Neanche 18 anni e già pronto a spiccare il volo. Federico Giordani vestirà la prestigiosa maglia dei Los Angeles Dodgers a partire da maggio 2015, raggiungendo nella MLB altri giovani talenti azzurri cresciuti con il sogno di diventare delle “star” del baseball mondiale. 
 
Come Valera e Celli, rispettivamente classe ’95 e ’96, Giordani è il nuovo che avanza nell’ancora agli albori baseball italiano. Cresciuto tra Nettuno ed Anzio, culle tricolori di quello che è uno degli sport in maggior crescita in Europa, Federico è da tutti considerato un talento fuori dal comune, un ragazzo su cui anche i blasonati Dodgers hanno deciso di puntare. 
 
Esterno di ruolo, con la maglia dei Lion’s Nettuno ha già debuttato sia in IBL (Italian Baseball League) che in Coppa Europa mostrando parte di un potenziale che in California si augurano possa definitamente detonare a partire dall’esperienza nelle Minors dove Giordani sarà “parcheggiato”, come da prassi, nei primi tempi. 
 
“Ricevevo attestati di stima da un po’ di tempo da alcune franchigie della MLB – ha ammesso un emozionato Federico Giordani non appena ratificata la firma con i Dodgers – ed ora è finalmente arrivata la chiamata ufficiale di una delle squadre più famose: i Dodgers. 
 
Sono felicissimo di aver fatto questa scelta perché si tratta di un sogno che si realizza e pertanto non vedo l’ora di volare in California per iniziare a lavorare con la mia nuova squadra”. 
 
Parlavamo di potenziale che avrà colpito gli osservatori che ogni anno volano in Italia in cerca di talenti, ma Federico Giordani può essere già tranquillamente considerato una piccola certezza. Nella stagione appena conclusa, il baby fenomeno del baseball italiano, con i Lion’s Nettuno, ha disputato 18 partite di cui 17 da titolare totalizzando una media battuta di 214, con 2 doppi e 4 punti battuti a casa. 
 
Numeri da predestinato che hanno letteralmente fatto sobbalzare gli scout Marco Mazzieri e Bob Engle al punto da indurli ad alzare la cornetta componendo il prefisso di Los Angeles. 
Giordani approderà ai Dodgers che furono la squadra in cui è divenuto leggenda l’attuale hitting coach azzurro, Mike Piazza, considerato il più grande ricevitore della storia di questo gioco. 
 
Un motivo in più per far bene seguendo, magari, i consigli di uno degli italo-americani (sangue siciliano nelle vene di Piazza i cui nonni erano di Sciacca) senza dimenticare il mitico manager Tom Lasorda, di origini abruzzesi. 
 
Ma Giordani non sarà l’unico italiano (e nettunese) oltreoceano, perché oltre a Francesco Imperiali, Beppe Mazzanti e Martone, che già hanno maturato una discreta esperienza nelle leghe minori americane, sono tuttora a caccia di spazio talenti come Mineo, Mattia Mercuri (Atlanta Braves), Alberto Anselmi (Chicago Cubs), Gasparini (ingaggiato per oltre un milione di dollari dai Kansas City Royals) e Federico Castagnini, interno, che s’è fortificato con i Creighton Bluejays in Prima divisione Ncaa. E di recente anche il lanciatore Nicolò Clementi ha firmato per Boston. 
 
Speranze di un’Italia che sta crescendo e che continua a vedere in Alex Liddi l’esempio da seguire. Lo slugger sanremese è riuscito a debuttare in Major League, scalando tutte le Minors, con i Seattle Mariners: dopo aver giocato persino allo Yankee Stadium, l’interno ha cambiato varie franchigie (Baltimore, Chicago WS) e adesso sta militando nel Doppio A proprio dei Dodgers con cui sta disputando i playoff. Fate largo, gli italiani sono pronti ad invadere la MLS!
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