Pos o non pos pagare con la carta di credito? Certo che sì, assicura il cameriere del ristorante Buffet Fiumicino presso la zona partenze dell’aereoporto di Roma. Solo che al momento di saldare il conto di 20,10 euro, il Pos registra un “errore connessione” telefonica. “Non potrebbe pagare in contanti?” mi chiede il cameriere. “No, preferirei pagare con la carta di credito”, rispondo. “Non ci sono problemi, ma bisogna aspettare”  è la risposta. 
 
Avviso una coppia di turisti australiani seduti vicini che anche loro avranno problemi con la carta di credito. “Ottimo, risponde l’uomo, così il pranzo è gratis”.
 
Parlando con la coppia, faccio presente che da poco in Italia è richiesto il pagamento con carta di credito o di debito per spese oltre i 30 euro e gli esercenti devono munirsi del Pos, l’apparecchio per eseguire la transazione che viene eseguita via linea telefonica.
 
Meravigliati mi chiedono il perché di questa imposizione, quindi spiego che è per cercare di risolvere il problema della dilagante evasione fiscale. Ancor più meravigliati e incuriositi, mi chiedono perché il fisco italiano non copi l’esempio di quello australiano (e di molti altri Paesi) che può controllare i soldi in banca dei cittadini. 
 
“È una logica che qui è illogica”, rispondo “perché in Italia esiste la privacy: una legge che vieta questo tipo di controlli per favorire i ricchi, i potenti e i criminali”. “Allora per beneficiare i pochi impongono misure restrittive e anti-consumistiche ai molti?”. “Esattamente!” rispondo “vedete che dopotutto la logica italiana è facile da capire?”
 
Nel frattempo sono passati 25 minuti senza che il Pos dia segni di vita. Aspetto altri 10 minuti poi mi rassegno e pago in contanti, perché ho una coincidenza da prendere. Saluto gli australiani e dall’area partenze scendo a quella degli arrivi dello stesso terminale 3 per prendere l’autobus e acquistare una bottiglia d’acqua a 2,10 euro presso un bar della stessa società del ristorante del piano sopra, Chef Express. “Ha 10 centesimi?” “No, arrivo da Londra e non ho più euro con me”.  “Ha la carta di credito?” “Certo” e in pochi secondi il Pos sforna la ricevuta per la piccola somma senza problemi.
 
Il trucco della mancata connessione del Pos è molto diffuso. Mi era già capitato a Roma, in diverse occasioni, giorni addietro. Una prima volta, un cameriere premuroso mi mostrò lo scontrino di “errore connessione”. Un’altra volta però, mi misi subito a leggere il giornale (dando chiara indicazione che avevo intenzione di aspettare) e il collegamento si rispristinò magicamente. Infine, in un ristorante vicino a Piazza del Popolo, il Pos non si collegava e il ristoratore mi ha proposto 5 euro di sconto per invogliare il pagamento in contanti. Ed ecco come il Pos possa anche battere l’inflazione.
 

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