Finale dalla conclusione amara per l’azzurra Flavia Pennetta nel Tournament of Champions di Sofia. La tennista brindisina si è arresa in tre set alla tedesca Andrea Petkovic nella finale del torneo Wta giocata sul veloce indoor bulgaro con i parziali di 1-6, 6-4, 6-3. 
 
Il punteggio a favore della Petkovic ha pienamente rispecchiato l’andamento di un match dominato dalla Petkovic che ha potuto così conquistare il quinto torneo della carriera. 
 
Se non altro Flavia si può consolare con il balzo nel ranking visto che grazie a questa finale è salita al numero 13 del mondo che gli consentirà di chiudere il 2014 da numero uno d’Italia. 
 
La partita ha visto la brindisina protagonista di un avvio a dir poco folgorante. La neo fidanzata del tennista ligure Fabio Fognini, alla prima finale dell’anno dopo il trionfo a Indian Wells di marzo (dove si era imposta con la Radwanska), è riuscita a strappare per tre volte il servizio all’avversaria senza concedere neanche una palla break incamerando il primo parziale in poco più di mezz’ora. 
 
Tutto troppo facile perché al ritorno in campo, è bastato un leggero calo di concentrazione in avvio del set per rimettere in partita l’avversaria Petkovic, alla terza finale 2014 (dopo Charleston e Bad Gastein).
 
La tedesca, senza batter ciglio ha ottenuto il break nel primo gioco riuscendo poi a chiudere il set 4-6. Nel terzo set la Pennetta è volata sul 2-0 prima di alzare bandiera bianca con  la Petkovic che è dapprima risalita sul 2-2 e poi ha chiuso i giochi (in 2 ore e 11 minuti) e torneo (6-3) complice anche una migliore forma fisica. 
Andrea Petkovic, 27 anni e numero 17 al mondo, succede così nel palmares alla rumena Simona Halep, che proprio come la tedesca aveva vinto in rimonta lo scorso anno.
 
“Ho dato il meglio di me ma non è bastato. Sono contenta perché è stata comunque una grande settimana – le parole di Flavia a fine match -. Ci ho provato, ho fatto del mio meglio ma lei è stata proprio brava. Ringrazio  per la wild card che mi ha permesso di partecipare al torneo e  anche il mio coach e il mio team. Adesso vado in vacanza, ma non vi dico dove…”
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