La scenografica piazzetta di San Gimignano (Ph Corinna Schenk da Pixabay)
A San Gimignano e Poggibonsi (Siena) si è svolta la quinta edizione del Festival “Orizzonti Verticali – Arti sceniche in cantiere” diretto da Tuccio Guicciardini e Patrizia De Bari. Il festival ha offerto al pubblico cinque giorni di teatro, danza, performance, musica, letteratura e incontri all’insegna dell’interdisciplinarietà delle arti. Si e’ iniziato a Poggibonsi con un incontro letterario: una conversazione reading con Vivian Lamarque e Valerio Magrelli a cura dell’Associazione Culturale “La scintilla” per il progetto “Ri-generazioni”. Poi a San Gimignano la Compagnia Giardino Chiuso ha presentato in prima nazionale “Inverno”, nuova produzione danza con la prestigiosa presenza della musicista e compositrice canadese Julia Kent che ha suonato dal vivo.
 
L’incontro letterario del progetto “Ri-generazioni” dal titolo “Essere un altro: poeti che traducono poeti” si e’ tenuto al Cassero della Fortezza di Poggio Imperiale di Poggibonsi ed e’ stato l’occasione per offrire uno sguardo approfondito sulla poesia e sulla sua traduzione a cui hanno partecipato Vivian Lamarque e Valerio Magrelli, due grandi voci della nostra letteratura, entrambi poeti e traduttori. L’evento era a cura dell’Associazione Culturale “La scintilla”
 
Alla Rocca di Montestaffoli di San Gimignano, la Compagnia Giardino Chiuso ha presentato in prima nazionale il nuovo spettacolo di danza “Inverno” che ha visto la prestigiosa presenza della musicista Julia Kent che ha suonatodal vivo le musiche originali da lei composte. “Inverno” è la prima tappa del nuovo progetto di produzione della compagnia Giardino Chiuso, che intraprende una riflessione sulle stagioni della natura, in parallelo alle stagioni della vita, tema caro a artisti di ogni tempo. Una coproduzione Giardino Chiuso/Orizzonti Verticali/Fondazione Fabbrica Europa. Coreografia di Patrizia de Bari.
 
Orizzonti Verticali è un progetto, nato nel 2013 a San Gimignano, curato dalla Compagnia Giardino Chiuso e dalla Fondazione Fabbrica Europa, con il contributo di Regione Toscana, Comune di San Gimignano, Comune di Poggibonsi, e il sostegno della Cassa di Risparmio di Firenze. All’interno del cartellone di eventi “Accade d’Estate” a cura dell’amministrazione comunale di San Gimignano. 
 
Compagnia Giardino Chiuso – “Inverno” – Inverno è la prima tappa del nuovo progetto di produzione della compagnia Giardino Chiuso, che intraprende una riflessione sulle Stagioni della natura, in parallelo alle stagioni della vita, tema caro a artisti di ogni tempo. Le Stagioni scandiscono la nostra quotidianità con ritmi temporali certi, in qualche modo rassicuranti. Questo scorrere continuo, così vivo e presente nelle nostre esistenze, ci coinvolge in una riflessione antropologica sulla ciclicità, l’avanzamento e la percezione del tempo. Il percorso narrativo dello spettacolo si focalizza sull’attesa, sulla stasi forzata, dove la materia del freddo si insinua impalpabile. In Inverno sembra che il paesaggio si fermi mentre tutt’intorno il tempo continua   incessante, il suo defluire. Ogni piccolo cambiamento si riflette in uno scenario argentato, luminoso ma allo stesso tempo cupo. La metafora tra l’esistenza umana e l’Inverno di un nostro tempo, sia esso la fine ineluttabile del ciclo vitale o il momento di passaggio ad una condizione altra, genera contrapposizioni tra la visione gelida, arida e desolata e un’atmosfera di riposo e intimità, che ci proietta in un destino comune di immobilità, di luoghi nebbiosi dell’anima. La natura prosegue spedita il suo corso, affascinante, e l’inverno finisce preannunciando una metamorfosi imminente. Le composizioni originali di Julia Kent danno corpo, con la loro struttura ciclica, al trascorrere di un tempo che ritorna, con sonorità ora lievi e sospese, ora estreme e ridondanti, convergendo, con l’elemento scenico e la proiezione di immagini, alla creazione scenica.
 
Il Festival ha ospitato artisti nazionali e internazionali, provenienti da varie esperienze creative e appartenenti a diverse generazioni della scena contemporanea. Registi, coreografi, attori, danzatori, performer, musicisti, artisti visivi e scrittori, che attraverso il confronto, il dialogo e la sperimentazione hanno creato connessioni o evidenziato fratture, verso nuove forme di linguaggi per lo spettacolo dal vivo.
 
“Siamo giunti – spiegano Tuccio Guicciardini e Patrizia De Bari – alla quinta edizione di Orizzonti Verticali, un lustro che ha visto il progetto di cantiere per le arti contemporanee crescere esponenzialmente sia di interesse della critica che di pubblico, diventando in breve tempo, un appuntamento fisso nella nutrita programmazione dell’estate sangimignanese e non solo. La nostra tematica anche per quest’anno ha avuto come filo conduttore il confronto generazionale declinato al livello artistico con un programma ricco di proposte originali e di novità”.
 
Le prime regionali: “Prometeoedio” del Teatro della Tosse e “Giorgio Strehler e Io” con Giancarlo Dettori, “Temporanea Tempobeat” della compagnia AIEP, “We are not alone” di Davide Valrosso. Due prime nazionali: “Inverno”, la nuova produzione danza della compagnia Giardino Chiuso/Fabbrica Europa, con la prestigiosa presenza di Julia Kent e “La Venexiana” per la regia di Riccardo Massai. La contemporaneità della musica di Teho Teardo e la classicità dell’Accademia Chigiana.
 
 Il Cantiere danza_teatro OV ha continuato il suo percorso producendo tre assoli per tre interpreti alla scoperta di tre luoghi prestigiosi della città. L’Opus Ballet presenterà “Ultimi Tacti” del coreografo portoghese Gustavo Oliveira. Il vincitore di “Stazioni di Emergenza”, “Madame Bovary” della compagnia Strutture Primarie.  Luca Scarlini, ospite fisso ad OV, ha fatto scoprire al pubblico drammaturgie attraverso gli affreschi della città, con narrazioni  ai più sconosciute. Senza tralasciare gli incontri dibattito che hanno coinvolto, come oramai consuetudine, gli artisti, critici e pubblico.
 

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