Gabriele Salvatores, Gabriele Muccino, Carlo Verdone e Peter Greenaway: quattro forme di fare cinema, quattro orizzonti cinematografici all’Ischia Film Festival 2018. Opere corali, commedie, documentari, musical, supereroi, anche un gioiello dell’animazione. Non stiamo parlando di blockbuster americani, ma del cinema italiano degli ultimi dodici mesi, a dimostrazione che la nostra produzione sta vivendo un periodo di grande creatività e qualità. Merito anche di Napoli e della Campania, location di alcuni dei maggiori successi della stagione scelti dai direttori artistici Michelangelo Messina e Boris Sollazzo per comporre la ricchissima sezione Best Of della sedicesima edizione dell’Ischia Film Festival.
E proprio dall’isola di Gabriele Muccino può partire un viaggio ideale che porterà il pubblico del festival nella Napoli musicale pluripremiata di Ammore e Malavita e Gatta Cenerentola, ma anche in quella duramente vera de L’intrusa e Nato a Casal di Principe e quella del sontuoso affresco storico di Agadah. Si salirà per scoprire i molti volti di Roma, quelli “spirituali” di Io C’è e Benedetta Follia, quello duro della periferia degradata de La terra dell’abbastanza dei giovanissimi gemelli D’Innocenzo, quello virtuale di Youtopia, fino a quello shakesperiano di Riccardo va all’inferno.
Daniele Vicari porterà nella Sicilia di Pippo Fava e dei suoi Carusi, mentre Andrea Magnani ci guiderà in un viaggio facile facile in Ucraina in compagnia del candidato al David Nicola Nocella, e i Jackal nello spazio pur di trovare un lavoro. Precariato creativo anche per Fontana e Stasi e la loro nonna in freezer, dove non arrivano neanche gli avanzi dei manicaretti di Quanto basta con protagonista il giurato Vinicio Marchioni. Da Trieste, quella del dittico supereroistico del Ragazzo Invisibile di Gabriele Salvatores, in giù, alla ricerca delle ragazze del secolo scorso di Concita De Gregorio, un doveroso omaggio come quello che renderemo a Carlo Delle Piane, un monumento del cinema italiano, protagonista di Chi salverà le rose. Otto giorni di grande cinema.
Oltre alle anteprime presenti nelle sezioni competitive del festival, quest’anno Ischia Film Festival regala al pubblico del Castello Aragonese quattro grandi film internazionali, di cui due in anteprima italiana e due in anteprima “meridionale”.
Gringo, diretto da Nash Edgerton e interpretato dal fratello Joel (Loving) e dalla splendida Charlize Theron, premio Oscar per Monster, è una commedia nera sorprendente dall’inizio. La coppia protagonista è affiancata da un cast all star formato da David Oyelowo (già Martin Luther King in Selma), Amanda Seyfried, Thandie Newton (lanciata da Bernardo Bertolucci con L’assedio) e Sharlto Coopley (District 9).
Io, Dio e Bin Laden è una commedia folle e divertentissima, tratta dalla vera storia di un uomo votato alla ricerca di Osama Bin Laden per conto di Dio! Un veicolo perfetto per Nicolas Cage, che offre un’interpretazione travolgente, affiancato dal comico inglese Russell Brand. In cabina di regia Larry Charles, noto per la sua collaborazione con Sacha Baron Cohen (Borat, Il dittatore).
Non è un’anteprima italiana assoluta, dicevamo, ma non si poteva negare al pubblico dell’Ischia Film Festival una serata con le straordinarie rapinatrici di Ocean’s 8. Sandra Bullock, Cate Blanchett, Rihanna, Anne Hathaway e il resto della banda, diretta da Gary Ross (Pleasantville, Hunger Games), farà passare una serata straordinaria.
Lo stesso vale per The Greenaway Alphabet, l’eccezionale documentario sulla vita e le opere di uno dei più visionari registi degli ultimi quarant’anni, in cui Peter Greenaway racconta il suo cinema dalla A alla Z alla figlia Zoë, ripresi dall’occhio vigile di Mrs. Greenaway, Saskia Boddeke. E naturalmente marito e moglie saranno ospiti del Castello, sotto il cielo stellato di Ischia.