante il cibo. L’Italia ha il primato in Europa per numero di prodotti tipici riconosciuti e protetti: nel marzo 2013 si contano nel nostro Paese ben 249 prodotti alimentari solo per quanto riguarda la Denominazione di Origine Protetta (Dop) e Indicazione Geografica Protetta (Igp). Ma non basta: Specialità Tradizionale Garantita (Stg), Protezione Transitoria Nazionale (Ptn), Denominazione di Origine Controllata (Doc), Denominazione di Origine Controllata e Garantita (Docg). 
Il consumatore dovrebbe sempre verificare la presenza di simili “sigle della tipicità” per avere la certezza di consumare prodotti italiani.
 
Studio Azzurro ricorda la varietà della nostra cucina con un’installazione che si attiva al tatto. Battendo su una superficie liscia comparirà immediatamente una tavola imbandita e mani che si muovono rapide, spostando piatti, alzando calici, tagliando crostate, distribuendo verdure. Tutta una serie di foto d’epoca ricordano poi quei gesti che sono tipici del mangiare italiano: scolare la pasta, arrotolarla con la forchetta, preparare la moka, tirare la sfoglia, arrotolare i tortellini, fare le lasagne e via dicendo.
 
Un’altra installazione introduce alla sezione delle arti e dei mestieri, alla base di quel “Made in Italy” tanto celebrato e rinomato in tutto il mondo. 
Deruta per la ceramica artistica, Murano per il vetro, Cremona per la liuteria, Firenze per la lavorazione della pelle, Biella per i filati. 
 
Il fare manuale, l’attenzione rivolta ai gesti sapienti che manipolano la materia fino a creare sotto i nostri occhi increduli oggetti del desiderio. Forse è proprio questa la sezione più stimolante della mostra, il vedere come nascono, con azioni ben calcolate sinonimo di grande maestria, vasi di vetro, piatti in ceramica, scarpe in pelle, tessuti alla moda.
 
Un’ultima considerazione sull’installazione a forma di totem che racchiude l’intera pubblicazione delle celebri Guide Rosse del Tci, talmente famose e diffuse che probabilmente ogni famiglia ne possiede almeno una. 
 
Concepito come un vero e proprio totem di conoscenza, attorno ad esso si snodano delle postazioni che ripropongono, suddivise per regioni, foto d’epoca di persone, paesaggi, planimetrie di monumenti. 
 
D’altro canto la mostra nel Palazzo della Ragione di Milano celebra anche i 100 anni dall’uscita della prima Guida d’Italia, voluta e curata, neanche a dirlo, proprio da Luigi Vittorio Bertarelli ed oggi riconosciuta dal Ministero dei Beni Culturali come il più completo repertorio dei tesori storico-artistici italiani.

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