La meta all’ultimo secondo, con negli occhi ancora l’articolo del The Times che chiedeva a gran voce l’estromissione dal Sei Nazioni: l’Italia s’è desta. 
 
Nel giorno più difficile contro l’avversario più ostico e pronto a mandarci definitivamente al tappeto, Parisse e compagni hanno battuto la Scozia a domicilio firmando una delle pagine più belle ed eroiche del rugby azzurro. 
 
Scozia al tappeto e cucchiaio di legno gentilmente consegnato allo sportivo pubblico di Murrayfield. Eroici gli ultimi 7 minuti durante i quali l’Italia ha spinto, passo dopo passo, la Scozia in un angolo meritandosi gli applausi a scena aperta di tutto uno stadio letteralmente estasiato dallo spettacolo ammirato in campo.
 Il capitano Sergio Parisse e il ct Jaques Brunel in posa con il trofeo continentale più ambito 

 Il capitano Sergio Parisse e il ct Jaques Brunel in posa con il trofeo continentale più ambito 

 
Gli azzurri, come dei tori scatenati, hanno caricato in mischia a 5 metri dall’ultima trincea scozzese subendo ripetute  scorrettezze ed una assurda decisione dell’arbitro Clancy  che d’incanto ha riportato i nostri eroi nella propria metà campo. 
 
Momento complicato, momento da leader. Ruolo perfettamente interpretato da capitan Parisse, autentico trascinatore azzurro dell’ultimo assalto. Forte di una superiorità numerica per l’espulsione temporanea di Toolis, la mischia italiana ha premuto, spinto, lottato e sofferto al punto da far vacillare e poi crollare la Scozia con una meta tecnica proprio all’ultimo secondo scatenando l’apoteosi azzurra al Murrayfield. 
 
“Abbiamo mostrato la volontà di sfidare questi scozzesi in tutta la partita, ha esultato il Ct azzurro, Brunel, al termine della partita, in mischia, nel gioco, sul movimento. Anche se per tanti ragazzi era la prima volta non si è visto troppo. I primi minuti non sono andati benissimo, ma abbiamo avuto tutti la volontà di essere al top del gioco e questo è fondamentale. Già con Irlanda e Inghilterra avevamo messo in campo momenti interessanti di gioco, ma non avevamo avuto mai la capacità di metterli tutti insieme per lunghi tratti di una partita”. 
 
Capitan Parisse ha invece aggiunto: “Ci abbiamo messo gli attributi e bisogna dire le cose come stanno: oggi eravamo in 23 da soli in campo, nessuno pensava che avremmo potuto vincere, neanche il nostro staff e le nostre famiglie. Quindi chapeau, sono fiero e orgoglioso dei ragazzi. Questa vittoria ci fa molto bene perché prima di questa partita si sentivano molte cose sulla nostra squadra, il cucchiaio di legno, il ranking. Alla fine, quando abbiamo fatto il giro del campo abbiamo visto tanti italiani. Ci ha fatto molto piacere, per questo ringrazio i tanti italiani visti qui e quelli che ci hanno seguiti in tv”. 
 
Il 22-19 conquistato sul campo della Scozia è il primo successo dell’Italia al Sei Nazioni 2015. Successo fondamentale per evitare l’odioso “cucchiaio di legno” (riconoscimento goliardico destinato a chi arriva all’ultimo posto) e per lanciarsi con ritrovato ottimismo all’assalto di Galles e Francia negli ultimi due impegni dell’anno. Due nuove battaglie attendono Parisse e compagni che a questo punto, intendono stupire ancora. 
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