I bookmaker hanno già stilato la loro classifica. A Sanremo 2016, su tutti i “prodotti” dei talent televisivi, giù tutte le vecchie glorie, i cantanti nati e cresciuti a suon di dischi, concerti e serate. Eppure, la storia della musica italiana la rappresentano soprattutto loro. 
Anche perchè, nel festival più amato della canzone e della televisione italiana, giunto alla sua 66° edizione, continueranno a sfidare le nuove leve.
 
Su tutte spicca Patti Pravo, alla sua nona partecipazione con “Cieli Immensi” ma soprattutto con i suoi gloriosi 50 anni di carriera il prossimo anno, 149 dischi pubblicati in Italia, 85 nel mondo e 110 milioni di dischi venduti, di cui 40 solo con la “La bambola” incisa nel 1984. 
 
Originale e carismatica, la veneziana Nicoletta Strambelli, che dagli anni Sessanta è per tutti “la ragazza del Piper”, il locale romano che disegna la tendenzamusicale di quegli anni, ha una carriera internazionale da classifica mondiale, anzi da prima in classifica, che dall’Italia la porta a spopolare in Giappone, Francia, Germania e Sud America. Negli Stati Uniti, dopo i trionfi di brani come “Pazza idea” e “Pensiero stupendo”, incide “Cerchi”. E’ un album registrato a San Francisco che brucia tutti sul tempo: la sua musica è talmente innovativa che disorienta il pubblico nazionalpopolare degli anni ‘80. Nel 1994 porta il rock in Cina diventando la prima artista italiana ad esibirsi nella televisione di stato davanti ad un pubblico di un miliardo e trecentomila spettatori cantando in cinese. 
 
Dopo Mina è la seconda artista  con le maggiori vendite discografiche e una dei 6 cantanti italiani che ha superato il tetto dei cento milioni di copie vendute. Merito di una vita musicale senza interruzioni tra live, teatri e arene sempre sold out (i tour  estivi 2008-2009 hanno registrato la partecipazione di 250 mila persone in 20 location), riempite da un pubblico di 4 generazioni. 
 
A Sanremo torna dopo otto partecipazioni in cui è arrivata sette volte in finale, ottenendo cinque premi speciali e la prima  standing ovation in assoluto  della sala stampa del teatro Ariston che ospita la rassegna.
Detta così è un “monumento”, un’interprete che poteva partecipare da superospite, al pari di Elton John o di Renato Zero per restare in Italia, o dei Pooh che però sul palco di Sanremo saliranno proprio in versione autocelebrativa: formazione originale con tanto di Riccardo Fogli (che lasciò il gruppo proprio perchè innamorato di Patti Pravo) nell’anno in cui chiuderanno ufficilmente 50 anni di inossidabile carriera. I Pooh sono il complesso musicale tra i più longevi della storia della musica con più di 100 milioni di dischi venduti. 
 
Invece lei, incurante del curriculum, da superdiva della musica italiana, si rimetterà in gioco sfidando altri 19 big della canzone dal 9 al 13 febbraio nell’edizione condotta e diretta artisticamente da Carlo Conti. Ad affiancare il presentatore toscano, l’attore Gabriel Garko, la comica Virginia Raffaele e la modella e attrice rumena Mădălina Diana Ghenea, che si è fatta conoscere interpretando “Youth – La giovinezza” di Paolo Sorrentino (2015). 
 
Come una principiante, al pari degli 8 giovani esordienti, Patti Pravo tornerà sul palco con le motivazioni di un’artista nell’anima: “Perchè ho scelto di gareggiare? Sono viva – ha detto in un’intervista – e in quanto viva non mi andava di essere celebrata, ma volevo partecipare alla gara, anche perché ho la canzone giusta”. 
La sua “Cieli Immensi”, brano d’amore scritto da Fortunato Zampaglione, anticipa l’album “Eccomi”, frutto di 5 anni di lavoro e di una selezione fra 700 proposte musicali, con cui festeggerà 50 anni di successi in un tour nazionale che conta già una dozzina di date in aprile,  primo mese di concerti. Ma da superdiva che va sempre controcorrente anticipando i tempi, ma forse anche potendoselo permettere, sarà la prima artista in gara a proporre, nella serata delle cover, una sua canzone: “Tutt’al più”, del 1970, in versione riarrangiata. “Mi piace molto fin da allora. Ma adesso è un’altra canzone, grazie al rapper Fred De Palma, che ha fatto qualcosa di sconvolgente. Sentirete che roba”.

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