Altro che autunno. All’Orticolario di Cernobbio la magia dei prati colorati da ciclamini, rose e settembrini
Se siete già stanchi dei cieli grigi, della nebbia mattutina e del vento pungente e sentite già una tremenda nostalgia della primavera, ecco il rimedio, tutto made in Italy, per i malanni autunnali: Orticolario.
A Cernobbio, famosa per il lussuosissimo hotel Villa D’Este, si è tenuta la quarta edizione della manifestazione, imperdibile per tutti gli amanti della natura, a cui hanno partecipato 236 espositori provenienti da ogni angolo del pianeta e 20 mila visitatori.
Siete curiosi di capire di cosa si tratta? Immaginate un parco secolare affacciato sul lago di Como, una villa ottocentesca un tempo dimora del regista Luchino Visconti, e poi immaginate di essere catapultati tutti d’un fiato in una foresta di bambù dove tubi di ceramica di varie dimensioni oscillano appesi alle foglie provocando un delicato tintinnio. E pensate ad un grande cilindro scuro nel bosco, provate ad entrarci e scoprirete il suono del temporale. Ebbene si, le installazioni sonore sono state le grandi protagoniste di Orticolario.
Ma non è finita qui: aggiungete al vostro disegno gazebi, piante, fiori, profumi, cibo, elementi di arredo e design e forse potrete avere un’idea più completa. E adesso, che siete entrati e i vostri occhi si sono riempiti di tutte queste meraviglie, lasciatevi accogliere dal padiglione centrale, una struttura completamente in vetro, in cui le orchidee la fanno da padrone e qui di essere accolti dai rumori della foresta: cinguettii, fruscii, un torrente in lontananza…E cosa ne pensate di vere e proprie poltrone intagliate nei tronchi degli alberi?
Ma, ancora una volta, non è tutto. In una manifestazione simile, fatta e pensata per esaltare la natura e il rapporto che l’uomo ha con essa, non bisognerebbe seguire il percorso indicato: non c’è cosa migliore che lasciarsi guidare dai profumi, dai colori, dal sapore delle marmellate biologiche e dalla vista. Ed è così che si scoprono piante rare, nuove, come la rosa Vivienne Westwood, ibrida italiana del noto Vivavio Barni.
Vivienne Westwood? Sì, perché la famosa stilista britannica è stata la madrina di quest’edizione di Orticolario. E adesso date uno sguardo aldilà delle vetrate. Vedete per caso una distesa infinita di fiori, anche una casa sull’albero? Allora siete nel posto giusto! È nel parco di Villa Erba la vera sorpresa: vivaisti da ogni parte d’Italia e non solo, settembrini lilla, ciclamini, piante da orto, rose a perdita d’occhio, hibiscus, fiori talmente rari che anche ricordarsi il nome è difficile, insomma, natura nella natura.
E cosa dire dei numerosissimi stand di arredamenti per giardini? Candele eterne, sentieri degni della più bella campagna inglese, farfalle, libellule e rane per uno stagno con i fiocchi. E se in tutto questo avete un po’ di fame, cosa ne dite di gustare un panino sdraiati sull’erba? O magari un pranzo biologico offerto dal Wwf.
Ma se avete sempre desiderato un pasto da signori, eccovi serviti in una delle sale più belle della Villa: tovaglie immacolate e camerieri impeccabili. O avreste preferito sedervi sulle scale della dimora di Visconti e assistere ad un workshop sulle composizioni floreali? Ebbene sì, anche quest’anno i profumi di Orticolario rimarranno nel naso.