“Abbiamo immaginato un’architettura che rappresentasse l’idea dello stare insieme e la capacità di riconoscersi in quanto comunità attraverso una struttura innovativa, contemporanea, che tenesse conto della grande tradizione dell’architettura italiana. Palazzo Italia cerca una spazialità complessa, ricca, che fa del dialogo delle parti un elemento fondante”. Così Michele Molè, fondatore e direttore di Nemesi che con Proger e Bms Progetti per la parte ingegneristica relativa alle strutture e agli impianti, e Livio De Santoli per la sostenibilità dell’edificio, è lo studio di architettura che si è aggiudicato nel 2013 il concorso internazionale di progettazione, su 68 studi partecipanti. Il Padiglione è costituito da Palazzo Italia, edificio permanente di 6 livelli per un’area costruita di 14.400 mq, e dagli edifici temporanei del Cardo, di 2 livelli per un’area costruita di 12.500 mq.
LA SFIDA PROGETTUALE
Appena 7 mesi di progettazione, dal progetto preliminare all’esecutivo, 14 mesi di cantiere, oltre 200 professionisti coinvolti, 3 imprese italiane per realizzare l’involucro ramificato e la vela di copertura di Palazzo Italia con tecnologie all’avanguardia, 27.000 mq di spazi, a prevalente uso espositivo.
L’ARCHITETTURA – Per posizione e architettura, Palazzo Italia assume il ruolo di Landmark all’interno dell’area Expo: posto a nord costituisce il fondale scenico del viale del Cardo che attraversa tutto il sito espositivo. Unica opera architettonica permanente all’Expo, Palazzo Italia raggiunge un’altezza di 35 metri, la vetta più alta all’interno del sito dell’esposizione universale.
Palazzo Italia è ispirato a una “foresta urbana”. La sua “pelle” ramificata disegnata dallo Studio Nemesi come involucro esterno dell’edificio evoca una figuratività primitiva e tecnologica al tempo stesso. La tessitura di linee genera alternanze di luci e di ombre, di vuoti e di pieni dando vita a un’architettura-scultura che rimanda ad opere di Land Art.
IDEA PROGETTUALE – Per l’architettura di Palazzo Italia lo studio Nemesi è partito dall’idea di coesione, intesa come forza di attrazione che genera un ritrovato senso di comunità e di appartenenza. L’energia della comunità è rappresentata dalla piazza interna; cuore simbolico e partenza del percorso espositivo, riunisce attorno a sé i quattro volumi che danno forma a Palazzo Italia. Vere e proprie quinte urbane, i quattro blocchi ospitano rispettivamente: la zona Espositiva (Blocco Ovest), la zona Auditorium-Eventi (Blocco Sud), la zona Uffici di rappresentanza (Blocco Nord) e la zona Sale Conferenze-Meeting (Blocco Est).
I volumi architettonici, metafora di grandi alberi, presentano degli appoggi massivi a terra che simulano delle grandi radici che affondano nel terreno; gli stessi volumi, visti dalla piazza interna, aprendosi e allungandosi verso l’alto si liberano come chiome attraverso la grande copertura vetrata.
L’ORGANIZZAZIONE FUNZIONALE – Nemesi ha immaginato il percorso espositivo di Palazzo Italia come una graduale scoperta e conquista delle forme e dei contenuti di questa architettura-paesaggio.
Il percorso inizia nella piazza interna, grande hall di accoglienza dei visitatori, dove superfici inclinate e curve conferiscono fluidità e dinamismo alle volumetrie architettoniche disegnando uno spazio suggestivo. La grande scala che si innalza dalla piazza attraversa longitudinalmente lo spazio e ne connette visivamente tutti i piani. Dal secondo al quarto livello, a tripla altezza, un grande guscio “sospeso” e completamente visibile dalla piazza accoglie al suo interno la Zona Espositiva.
APPROCCIO SOSTENIBILE E INNOVATIVO – Palazzo Italia è il simbolo di grande fabbrica contemporanea, una sfida architettonica e costruttiva tutta italiana, un’opera contraddistinta da sperimentalità ed innovazione in termini di design, materiali e tecnologie impiegati.
Palazzo Italia è stato progettato in un’ottica sostenibile e concepito come edificio a energia quasi zero grazie anche al contributo del vetro fotovoltaico in copertura e alle proprietà fotocatalitiche del nuovo cemento per l’involucro esterno. Un “organismo osmotico” che dialoga e scambia energia con l’ambiente circostante.
OPERA ANTI-SMOG – E’ un’opera dal forte valore sperimentale: 2.000 tonnellate di cemento i.active Biodynamic, oltre 700 pannelli ramificati tutti diversi tra loro, 4.000 mq di vela di copertura con 400 tonnellate di acciaio.
A dar risalto alle forme scultoree dell’edificio, ispirato a una “foresta urbana”, è la ricca trama ramificata dell’involucro esterno. Per il design di questa “pelle” Nemesi ha dato vita a una texture geometrica unica ed originale che evoca l’intreccio casuale di rami. L’intera superficie esterna di Palazzo Italia in cemento “i.active Biodynamic” con principio attivo Tx Active brevettato da Italcementi è costituita da oltre 700 pannelli, tutti diversi tra loro, ingegnerizzati da Styl-Comp. A contatto con la luce del sole, il principio presente nel materiale consente di “catturare” alcuni inquinanti presenti nell’aria trasformandoli in sali inerti e contribuendo così a liberare l’atmosfera dallo smog.
La malta cementizia prevede l’utilizzo per l’80% di aggregati riciclati, in parte provenienti dagli sfridi di lavorazione del marmo di Carrara, che conferiscono una brillanza superiore ai cementi bianchi tradizionali. La “dinamicità” è una caratteristica propria del nuovo materiale che presenta una fluidità tale da consentire la realizzazione di forme complesse come quelle che caratterizzano i pannelli di Palazzo Italia.
La copertura di Palazzo Italia è una “vela” dal design innovativo che interpreta l’immagine della morbida chioma di una foresta. Caratterizzata da vetro fotovoltaico e da campiture geometriche sia piane che curve è realizzata da Stahlbau Pichler; assieme all’involucro ramificato dell’edificio è espressione d’innovazione sia in termini di progettazione che di tecnologia.
L’andamento della copertura trova il suo punto di maggior espressione architettonica in corrispondenza del cuore della piazza interna; un grande impluvio di forma conica si inserisce in “sospensione” sulla piazza e sulla scala centrale irradiandole di luce naturale.
GLI EDIFICI DEL CARDO
Gli edifici temporanei del Cardo che si affacciano sull’asse omonimo, un viale pavimentato largo 35 metri e lungo 325 metri, perpendicolare al trafficatissimo decumano su cui si affacciano i padiglioni stranieri, sono progettati con un sistema strutturale “a secco” per essere “smontati” al termine dell’evento. Il concept di Nemesi per gli edifici del Cardo si basa sull’idea del Borgo Italiano, formato da volumi giustapposti a piccole piazze, terrazze e percorsi porticati. Gli edifici del Cardo sono rappresentativi del territorio italiano e delle sue regioni.