L’amore a volte offusca la mente. Porta le persone in vicoli ciechi dove la vista si abbassa portando, spesso e volentieri, a compiere sciocchezze.
Eppure il sentimento più nobile non può e deve cancellare una carriera, come quella stellare della bella e brava Carolina Kostner raggiunta da una richiesta di squalifica dalla Procura Federale del Coni: 4 anni e 3 mesi per aver coperto il fidanzato Schwazer alle prese con il più incredibile, pazzesco e misero dei casi di frode sportiva dell’ultimo decennio.
“Lo ha coperto per amore. Anche il codice penale non punisce un familiare che non denuncia” ha dichiarato il legale della pattinatrice italiana, Giovanni Fontana, all’indomani del deferimento federale intenerendo una vicenda che, oltre a distruggere l’immagine di un campione come Schwazer, che ha ammesso di essersi dopato, sta rischiando di incrinare l’entusiasmo e la voglia di pattinare e trionfare della sua fidanzata Carolina.
Ma se dagli occhi si percepisce il malessere dell’anima, lo sguardo con cui la Kostner ha illuminato il Texas, nell’ultima settimana, non lascia spazio a dubbi: questa ragazza non getterà la spugna, neanche di fronte alla più incredibile delle (eventuali) squalifiche.
Impegnata in un tour promozionale negli Stati Uniti, Carolina Kostner si è esibita a Dallas in un centro commerciale proprio in coincidenza del Black Friday americano mettendo sul ghiaccio la solita grazia abbinata ad una tecnica da predestinata.
Sorrisi, applausi ed una lunga sessione di autografi per dimenticare o forse semplicemente metabolizzare quanto sta accadendo in questo momento in Italia, dove la Procura Federale, ha tirato in ballo la pattinatrice azzurra nello squallido caso Schwazer.
Le norme in base alle quali è stato chiesta per la Kostner una squalifica di 51 mesi sono l’articolo 2.8 del Codice Wada che riguarda il “somministrare o tentare di somministrare una sostanza vietata o un metodo vietato, contribuire, incoraggiare, agevolare, istigare, coprire qualsiasi tipo di complicità circa una violazione delle Norme o qualsiasi altro tentativo di violazione”.
Il “favoreggiamento” prevede 4 anni di squalifica. L’articolo 3.3, riguarda l’omessa denuncia dell’incontro fra Schwazer e il dottor Ferrari, “inibito” dal sistema sportivo italiano e radiato negli Usa per il caso Armstrong.
Insomma, a stretto giro di regolamento, guai in vista per Carolina che all’indomani delle gravi accuse nei confronti del suo compagno Alex, aveva sempre negato qualsiasi tipo di coinvolgimento e soprattutto di non conoscere quelli che erano i giri e i reati compiuti dal marciatore italiano.
“Carolina è stupita dalla ricostruzione della Procura, ma determinata a dimostrare la sua estraneità ai fatti addebitati – ha proseguito il legale della pattinatrice azzurra dopo il deferimento della Procura antidoping del Coni – le incongruenze di cui è accusata rispetto alle dichiarazioni di Schwazer sono solo ricordi diversi, assolutamente ininfluenti. Era all’oscuro di quanto fatto da Schwazer, e pertanto il suo non può essere favoreggiamento”.
Chiaro il riferimento circa il contenuto delle fiale proibite custodite in casa da Schwazer che però, stando all’avvocato Fontana, Carolina non avrebbe potuto riconoscere perché “dentro una scatola di vitamine”.
Infine vale la pena sottolineare un passaggio a commento della severità della pena chiesta per la pattinatrice azzurra: “La norma dovrebbe punire chi costruisce o fa parte di un disegno criminoso, e qui invece non c’era alcuna volontà di favoreggiamento”.