L’obesità degli americani viene affrontata in modo completamente diverso in due settori dell’industria dei trasporti. Mentre le compagnie aeree restringono i sedili per fare entrare piú viaggiatori nelle fusoliere, le società marittime di crociera stanno riducendo la capacità massima di passeggeri sulle navi.
È stato calcolato che nel 1962 il fondoschiena di un americano medio misurava, in posizione seduta, 35 cm per l’uomo e 36 cm per la donna. Questi dati sono serviti a determinare le dimensioni dei posti a sedere nella classe economica dei voli di linea che tutt’ora variano tra 43 e 48 cm, misurati tra i braccioli.
Questi calcoli si basavano su delle considerazioni errate, visto che la parte più ampia del corpo umano è l’area spalle-braccia. Quindi già 51 anni fa la maggior parte dei sedili degli aerei avevano 13 cm di meno per il sano comfort.
Considerando che una ricerca del 2002 ha stabilito che il fondoschiena di un americano medio è arrivato a 38 cm, i sedili negli aerei sono diventati addirittura pericolosi per la salute, senza che nessun ente di vigilanza o controllo abbia fatto nulla per prevenirlo.
Anzi, ora le società aeree stanno cercando di guadagnare spazio riducendo il cosidetto “pitch”, cioè la distanza tra gli stessi punti di uno schienale e quello davanti, da 89 a 78 cm in modo da poter far entrare nella cabina economica sei sedili extra per aereo.
Per le navi da crociera la situazione è opposta. Ad esempio la Crystal Queen, nei primi del 1990, poteva trasportare 153 persone tra passeggeri ed equipaggio lungo la costa della citta di Atlantic City, nel New Jersey.
Oggi la stessa nave (ora ribattezzata Island Time) ne può ospitare solamente 134, per ordine della Guardia Costiera. Un’altra nave, questa volta ancorata a Miami, Florida, si è vista ridurre la capacità massima da 49 a 35 passeggeri. Questo perché nel 1960 la Guardia Costiera americana computava il peso medio di una persona a 72 kg, mentre oggi ne pesa 83.
Se la nave non è registrata negli USA, queste restrizioni non vengono imposte, nonostante possano causare disastri, come accadde nel 2004 e 2005 quando due navi si capovolsero per l’eccesivo peso anche se trasportavano un numero legale di passeggeri.
I problemi causati dal sovrappeso dei passeggeri americani si estendono anche fuori dal campo dell’incolumità.
Secondo il giornale inglese “The Sunday Telegraph”, si causano enormi danni per la rottura delle sedie a bordo della nave britannica Queen Mary II.
Tornando però al problema dei viaggiatori obesi sugli aerei, la Samoa Air ha decretato che il costo del biglietto sui loro aerei verrà stabilito in base al peso del passeggero. Questo per evitare che un viaggiatore sovrappeso possa invadere quel poco che rimane del posto del vicino.