Poco meno di dodicimila abitanti, Sant’Agata de’ Goti è situato in provincia di Benevento, al confine con quella di Caserta. Da un anno è entrato a far parte del circuito dei borghi storici più belli d’Italia.
Da una settimana, Sant’Agata ha conosciuto una notorietà improvvisa: da qui nel 1905, imbarcatisi al molo di Napoli sul piroscafo ‘Montevideo’, partirono per Ellis Island – l’isolotto della baia di New York che, agli inizi del secolo scorso e per oltre cinquant’anni, accolse milioni di immigrati dall’Europa e dall’Italia, in particolare – i nonni materni di Bill De Blasio, il nuovo ‘major’ della ‘Grande Mela’.
Giustificata, allora, l’attesa che ha contraddistinto la vigilia della tornata elettorale, con il gigante Bill dato in testa dai sondaggi e poi puntualmente vincitore. A Sant’Agata vive ancora la ultranovantenne zia di De Blasio, Adele, che ha delegato la nipote, Roberta, a ringraziare l’intera cittadinanza. Già, perché Sant’Agata, immaginando l’epilogo, era scesa in piazza, praticamente vivendo in diretta le operazioni di spoglio, al termine delle quali Bill De Blasio è stato ufficialmente eletto nuovo sindaco di New York. Era stato aperto il vecchio cinema del paese per vivere, tutti assieme, una notte lunga e zeppa di emozioni.
Non è cosa di tutti i giorni avere come quasi-concittadino un politico che ha fatto strada, destinato, nei prossimi anni, a governare una delle città più complesse (e coinvolgenti) del pianeta. Non appena l’esito dello spoglio non è stato più soggetto a incognite, il sindaco di Sant’Agata, Carmine Valentino, ha stappato decine di bottiglie di ‘falanghina’ per celebrare degnamente l’evento. E l’attesa, la commovente partecipazione degli abitanti di Sant’Agata, stretti attorno al loro illustre uomo politico, è stata qualche minuto dopo ampiamente ripagata.
De Blasio, infatti, ha rivolto un caloroso ringraziamento alla sua terra d’origine, abbracciando i figli, Chiara e Dante, e la moglie Chirlane. Probabile che, già nel corso della prossima estate, il nuovo ‘major’ di New York si imbarchi per Capodichino, giungendo poi in macchina a Sant’Agata de’ Goti, per abbracciare la sua gente, ritrovando le proprie radici. Una storia semplice, quella del ‘paisà’ Bill, che riannoda – qualora ce ne dovesse essere ulteriore conferma – gli straordinari legami che avvicinano l’Italia agli Stati Uniti.
Ovvio che anche da noi Tv e siti web abbiano cavalcato la vicenda perché le origini di De Blasio, un quasi-italiano, imponevano un’opportuna copertura mediatica. Sono piaciute le immagini, trasmesse all’interno dei telegiornali o dei programmi politici di approfondimento, che ritraevano De Blasio uscire dal proprio appartamento newyorchese, in tuta e scarpe da ginnastica, per andare a portare i panni sporchi in lavanderia. Testimoniavano, in un mondo in cui, per molti, certamente non a ragione, conta più l’apparire che l’essere, la vita di un politico che ama la vita di tutti i giorni.
Quando De Blasio ha ottenuto la maggioranza dei consensi, il vecchio cinema di Sant’Agata è esploso, mentre fuori qualcuno illuminava anche fuochi d’artificio. La festa – quella vera, con ‘paisà’ Bill a piedi nelle strade del paese – è solo rimandata. Ci sarà la banda, la musica e, certamente, un po’ di emozione.