Si può fare un primo bilancio culturale, ma non solo, delle molte mostre che in Italia, e in altri Paesi, sono state dedicate a Leonardo nell’anno di celebrazione del suo Cinquecentenario? Si può anche capire come in questa straordinaria e articolata narrazione si siano incontrati Vitruvio e il genio fiorentino?

Ne hanno discusso a Fano, Città di Vitruvio, i responsabili e i curatori di molti dei maggiori eventi espositivi leonardeschi di questi recenti mesi in Italia e in Europa, in una intensa Giornata di Studi sul tema “Leonardo nella Città di Vitruvio. Le mostre del Cinquecentenario”.
A curare la Giornata due studiosi di Leonardo, curatori a loro volta di due delle Mostre italiane più importanti, Annalisa Perissa Torrini, già Direttrice del Gabinetto dei Disegni delle Gallerie dell’Accademia di Venezia, dove è conservato l’Uomo Vitruviano, e Francesco Paolo Di Teodoro, Politecnico di Torino, uno dei massimi esperti di Leonardo e membro del CS del Centro Studi Vitruviani.

Ad aprire i lavori proprio la Mostra di Fano “Leonardo e Vitruvio. Oltre il cerchio e il quadrato”, l’unica che ha specificatamente trattato il rapporto tra Vitruvio e Leonardo illustrata da Paolo Clini Coordinatore Scientifico del Centro Studi Vitruviani e uno dei curatori della Mostra insieme a Francesca Borgo e Guido Beltramini.
Poi differenti, originali approfondimenti gli stessi due responsabili scientifici della Giornata, Annalisa Perissa Torrini e Francesco Paolo Di Teodoro e, a seguire, Alba Zanini, Enrica Pagella, Alfredo Buccaro, Sara Taglialagamba, Claudio Giorgione, Benedetta Spadaccini, Ilaria de Palma, Andrea Bernardoni, Roberta Barsanti e Margherita Melani.
Ad essere rievocate le mostre della stessa Fano, di Venezia, Torino, Napoli, Roma, Milano, Firenze, Vinci e Harleem.

“Questa giornata permette di leggere, tracciare e aprire nuove strade nello studio di un confronto affascinante e ancora tutto da approfondire tra due grandi geni italici – afferma il professor Paolo Clini -. Credo che il rapporto tra Leonardo e Vitruvio superi – continua -, come la mostra di Fano ha dimostrato, l’abusato (pur se fondamentale) legame sull’uomo vitruviano.

Dino Zacchilli, presidente del Centro Studi Vitruviani, sottolinea che “Il Centro Studi lavora per mettere in luce i rapporti tra Fano e Vitruvio e gli straordinari influssi del suo testo sui grandi maestri del Rinascimento e non solo. Grazie a Vitruvio, Fano sarà per un giorno la capitale leonardiana d’Italia. Spero sia di buon auspicio per la candidatura a capitale italiana della cultura 2021 che la città si appresta a presentare”.

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